Era dal 1995 che non succedeva. Ma tra i record fallimentari del governo Berlusconi mancava anche le regressione dei redditi delle famiglie. I dati Istat parlano chiaro: nel 2009 il reddito nazionale è calato del 2,7% stabilendo la prima flessione dal 1995 ad oggi. Un altro chiaro segnale per chiedere con ancora più convinzione le dimissioni di Berlusconi.
Il dato che fa maggiormente riflettere è che, paradossalmente, la flessione è avvenuta principalmente al Nord, in quelle terre dove la Lega Nord e il PdL governano da anni, in quelle terre dove la propaganda populista ha preso il sopravvento. Cosa saranno disposti a dire oggi Bossi & co. a quelle famiglie che hanno visto impoverire il proprio portafoglio? Sempre colpa di Roma ladrona? Sempre colpa degli altri?
Il dato che fa maggiormente riflettere è che, paradossalmente, la flessione è avvenuta principalmente al Nord, in quelle terre dove la Lega Nord e il PdL governano da anni, in quelle terre dove la propaganda populista ha preso il sopravvento. Cosa saranno disposti a dire oggi Bossi & co. a quelle famiglie che hanno visto impoverire il proprio portafoglio? Sempre colpa di Roma ladrona? Sempre colpa degli altri?
Sono tre anni che il PD chiede un intervento per ridurre il carico tributario su famiglie e pensionati. Non si può più tergiversare, bisogna avviare quanto prima una riforma fiscale che rilanci la crescita economica e redistribuisca reddito a favore dei ceti medi e delle fasce sociali più deboli.
Il PD ha presentato e fatto approvare una mozione parlamentare: riduzione delle tasse per lavoro e imprese e aumento di quelle su speculazioni e rendite finanziarie.
E’ questa la strada da percorrere. Ma per farlo bisogna mandare a casa Berlusconi e il governo della destra.
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