lunedì 2 maggio 2011

Libia: il Governo è senza maggioranza in politica estera

Il Governo non è autonomo in politica estera e agisce in sede internazionale con grave dilettantismo esponendo al ridicolo l'intera nazione. I distinguo della Lega Nord sull'azione militare in Libia sono la prova che la maggioranza non c'è più, o meglio, che c'è solo quando si tratta di votare norme e provvedimenti che riguardano i problemi giudiziari del presidente del Consiglio.
Una maggioranza ad personam, dunque, che naviga a vista e che accetta, come se nulla fosse, la presenza di un partito che strumentalizza cinicamente il conflitto libico. Quello della Lega Nord non è certo pacifismo, ma bieco opportunismo pre-elettorale: per questo il PD ha presentato una mozione parlamentare per fare chiarezza su quale sia la posizione del Governo italiano in Libia e su quali siano le posizioni dei partiti che sostengono l'azione dell'esecutivo.
Per il PD valgono le deliberazioni adottate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite che autorizzano operazioni militari solo per evitare che il regime di Gheddafi possa massacrare le popolazioni ribelli. Far finta di non vedere il drammatico aggravarsi della situazione umanitaria in Libia, dove si stanno consumando vere e proprie stragi di civili per mano dei lealisti di Gheddafi, è da irresponsabili.
I civili devono essere protetti dai colpi di coda del regime militare senza se e senza ma. Non possiamo abbandonarli.
Martedì 3 maggio il Parlamento voterà la mozione del PD: si capirà a quel punto se la maggioranza è in grado di confermare l'impegno italiano nelle linee essenziali del mandato Onu o se non è più in grado di sostenere autonomamente il nostro impegno militare. In quel caso sarebbe crisi di governo.

La mozione del PD
Iniziative necessarie volte ad assicurare una concreta protezione dei civili in Libia

La Camera,
richiamata la risoluzione n. 6/00072 approvata il 24 marzo 2011 dalla Camera dei deputati;
preso atto delle comunicazioni rese dal Governo alle Commissioni riunite esteri e difesa di Camera e Senato in data 27 aprile 2011;
considerato il drammatico aggravarsi della situazione umanitaria in Libia, con particolare riguardo alle aree oggetto di pesanti e indiscriminati bombardamenti da parte delle truppe del colonnello Gheddafi, specie nell'area di Misurata e Zintan, dove si stanno consumando vere e proprie stragi di civili
IMPEGNA IL GOVERNO
a continuare nell'adottare ogni iniziativa necessaria ad assicurare una concreta protezione dei civili - in coerenza con le deliberazioni adottate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le conseguenti deliberazioni del Parlamento italiano - mantenendo, altresì, costantemente aggiornate le Camere sulla quotidiana evoluzione del contesto libico.

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