giovedì 13 aprile 2017

Nel DEF sostegno alle fasce deboli, con taglio del cuneo fiscale e lotta alla povertà con il "reddito di inclusione"

Avanti con la spending review, con la riduzione del debito, e con il sostegno alle fasce più deboli, sia attraverso un taglio del cuneo fiscale mirato a donne e giovani sia con l'arrivo del nuovo reddito di inclusione. Sono alcuni degli obiettivi prioritari che il governo ha messo nero su bianco nel Documento di economia e Finanza, che traccia la strategia di politica economica per percorrere l'ultimo 'miglio', di qui alla fine della legislatura. Con il Def si delinea "un'economia che continua a crescere e una finanza pubblica che continua ad aggiustarsi pur in un contesto internazionale difficile", ha ribadito Padoan, sottolineando che una mano al buon andamento dell'economia arriverà anche grazie alla 'manovrina' di correzione dei conti, che dispiegherà i suoi effetti anche nei prossimi anni vista la natura 'strutturale' degli interventi (lasciando una 'dote' per il 2018 da 5,1 miliardi), e che contiene, tra l'altro anche un rafforzamento del programma 'finanza per la crescita'.

(link al comunicato stampa del Consiglio dei Ministri)
 
Ecco in sintesi i principali obiettivi del Def e della manovra, ancora in via di stesura definitiva:


- VIA L'IRPEF, IMPEGNO PER TAGLIO CUNEO A FASCE DEBOLI: scompare il calo dell'Irpef dal cronoprogramma delle riforme che il precedente governo puntava a realizzare entro la legislatura. Il nuovo Pnr indica ora come "cruciale il taglio del cuneo fiscale per ridurre il costo del lavoro e aumentare parallelamente il reddito disponibile dei lavoratori". Quello che viene definito un "importante sforzo di incentivo mirato" si concentrerà sul "taglio dei contributi sociali, iniziando dalle fasce più deboli (giovani e donne)". Avanti anche il nuovo reddito di inclusione, che partirà da una copertura per 400mila famiglie con minori, 1,8 milioni di persone.

- PER CALO DEBITO ANCHE RIFORMA CONCESSIONI: Privatizzazioni, dismissioni del patrimonio immobiliare ma anche riforma delle concessioni. Sono le 'voci' che il governo punta a mettere in campo tra il 2017 e il 2020 per il "rafforzamento della strategia di riduzione del debito". Tra gli interventi si prevede anche la "realizzazione di un piano triennale di valorizzazione degli asset strategici". Il target è stato però abbassato dallo 0,5% annuo del Pil allo 0,3% (circa 5 miliardi).

- PRIORITA' OK RAPIDO DDL CONCORRENZA, POI NUOVO STRUMENTO: per il governo è "imprescindibile" il via libera rapido al ddl concorrenza, in Parlamento da 2 anni, perché "aprire al mercato diversi settori" è tra le priorità. Altrettanto rapidamente andrà poi definito lo strumento più "appropriato" a cui "affidare i prossimi passi in materia di liberalizzazioni". La prossima legge sulla concorrenza dovrebbe arrivare per decreto.

- PER CATASTO SOLO AGGIORNAMENTO, SENZA AUMENTI TASSE: altro proposito quello di proseguire la "razionalizzazione delle spese fiscali" facendo attenzione, però, a non aumentare la pressione fiscale e a non intaccare l'equità del sistema". Per il catasto, abbandonata l'idea di una riforma complessiva, si proseguirà con "l'aggiornamento del patrimonio informativo catastale al fine di consentire una valutazione più equa degli immobili".

- FOCUS PROGRESSIVITA' PER REVISIONI SCONTI FISCO: la razionalizzazione potrebbe finalmente toccare anche alle cosiddette tax expenditures, i 444 sconti fiscali censiti dall'apposita commissione. Da lì si partirà per "rimodulare in maniera razionale le spese fiscali preservando gli effetti di progressività delle misure".

- NUOVA SPENDING MINISTERI, DA 2018 1 MILIARDO L'ANNO: come previsto dalla riforma del bilancio, il Def indica già ora l'obiettivo minimo di riduzione della spesa che dovranno attuare le amministrazioni centrali. Dal prossimo anno il contributo dovrà essere di 1 miliardo l'anno. Secondo la nuova procedura un dpcm che dovrebbe arrivare entro maggio indicherà la suddivisione dei tagli che però saranno mirati, visto che poi toccherà ai singoli ministeri indicare come intendono raggiungere il proprio obiettivo.

- PIU' RISORSE PER EFFICIENZA GIUSTIZIA: nei prossimi mesi l'esecutivo proseguirà l'attuazione delle misure di riforma della giustizia già avviate", dal processo penale alla prescrizione, e "verranno incrementate le risorse a disposizione dell'amministrazione giudiziaria".

- SPINTA A QUOTAZIONE PMI, SI PUNTA SU START UP: con la manovra intanto si prosegue il rafforzamento degli interventi avviati da qualche anno nella cornice 'finance for growth'. In arrivo, tra l'altro il potenziamento degli incentivi alle quotazioni con riferimento alle piccole e medie imprese (equitycrowfunding) e l'estensione temporale delle agevolazioni per le start-up innovative.

LA CONFERENZA STAMPA DA PALAZZO CHIGI AL TERMINI DEL CDM

Varo del reddito di inclusione, come "misura universale di sostegno economico ai nuclei in condizione di povertà"; riordino delle prestazioni assistenziali; rafforzamento e coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali, "finalizzato a garantire maggiore omogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni". Sono gli interventi previsti nel piano nazionale delle riforme, parte integrante del Def, per combattere le diseguaglianze.

Padoan, stime Pil conservative per politica stringente - Il Pil crescerà dell'1,0% nel 2018 e altrettanto nel 2019, "con u'impennata poi nel 2020". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al termine del Cdm sul Def, parlando di "previsioni conservative che auspicabilmente saranno riviste verso l'alto". "Avremo sorprese positive, questa è la mia convinzione", ha aggiunto, spiegando che i numeri sono quelli attuali per una "stance politica fiscale molto stringente".
"La manovra di aggiustamento dell'0,2% è un aggiustamento pienamente strutturale che realizza 3,4 miliardi di euro per il 2017 con un beneficio di aggiustamento nei prossimi, ottenuto con l'efficientamento della gestione tributaria, con misure di lotta all'evasione validate dall'Ue e con misure solo in parte di tagli di spesa".
"Il rapporto debito-Pil si stabilizza attorno al valore dell'anno scorso, i numeri saranno disponibili domani". Si tratta, ha aggiunto Padoan, di "un risultato molto importante, ottenuto anche in assenza di inflazione".
"Approfitto per dissipare ogni dubbio che era girato nelle scorse ore: il governo mantiene tutti gli impegni presi inclusi i contratti con la P.a". Parlando degli impegni del governo in vista della legge di stabilità di ottobre, Padoan dice che "quando uso l'immagine del sentiero stretto mi viene in mente un crinale dove non bisogna cadere nè da un lato nè dall'altro, non è facile ma bisogna andare avanti".
"I numeri sulle privatizzazioni sono confermati, troveremo modo e canali anche originali per gestire questo aspetto che dà molteplici benefici non solo per la riduzione del debito ma anche per un aumento dell'efficienza" delle società pubbliche. A una domanda su un possibile ruolo di Cdp il ministro si è limitato a dire che "nel Def c'è l'impegno, sugli strumenti nuovi" sono state scambiate delle idee "con obiettivo di tornarci a breve sopra con l'impegno di prendere eventualmente decisioni concrete".
Le misure in dettaglio saranno rese note "nei prossimi giorni". Il ministro dell'Economia ha citato come intervento "l'efficientamento della raccolta delle entrate tributarie, in particolare delle imposte indirette". Le misure, ha aggiunto, "sono quasi tutte ben definite, bisogna però che siano tutte ben definite perché alla fine è il pacchetto che conta". Per esempio "le misure di tagli di spesa sono ancora non ben definite".

Boschi, sblocco turnover Comuni fino 75% - Le misure per gli enti locali approvate in cdm puntano a "favorire gli investimenti di Province e città metropolitane" destinando 100 milioni alla viabilità e prevedendo una spinta agli investimenti nell'edilizia scolastica. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, annunciando anche "lo sblocco del turnover fino al 75% per il personale dei Comuni". Recepito anche l'accordo Stato-Regioni.

Delrio, 5 mld per contratto di programma Anas  - Una quota rilevante delle risorse del piano di investimenti serve "ad implementare il contratto di programma Anas con 5 miliardi per il completamento delle direttrici e per la manutenzione e messa in sicurezza". Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio illustrando il dpcm del piano investimenti, approvato in consiglio dei ministri.

'Inseguiamo crescita più solida e sostenibile' - "Il paese si trova in una fase di transizione verso una crescita più solida, sostenibile e inclusiva, la stiamo inseguendo: è necessario rafforzare questa fase, capitalizzare la strategia di benefici delle riforme recenti che sta continuando e in cui il Governo è pienamente impegnato". Lo dice al Salone del Risparmio il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan indicando "oggi pomeriggio il Def oltre ad aggiornare il quadro economico di finanza pubblica e il programma nazionale di riforme include la trattazioni di temi su disuguaglianza e benessere".

Arrivano i 4 indicatori del benessere  - Reddito medio disponibile, indice di diseguaglianza, tasso di mancata partecipazione al lavoro e emissioni di CO2 e di altri gas clima alteranti. Sono i quattro indicatori "particolarmente significativi per la qualità della vita dei cittadini e della società nel suo complesso" che il governo inserirà nel Def per misurare il "benessere equo e sostenibile" (Bes). Con il Documento di economia e finanza 2017, sottolinea il ministero dell'Economia, l'Italia è infatti il primo paese dell'Unione europea e del G7 a includere nella propria programmazione economica - oltre al Pil - indicatori di benessere. Nel Def in via di adozione da parte del Consiglio dei Ministri sarà quindi presentata in via sperimentale l'evoluzione passata e futura dei quattro indicatori.

Il Documento di economia e finanza prevede altri 2,8 miliardi di euro da stanziare per il pubblico impiego, settore statale e non statale, per arrivare ad un aumento contrattuale medio di 85 euro con i rinnovi 2016-2018. E' quanto stabilisce una prima bozza del Def, che così considera l'accordo del 30 novembre tra Madia e sindacati per le stime 'a politiche invariate'. Si fa anche una previsione degli eventuali oneri per di un prossimo rinnovo: 2,3 miliardi per il 2019 e 4,6 per il 2020.

Da Il Sole 24 Ore

Il Documento di economia e finanza per il 2017, il Piano nazionale delle riforme e la cosiddetta “manovrina” da 3,4 miliardi per la correzione dei conti pubblici (sotto forma di decreto legge con misure finanziare, di sviluppo e a favore delle zone colpite dal sisma). Questi i piatti forti del Consiglio dei ministri che nel pomeriggio ha ufficializzato la risposta italiana alle sollecitazioni di Bruxelles per rimettere in linea i nostri conti pubblici. Tra le novità dell’ultimora la leggera revisione al rialzo della crescita del Pil per l'anno in corso: +1,1% contro l'1,0% stimato finora. Per i prossimi anni si stima invece un aumento del prodotto dell’1% sia nel 2018 sia nel 2019. Secondo il premier il deficit/Pil dovrebbe attestarsi «attorno al 2,1% a fine anno», una previsione «coerente con il Patto di stabilità europeo» che è «di per sé molto severa nel 2018: su questa lavoreremo nei prossimi mesi perché siamo convinti che la discussione possa portare a esiti positivi».

«Questa la migliore risposta a chi pensava a manovra depressiva»
Oltre al Def, racconta il premier, il Cdm ha approvato «un decreto con 4 capitoli: la correzione dei conti dello 0,2%, le misure a favore degli enti locali, misure per il terremoto, altre misure per la crescita, contestualmente abbiamo condiviso un piano di investimenti al 2032 di 47,5 miliardi di euro». L’insieme di queste misure «è la migliore risposta a chi volesse presentare questa operazione come depressiva», è «una operazione che prosegue il percorso di risanamento e di rilancio».

Le misure di dettaglio, rese note nei prossimi giorni

«Il rapporto debito-Pil si stabilizza attorno al valore dell'anno scorso, i numeri saranno disponibili domani, un risultato molto importante, ottenuto anche in assenza di inflazione» precisa il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in conferenza stampa con il premier Paolo Gentiloni. Ma le misure in dettaglio saranno rese note «nei prossimi giorni», aggiunge Padoan. Il ministro ha citato tra gli interventi in arrivo «l'efficientamento della raccolta delle entrate tributarie, in particolare delle imposte indirette». Le misure, ha aggiunto «sono quasi tutte ben definite, bisogna però che siano tutte ben definite perché alla fine è il pacchetto che conta». Per esempio ha chiarito il titolare dell’Economia «le misure di tagli di spesa sono ancora non ben definite».

Gentiloni: conti in ordine senza aumentare tasse
«I messaggi» delle scelte operate dal governo «vanno in due direzioni: di forte rassicurazione, perché abbiamo conti in ordine e li abbiamo non aumentando le tasse ma accompagnando il risanamento con misure di sviluppo e crescita» ha spiegato il presidente del consiglio tirando le somme al termine della riunione. «Il lavoro del governo continua e continua con il binomio riforme-crescita» ha aggiunto Gentiloni. Uno dei messaggi del Def, ha proseguito, «è un impegno, sappiamo che possiamo e dobbiamo fare meglio. I numeri sono positivi e sono numeri che migliorano, ma devono tradursi in conseguenze per famiglie e imprese», per la «riduzione delle diseguaglianze e il benessere». L'impegno è «la continuazione sulla strada delle riforme e di quello che hanno prodotto».

I contenuti del PIANO NAZIONALE DI RIFORME (PNR)

Parlando con i giornalisti, il ministro dell’Economia accenna ai contenuti del Piano nazionale di riforme in cui, spiega, «vengono ribaditi i pilastri dell'agenda di riforme strutturali del governo con la contrattazione decentrata, la legge sulla concorrenza, la lotta alla povertà, le privatizzazioni, oltre che le riforme di giustizia civile e amministrative importanti per la crescita». Il Pnr descrive infatti la road map delle riforme fino alla fine della legislatura: il governo si impegna per misure sulla povertà, con un potenziamento del reddito di inclusione per chi perde il posto. Previste anche misure per la concorrenza e la semplificazione della giustizia civile, oltre al completamento del Jobs act con meno tasse per il secondo livello di contrattazione.

In particolare, nel capitolo lavoro, il Piano nazionale delle riforme, parte integrante del Def, prevede «un rafforzamento delle politiche attive volte a stimolare le competenze, nonché misure a sostegno del welfare familiare» spiega il comunicato di Palazzo Chigi diffuso in tarda serata. Gli interventi in
materia di lavoro, prosegue la nota, «sono anche alla base delle politiche di stimolo alla crescita e alla produttività. In questo contesto il Governo ritiene fondamentale il ruolo della contrattazione salariale di secondo livello che deve essere ulteriormente valorizzata con interventi sempre più mirati in materia di welfare aziendale».

Padoan: «Resta target privatizzazioni, le gestiremo»
Tornando sul tema privatizzazioni, Padoan completa le parole del premier ribadendo che i numeri sulle privatizzazioni «sono confermati. Troveremo modo e canali anche originali per gestire questo aspetto che dà molteplici benefici non solo per la riduzione del debito ma anche per un aumento dell'efficienza» delle società pubbliche. A una domanda su un possibile ruolo di Cdp il ministro si limita a dire che «nel Def c'è l'impegno, sugli strumenti nuovi», e sono state scambiate delle idee «con obiettivo di tornarci a breve sopra con l'impegno di prendere eventualmente decisioni concrete».

Infrastrutture, Delrio: con Def pronti 25 mld
«Una prima tranche del Dpcm, che supera i 25 miliardi, è già pronta per essere allocata e metterà terrà risorse importanti sulla programmazione infrastrutturale già stabilita». È il ministro dei Trasporti Graziano Delrio a illustrare in dettaglio alcuni dei contenuti del Def in materia. Tra i principali capitoli Delrio cita «i contratti di programma di Rfi, con un investimento per completare i grandi valichi. Vi sarà un investimento complessivo di circa 9 miliardi, di cui una parte per il completamento dei corridoi e un'altra per il potenziamento delle reti ferroviarie regionali e delle grandi aree metropolitane». Una quota rilevante delle risorse del piano di investimenti serve «ad implementare il contratto di programma Anas con 5 miliardi per il completamento delle direttrici e per la manutenzione e messa in sicurezza».

Conti pubblici: manovra estende split payment anche a Pa, dal primo luglio
La manovra correttiva appena varata dal governo estende lo split payment anche alle operazioni effettuate nei confronti di altri soggetti che, a legislazione vigente, pagano l'imposta ai loro fornitori secondo le regole generali. In particolare, l'estensione riguarda tutte le amministrazioni, gli enti ed i soggetti inclusi nel conto della Pubblica Amministrazione, le societa' controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, di diritto o di fatto, le societa' controllate di diritto direttamente dagli enti pubblici territoriali, le societa' quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana. Inoltre, si ricomprendono anche le operazioni effettuate da liberi professionisti. La misura si applica dalle fatture emesse a partire dal primo luglio.

Manovra: arriva garanzia per Ryder Cup golf del 2022

Con la manovra arriva anche la garanzia per la realizzazione della Ryder Cup di golf che sarà ospitata dall'Italia nel 2022. In arrivo, si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi, anche «disposizioni per la realizzazione delle finali di coppa del mondo di sci a marzo 2020 e i campionati mondiali di sci alpino che si terranno a Cortina d'Ampezzo nel febbraio 2021».

Zone franche nei Comuni terremotati
Altra novità approvata dal governo e annunciata via twitter dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina la previsione di zone franche nei territori dei Comuni terremotati. «Via libera dal Consiglio dei ministri a Zone franche urbane nei comuni del terremoto. No tasse e contributi per le attività d'impresa», si legge nel tweet di Marina, che fa riferimento al Decreto legge contenente misure di correzione dei conti pubblici e misure per lo sviluppo.

Boschi: sblocco turnover Comuni fino al 75%
Le misure per gli enti locali licenziate puntano a favorire gli investimenti di Province e città metropolitane destinando 100 milioni alla viabilità e prevedendo una spinta agli investimenti nell'edilizia scolastica. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi annuncia anche «lo sblocco del turnover fino al 75% per il personale dei Comuni». Recepito anche l'accordo Stato-Regioni.

Il debutto di 4 indici di benessere Bes

Tra le novità del Def 2017 evidenziate dal ministro dell’Economia nella conferenza stampa spicca il debutto di quattro indicatori «particolarmente significativi per la qualità della vita dei cittadini e della società nel suo complesso», che il governo - primo tra tutti i paesi della Ue e del G7 - ha voluto inserito nel documento di programmazione economica per misurare il «benessere equo e sostenibile» (Bes). Si tratta in particolare del Reddito medio disponibile, dell'indice di diseguaglianza, del tasso di mancata partecipazione al lavoro e delle emissioni di CO2 e di altri gas clima alteranti. I nuovi indicatori mostrano in via sperimentale l'evoluzione passata e futura dei quattro parametri.

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