mercoledì 20 ottobre 2010
Giustizia retroattiva per il premier. Bersani: "Daremo battaglia, faremo barriera con tutte le forze che abbiamo"
Processi sospesi anche per fatti commessi prima dell'incarico. Tanto per far stare qualcuno (indovinate chi!) ancora più tranquillo. La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato un emendamento al Lodo Alfano che l'opposizione definisce un mostro giuridico.
Formalmente: «I processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l'assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare». Così recita l'emendamento presentato da Carlo Vizzini in commissione. Hanno votato a favore 15 parlamentari, contro 7. Tra i sì, 13 sono venuti dal PdL e Lega Nord (...sì, proprio loro, quelli di "Roma ladrona..."), uno dal finiano Maurizio Saia (osta! ...è già finita la voglia di legalità?!), uno dall'Mpa. Uno scudo iperprotettivo.
Per Pier Luigi Bersani, «è assolutamente indecorso e vergognoso pensare di procedere ad assoluzioni per via parlamentare e costituzionale. Il Pd - ha sottolineato - darà battaglia. Faremo barriera con tutte le forze che abbiamo!».
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