Care cittadine e cari cittadini,
sono particolarmente felice ed onorato di poter rivolgere a tutti voi l’augurio di un felice e sereno Anno Nuovo. E dedico questo augurio e questo saluto, in modo particolare, alle famiglie ché possano trovare soluzione ai problemi di una quotidianità sempre più difficile; ai giovani, perché dallo studio possano ricavare le opportunità per un futuro migliore; agli anziani, perché continuino a sentirsi parte attiva della nostra comunità; a chi vive del proprio lavoro, perché possa concorrere al benessere della propria famiglia e della comunità; a chi dedica un po’ del proprio tempo alla comunità e al prossimo, perché sia di stimolo a far sì che anche altri seguano lo stesso esempio.
Nel rivolgervi questo augurio sono consapevole del dovere di portare degnamente e con dedizione la fascia tricolore e considero questa responsabilità e questo compito, allo stesso tempo, bello ed emozionante.
Sta terminando un anno che sarà sicuramente ricordato per la difficoltà e i gravi problemi di ordine nazionale e internazionale che lascia dietro di sé. Sarà ricordato per la gravissima crisi economica e finanziaria da cui è stato attraversato e per le difficoltà pesanti, sociali e occupazionali, che consegna al nuovo anno. Noi tutti dobbiamo impegnarci per uscire quanto prima da questa situazione e sono convinto che l’Italia ce la farà, ben sapendo che questa è anche una crisi di valori e di prospettiva.
Occorre recuperare un maggiore senso civico per la cosa pubblica e per tutto ciò che è bene comune, una maggiore disponibilità per ciò che è possibile fare per la comunità, essere costruttori di ponti anziché di muri e lavorare per l’integrazione contro la violenza, l’ignoranza e i pregiudizi, pensare alla sostenibilità come fondamento del vivere insieme, riprendere nuovo vigore e partecipazione nelle attività volontarie a favore del prossimo e del proprio paese, riscoprire la politica come motore della crescita economica, sociale e culturale, partecipare fisicamente alle discussioni e ai confronti per formarsi e informarsi.
“Io insegno come il cittadino reagisce all'ingiustizia. Come ha libertà di parola e di stampa. Come il cristiano reagisce anche al sacerdote e perfino al vescovo che erra. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto. Su una parete della nostra scuola c'è scritto grande “I care”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. “Me ne importa, mi sta a cuore”.”
Sono parole di Don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, nel vicino Mugello, dal 1954 alla metà degli anni ’60. Scrisse questa lettera nel 1967 - anno della sua morte - e allora come oggi c’è bisogno di reagire e di sentirsi responsabili e protagonisti del nostro futuro. Occorre avere forte il senso dello Stato, avere a cuore i principi della Costituzione e sentirsi cittadini attivi dell’Europa.
In questo penso sia fondamentale il ruolo della scuola.
Il Comune di Casola Valsenio ha investito fortemente sulla scuola incentivando la sostenibilità, la sicurezza, l’integrazione, il senso civico e la partecipazione dei bambini e delle bambine. E’ anche un modo per dimostrare fiducia nel futuro, perché il futuro di Casola e del nostro Paese, sono loro: le bambine e i bambini, i ragazzi, i giovani.
A tutti, ai cittadini casolani, agli italiani e agli stranieri, l’ augurio per un Buon 2012.
Il Sindaco
Nicola Iseppi
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