martedì 22 novembre 2011

Vasco Errani propone al nuovo Governo che il confronto con le Regioni riparta da sette grandi temi…

Trasporto pubblico locale, nuovo patto per la salute, Federalismo fiscale, Patto di stabilità, riduzione dei costi delle istituzioni, coesione territoriale e futuro delle politiche regionali di coesione, welfare. Sono questi i sette punti da cui dovrà ripartire il confronto tra le Regioni e il nuovo Governo guidato da Mario Monti. Lo ha ricordato in una lettera inviata al presidente del Consiglio, il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
Nella lettera, oltre a formulare e a nome della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome "i migliori auguri per l'attività del governo", chiamato a operare "in questa delicata congiuntura che attraversa il nostro Paese". "Le sfide che abbiamo davanti - scrive Errani - sono impegnative ed è necessario ritrovare coesione fra i diversi livelli istituzionali per rendere più sostenibili le scelte e le politiche del governo".
Anche per questo motivo "la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha accolto con estremo favore la scelta di impegnarsi personalmente ad impostare e condurre i rapporti con le Regioni e le Autonomie locali, presiedendo la Conferenza Stato-Regioni e la Conferenza Unificata, ravvisando in ciò l'avvio di una nuova fase nelle relazioni tra governo e Regioni, maggiormente ispirata al principio di leale collaborazione".
"Nel confermare l'impegno delle Regioni ad una stretta e fattiva collaborazione per dare risposte immediate e strutturali alla grave crisi economico-finanziaria", il presidente Errani ha richiesto quindi un incontro con il presidente del Consiglio per "rappresentare questioni la cui soluzione e' essenziale per la coesione economica e sociale dei territori". In una scheda allegata alla lettera Errani ha sintetizzato in una scheda i sette punti su cui occorrerà lavorare nei prossimi giorni per aprire un confronto proficuo fra governo e Regioni.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE - La situazione di emergenza che sta attraversando questo settore richiede misure urgenti che consentano l'erogazione alle Regioni delle risorse finanziarie disponibili per il 2011 e la fiscalizzazione delle risorse per l'anno 2012 in modo da garantire un quadro finanziario certo già a partire dal prossimo anno. Contemporaneamente è necessario costruire un'intesa tra governo, Regioni, Comuni, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per la riorganizzazione e la ristrutturazione dell'intero sistema del trasporto pubblico locale.

PATTO PER LA SALUTE - Le Regioni evidenziano l'urgenza di definire il Nuovo Patto per la Salute. I nodi cruciali da affrontare riguardano: finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale; investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico; procedure per la gestione dei Piani di rientro dal deficit sanitario.

FEDERALISMO FISCALE - Nel confermare la volontà di proseguire nel percorso avviato con la legge n.42/2009, è necessario però avviare una verifica dello stato di attuazione della riforma federalista a seguito dell'impatto sui bilanci regionali determinato dalle disposizioni introdotte con le ultime manovre finanziarie.

PATTO DI STABILITA' - Una revisione delle regole del patto che coniughi il rigore con la crescita, promuovendo la spesa di investimento da non finanziare con nuovo debito.

RIDUZIONE DEI COSTI DELLE ISTITUZIONI - Le Regioni hanno già avviato un percorso di rinnovamento interno attraverso un autoriforma volta all'abbattimento e alla qualificazione dei costi, ma occorre - nella "commissione paritetica mista governo, Regioni, Enti locali per il rinnovamento delle Istituzione della Repubblica e per il sostegno allo sviluppo ed alla crescita economica" - verificare le possibilità di razionalizzare e qualificare la spesa pubblica (evitando ogni duplicazione o sovrapposizione) attraverso un confronto che coinvolga tutti i livelli istituzionali della Repubblica.

COESIONE TERRITORIALE E FUTURO DELLE POLITICHE REGIONALI DI COESIONE - Occorre impostare assieme una posizione sulla riforma del bilancio Ue e sulla riforma dei fondi strutturali e procedere con scelte condivise alla accelerazione della spesa dell'attuale programmazione, particolarmente importante per lo sviluppo del Mezzogiorno.

WELFARE - Le risorse sono state pressoché azzerate dalle ultime manovre finanziarie, ciò comporta l'impossibilità per le Regioni di assicurare i servizi essenziali di assistenza alla persona. Si evidenzia la necessità di rivedere i termini del Disegno di legge - Delega al governo per la Riforma fiscale e assistenziale (in particolare con riferimento all'art. 10) attualmente all'esame del Parlamento.

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