martedì 22 marzo 2011

Il PD ha presentato ai sindacati dei lavoratori e delle imprese, e alle banche il proprio "piano nazionale delle riforme" per l'Italia e per l'Europa

Ieri pomeriggio una delegazione del Partito democratico, guidata dal segretario Pier Luigi Bersani, ha incontrato le delegazioni degli imprenditori (Confindustria, Rete imprese e cioè Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani), dei banchieri (Abi), dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl). Sono di fatto gli stati generali dell’economia convocati dal Partito Democratico (dato che il governo non lo fa).
A imprenditori e sindacati il PD ha presentato il Piano nazionale delle riforme messo a punto con le proposte approvate nelle tre assemblee nazionali del PD, con le riflessioni di un gruppo di giovani economisti e con l’apporto di diversi centri di studio e ricerca. Nelle 90 pagine del documento (alla faccia di chi continua a dire: dove sono le proposte del PD?) vi sono le proposte per una politica economica europea concordata anche con gli altri partiti progressisti dell’Unione Europea e le proposte per una politica economica e industriale nazionale capace di mettere l’Italia sulla strada della riscossa. E’ un progetto alternativo a quello della destra sia sul piano europeo, sia sul piano nazionale.

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