Le persone assistite dalla protezione civile regionale e nazionale sono salite complessivamente a 13 mila.
Al momento sono stati resi disponibili circa 5 mila posti in più per l’accoglienza, allestiti dopo le nuove scosse di ieri; posti che in tutto sono ora sufficienti a garantire l’assistenza alle persone tra i 9 campi di assistenza della protezione civile, alberghi, palestre e scuole messe a disposizione dai Comuni.
Potenziati anche i centri per la gestione delle emergenza con l’attivazione di un nuovo centro di coordinamento soccorsi a Bologna. Le strutture di accoglienza già attive sul territorio sono state potenziate ciascune del 20% per un totale di ulteriori 1250 posti letto. L’eventuale ulteriore fabbisogno assistenziale sarà soddisfatto grazie alle strutture alberghiere.
Lunedì 4 giugno è stata indetta una giornata di lutto nazionale, con bandiere a mezz’asta e un minuto di raccoglimento nelle scuole.
Tante le offerte di solidarietà che stanno arrivando anche in queste ore.
L’aiuto più concreto che si può dare è mandare un semplice sms solidale al numero 45500 (gestito dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Protezione civile nazionale), che permette di donare due euro per dare un aiuto alle popolazioni delle zone colpite dal terremoto. Allo stesso numero si può anche telefonare dalla rete fissa. La Regione Emilia-Romagna – e altre organizzazioni, tra cui il Partito Democratico - ha anche attivato una raccolta fondi.
Chi, invece, volesse comunque fare donazioni di beni materiali potrà contattare le grandi organizzazioni di volontariato che già sono attive (come Croce Rossa, Caritas, Associazioni nazionale degli alpini o simili).
Se si vuole impegnare in prima persona il proprio tempo e le proprie competenze, è necessario rivolgersi alle associazioni di volontariato.
La disponibilità da parte di liberi professionisti (ingegneri, architetti e geometri), per affiancare i tecnici dei Comuni già al lavoro, può essere comunicata ai rispettivi ordini professionali i quali sono già in contatto diretto con il Dipartimento nazionale e l’Agenzia regionale di protezione civile.
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