Il futuro dei servizi sociali e sanitari è stato il tema dell’incontro organizzato dal PD nella serata di giovedì 8 aprile.
Aperto dall’intervento dell’Assessore ai servizi sociali e Vice Sindaco, Giacomo Giacometti, l’appuntamento è servito a mettere a fuoco oltre al lavoro fatto, gli obiettivi prioritari dei prossimi anni.
Nella sua introduzione, Giacometti ha richiamato l’attività svolta dal Comune e il rapporto con l’AUSL per il mantenimento dei servizi sanitari sul territorio a partire dal ruolo dei medici di base, del servizio infermieristico domiciliare, del servizio di emergenza, della pediatra di comunità, dell’ostetrica. Giacometti ha poi ricordato il lavoro per la costituzione della nuova ASP e il consolidamento del ruolo della casa protetta anche con la creazione di nuovi servizi come il Centro “Fiordaliso” per gli invalidi adulti, l’esperienza del Centro giovani “Circus”, come luogo di incontro e di educazione, il consolidamento di un sistema di welfare di comunità, attraverso la positiva esperienza della gestione associata dei servizi sociali nell’area faentina. Rilevanti, a questo proposito – come ha rilevato Pier Angelo Unibosi, Responsabile dell'ufficio di piano distrettuale dei Servizi sociali associati - anche le scelte della nostra Regione, con il Fondo per la non autosufficienza, l’esperienza delle dimissioni protette, l’assegno di cura: scelte, queste, che promuovono la solidarietà e che sono in controtendenza rispetto alle politiche della destra. E ancora, il rapporto di collaborazione, di integrazione che si è creato con la rete dell’associazionismo socio-sanitario per migliori risposte ai bisogni della popolazione.
Ma non mancano le situazioni di criticità, sulle quali continuare a lavorare. Tra queste la necessità di migliorare l’accesso alle prestazioni ambulatoriali e alle cure ospedaliere; la riduzione delle distanze e dei tempi attraverso l’uso di adeguati supporti e sistemi informatici; l’insufficiente apertura del CUP, malgrado l’avvio dell’attività del Farmacup consenta comunque la copertura settimanale del servizio di prenotazione; la necessità di una ripartizione delle risorse più attenta alle esigenze delle comunità più distanti dai presìdi sanitari; il rischio – da evitare - di una riduzione dei posti convenzionati nella Casa protetta; la maggiore vicinanza dell’emergenza 118.
Alcune risposte sono venute già durante la serata, con l’annuncio di Franco Laghi (Responsabile delle Cure Primarie del Distretto sanitario di Faenza), a proposito anche dei quesiti posti qualche tempo addietro dall’Amministrazione comunale, della possibilità – a Casola – di un accesso diretto ai prelievi e agli esami di laboratorio, senza prenotazione, con i prelievi distribuiti su tre giornate, e le risposte e i referti trasferiti direttamente nel computer dei medici di base.
Roberto Rinaldi Ceroni, Presidente dell’ASP “Solidarietà Insieme”, ha dato conto dell’avvio dell’Azienda di servizi alla persona nata dalla fusione delle Opere pie di Casola Valsenio, Castel Bolognese, Fognano e Brisighella. Una scelta, quella dell’ASP, che darà a Casola più opportunità e più certezze. Per esempio per sostenere investimenti che da soli non avremmo potuto affrontare, come la creazione di una nuova sala mensa al primo piano della Casa Protetta e la trasformazione degli appartamenti del Bottonelli in “appartamenti protetti” per anziani, se la Regione finanzierà il progetto presentato dal Comune di Casola.
Ha concluso la serata, l’intervento del candidato a Sindaco, Nicola Iseppi, che ha sottolineato come dalla discussione siano uscite conferme e utili indicazioni per la definizione del programma socio-sanitario della Lista “Uniti per Casola”.
Aperto dall’intervento dell’Assessore ai servizi sociali e Vice Sindaco, Giacomo Giacometti, l’appuntamento è servito a mettere a fuoco oltre al lavoro fatto, gli obiettivi prioritari dei prossimi anni.
Nella sua introduzione, Giacometti ha richiamato l’attività svolta dal Comune e il rapporto con l’AUSL per il mantenimento dei servizi sanitari sul territorio a partire dal ruolo dei medici di base, del servizio infermieristico domiciliare, del servizio di emergenza, della pediatra di comunità, dell’ostetrica. Giacometti ha poi ricordato il lavoro per la costituzione della nuova ASP e il consolidamento del ruolo della casa protetta anche con la creazione di nuovi servizi come il Centro “Fiordaliso” per gli invalidi adulti, l’esperienza del Centro giovani “Circus”, come luogo di incontro e di educazione, il consolidamento di un sistema di welfare di comunità, attraverso la positiva esperienza della gestione associata dei servizi sociali nell’area faentina. Rilevanti, a questo proposito – come ha rilevato Pier Angelo Unibosi, Responsabile dell'ufficio di piano distrettuale dei Servizi sociali associati - anche le scelte della nostra Regione, con il Fondo per la non autosufficienza, l’esperienza delle dimissioni protette, l’assegno di cura: scelte, queste, che promuovono la solidarietà e che sono in controtendenza rispetto alle politiche della destra. E ancora, il rapporto di collaborazione, di integrazione che si è creato con la rete dell’associazionismo socio-sanitario per migliori risposte ai bisogni della popolazione.
Ma non mancano le situazioni di criticità, sulle quali continuare a lavorare. Tra queste la necessità di migliorare l’accesso alle prestazioni ambulatoriali e alle cure ospedaliere; la riduzione delle distanze e dei tempi attraverso l’uso di adeguati supporti e sistemi informatici; l’insufficiente apertura del CUP, malgrado l’avvio dell’attività del Farmacup consenta comunque la copertura settimanale del servizio di prenotazione; la necessità di una ripartizione delle risorse più attenta alle esigenze delle comunità più distanti dai presìdi sanitari; il rischio – da evitare - di una riduzione dei posti convenzionati nella Casa protetta; la maggiore vicinanza dell’emergenza 118.
Alcune risposte sono venute già durante la serata, con l’annuncio di Franco Laghi (Responsabile delle Cure Primarie del Distretto sanitario di Faenza), a proposito anche dei quesiti posti qualche tempo addietro dall’Amministrazione comunale, della possibilità – a Casola – di un accesso diretto ai prelievi e agli esami di laboratorio, senza prenotazione, con i prelievi distribuiti su tre giornate, e le risposte e i referti trasferiti direttamente nel computer dei medici di base.
Roberto Rinaldi Ceroni, Presidente dell’ASP “Solidarietà Insieme”, ha dato conto dell’avvio dell’Azienda di servizi alla persona nata dalla fusione delle Opere pie di Casola Valsenio, Castel Bolognese, Fognano e Brisighella. Una scelta, quella dell’ASP, che darà a Casola più opportunità e più certezze. Per esempio per sostenere investimenti che da soli non avremmo potuto affrontare, come la creazione di una nuova sala mensa al primo piano della Casa Protetta e la trasformazione degli appartamenti del Bottonelli in “appartamenti protetti” per anziani, se la Regione finanzierà il progetto presentato dal Comune di Casola.
Ha concluso la serata, l’intervento del candidato a Sindaco, Nicola Iseppi, che ha sottolineato come dalla discussione siano uscite conferme e utili indicazioni per la definizione del programma socio-sanitario della Lista “Uniti per Casola”.
Uniti per Casola
Per Nicola Iseppi Sindaco di Casola Valsenio
Nessun commento:
Posta un commento