Nella lettera, oltre a formulare e a nome della Conferenza delle Regioni e
delle Province autonome "i migliori auguri per l'attività del
governo", chiamato a operare "in questa delicata congiuntura che
attraversa il nostro Paese". "Le sfide che abbiamo davanti - scrive Errani
- sono impegnative ed è necessario ritrovare coesione fra i diversi livelli
istituzionali per rendere più sostenibili le scelte e le politiche del
governo".
Anche per questo motivo "la Conferenza delle
Regioni e delle Province autonome ha accolto con estremo favore la scelta di
impegnarsi personalmente ad impostare e condurre i rapporti con le Regioni e le
Autonomie locali, presiedendo la Conferenza Stato-Regioni
e la Conferenza
Unificata, ravvisando in ciò l'avvio di una nuova fase nelle
relazioni tra governo e Regioni, maggiormente ispirata al principio di leale
collaborazione".
"Nel confermare l'impegno delle Regioni ad una stretta
e fattiva collaborazione per dare risposte immediate e strutturali alla grave
crisi economico-finanziaria", il presidente Errani ha richiesto
quindi un incontro con il presidente del Consiglio per "rappresentare
questioni la cui soluzione e' essenziale per la coesione economica e sociale
dei territori". In una scheda allegata alla lettera Errani ha
sintetizzato in una scheda i sette punti su cui occorrerà lavorare nei prossimi
giorni per aprire un confronto proficuo fra governo e Regioni.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE - La situazione di emergenza che sta attraversando
questo settore richiede misure urgenti che consentano l'erogazione alle Regioni
delle risorse finanziarie disponibili per il 2011 e la fiscalizzazione delle
risorse per l'anno 2012 in
modo da garantire un quadro finanziario certo già a partire dal prossimo anno.
Contemporaneamente è necessario costruire un'intesa tra governo, Regioni,
Comuni, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per la
riorganizzazione e la ristrutturazione dell'intero sistema del trasporto
pubblico locale.PATTO PER LA SALUTE - Le Regioni evidenziano l'urgenza di definire il Nuovo Patto per la Salute. I nodi cruciali da affrontare riguardano: finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale; investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico; procedure per la gestione dei Piani di rientro dal deficit sanitario.
FEDERALISMO FISCALE - Nel confermare la volontà di proseguire
nel percorso avviato con la legge n.42/2009, è necessario però avviare una
verifica dello stato di attuazione della riforma federalista a seguito
dell'impatto sui bilanci regionali determinato dalle disposizioni introdotte
con le ultime manovre finanziarie.
PATTO DI STABILITA' - Una revisione delle regole del patto che coniughi il rigore con la crescita, promuovendo la spesa di investimento da non finanziare con nuovo debito.
RIDUZIONE DEI COSTI DELLE ISTITUZIONI - Le Regioni hanno già avviato un percorso di rinnovamento interno attraverso un autoriforma volta all'abbattimento e alla qualificazione dei costi, ma occorre - nella "commissione paritetica mista governo, Regioni, Enti locali per il rinnovamento delle Istituzione della Repubblica e per il sostegno allo sviluppo ed alla crescita economica" - verificare le possibilità di razionalizzare e qualificare la spesa pubblica (evitando ogni duplicazione o sovrapposizione) attraverso un confronto che coinvolga tutti i livelli istituzionali della Repubblica.
COESIONE TERRITORIALE E FUTURO DELLE POLITICHE REGIONALI DI COESIONE - Occorre impostare assieme una posizione sulla riforma del bilancio Ue e sulla riforma dei fondi strutturali e procedere con scelte condivise alla accelerazione della spesa dell'attuale programmazione, particolarmente importante per lo sviluppo del Mezzogiorno.
WELFARE - Le risorse sono state pressoché azzerate dalle ultime manovre finanziarie, ciò comporta l'impossibilità per le Regioni di assicurare i servizi essenziali di assistenza alla persona. Si evidenzia la necessità di rivedere i termini del Disegno di legge - Delega al governo per la Riforma fiscale e assistenziale (in particolare con riferimento all'art. 10) attualmente all'esame del Parlamento.
PATTO DI STABILITA' - Una revisione delle regole del patto che coniughi il rigore con la crescita, promuovendo la spesa di investimento da non finanziare con nuovo debito.
RIDUZIONE DEI COSTI DELLE ISTITUZIONI - Le Regioni hanno già avviato un percorso di rinnovamento interno attraverso un autoriforma volta all'abbattimento e alla qualificazione dei costi, ma occorre - nella "commissione paritetica mista governo, Regioni, Enti locali per il rinnovamento delle Istituzione della Repubblica e per il sostegno allo sviluppo ed alla crescita economica" - verificare le possibilità di razionalizzare e qualificare la spesa pubblica (evitando ogni duplicazione o sovrapposizione) attraverso un confronto che coinvolga tutti i livelli istituzionali della Repubblica.
COESIONE TERRITORIALE E FUTURO DELLE POLITICHE REGIONALI DI COESIONE - Occorre impostare assieme una posizione sulla riforma del bilancio Ue e sulla riforma dei fondi strutturali e procedere con scelte condivise alla accelerazione della spesa dell'attuale programmazione, particolarmente importante per lo sviluppo del Mezzogiorno.
WELFARE - Le risorse sono state pressoché azzerate dalle ultime manovre finanziarie, ciò comporta l'impossibilità per le Regioni di assicurare i servizi essenziali di assistenza alla persona. Si evidenzia la necessità di rivedere i termini del Disegno di legge - Delega al governo per la Riforma fiscale e assistenziale (in particolare con riferimento all'art. 10) attualmente all'esame del Parlamento.
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