lunedì 23 aprile 2012

1940/1945: la Resistenza fu guerra di popolo per la liberazione dell’Europa

La Seconda guerra mondiale è stata caratterizzata dal fenomeno della Resistenza - oltre che in Italia - in molti paesi europei. Il termine sembra esser stato adottato per la prima volta dal generale Charles De Gaulle, che dai microfoni di Radio Londra incitò i francesi a ribellarsi ai tedeschi.
La macchina bellica tedesca, che aveva polverizzato l'esercito polacco e quello francese, quello belga, olandese, danese, norvegese, jugoslavo e greco e che aveva respinto l'Armata Rossa fino alle porte di Mosca, occupando quasi tutto il territorio della Russia europea, fu tuttavia costretta, prima o poi, ad affrontare ovunque importanti gruppi di resistenti armati, pronti ad una guerra fino all'ultimo sangue. Alla Resistenza partecipò una moltitudine spinta dell'impeto naturale di salvarsi dalla prigionia e dalla tirannide tedesca, ma anche da una fervida aspirazione alla libertà, ed una minoranza che ebbe il coraggio di prendere le armi e di iniziare la guerriglia contro i Tedeschi che occuparono la propria nazione.

Questo vastissimo movimento antinazista nacque dalla brutale politica instaurata dagli occupanti. La coscienza, l'organizzazione e la speranza della vittoria finale vennero in seguito. Pertanto, inizialmente, i gruppi di partigiani europei non avevano alcun collegamento, nemmeno nel proprio paese. Il primo centro propulsore dei primi nuclei organizzati dalla resistenza europea fu Londra, ove il S.O.E. (Secret Operations Executive) cercò di raccogliere e di potenziare l'attività di quadri militari legittimisti della Cecoslovacchia, della Polonia, dell'Olanda, del Belgio e della Francia, operando, però, in modo da mantenerli rigorosamente entro i vecchi limiti dello spionaggio e del sabotaggio, e mirando soprattutto a creare alle spalle del nemico una schiera di esperti nella lotta clandestina, non prevedendo una più larga partecipazione popolare. A fianco del S.O.E. e sotto il suo controllo, agì il servizio informativo gollista, il B.C.R.A. (Bureau Central de Renseignements et d'Actions).
Un primo mutamento qualitativo nella struttura della Resistenza si verificò in occasione dell'invasione della Grecia e della Jugoslavia dove la reazione popolare fu vasta ed immediata ed il clima generale diventò subito incandescente.
Contemporaneamente, all'altro capo dell'Europa, si sviluppò lo stesso fenomeno: in Olanda nacque il movimento dei "Gueux" (i pezzenti) che trasse il nome dai fautori della feroce rivolta dei Paesi Bassi sotto la dominazione spagnola, nel XVI secolo. In Belgio, il Borgomastro di Bruxelles fornì uno dei primi e più clamorosi esempi di disobbedienza civile agli ordini dei tedeschi. Costretto a dimettersi egli fece affiggere un proclama pubblico in cui dichiarava: "Io sono, io resto e resterò il solo Borgomastro legittimo di Bruxelles. Calma, coraggio e fiducia. Restate uniti, la vostra unione farà la forza".

Per conoscere la Resistenza in:
- GERMANIA
- FRANCIA
- UNIONE SOVIETICA 
- CECOSLOVACCHIA
- OLANDA 
- GRECIA
- POLONIA 
- JUGOSLAVIA
- ALBANIA

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