Internet è ancora una chimera per molti cittadini dell'Emilia-Romagna. Il cosiddetto digital divide è un problema che riguarda oltre l'11% dei cittadini della regione. Di questi, circa 100.000 abitano in 97 Comuni di montagna (sull'Appennino è oltre il 22% della popolazione che non ha accesso alla rete): un quarto vive in provincia di Bologna (25.500), altri 15.700 a Modena, poco più di 19.000 a Reggio Emilia e altrettanti a Parma. Per colmare il divario, la Regione ha dato mandato a Lepida di realizzare il progetto "Dorsale sud radio", che prevede la costruzione di una rete di telecomunicazioni basata su 40 ponti radio e allacciata in otto punti alla rete a fibra ottica già posata da Lepida.
In questo modo, si garantirebbe anche alle popolazioni montane l'accesso a internet tramite banda larga e l'arrivo del segnale tv in digitale terrestre (ancora mancante in diverse zone).
La Regione ha stanziato 2,6 milioni di euro per il progetto, le cui linee guida per la realizzazione hanno avuto il via libera dalla Giunta Errani lo scorso 10 aprile.
La maggior parte delle risorse (1,4 milioni) sarà spesa per i 40 tralicci, alti 20 metri e con antenne da 90 centimetri di diametro, che dovranno essere installati a una distanza di circa 20 chilometri tra loro, per garantire il ponte radio, lungo tutto il crinale dell'Appennino emiliano-romagnolo, da Piacenza a Rimini (compresa la Valmarecchia). Altri 500.000 euro serviranno ad acquistare gli apparecchi radio. Il progetto dovrebbe essere completato entro ottobre 2013. Già previste le tariffe per gli operatori di telecomunicazione che vorranno appoggiarsi alla rete costruita da Lepida: si va da 100 euro al mese per una banda da 10 megabit al secondo a 400 euro al mese per una connessione da 100 megabit al secondo.
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