mercoledì 31 ottobre 2012

(Dal Comitato "Casola per Bersani") "Con Bersani per l’Italia e per l’agricoltura"

Riceviamo e pubblichiamo, dal Comitato "Casola per Bersani" il documento, firmato da oltre 60 amministratori, imprenditori, cooperatori, tecnici, docenti e ricercatori del settore agroalimentare di tutta la Regione a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani alle Primarie del centrosinistra. Il 9 novembre appuntamento a Cesena con De Castro.

Ci sono l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni e quelli delle Province di Modena, Giandomenico Tomei, Reggio Emilia, Roberta Rivi, Forlì-Cesena, Gianluca Bagnara; il vicepresidente della Provincia di Parma, Pier Luigi Ferrari; il presidente di Cesena Fiere, Domenico Scarpelini; l’assessore al Parmigiano del comune di Bibbiano (RE), Umberto Beltrami; l'assessore comunale di Ravenna, Libero Asioli; e poi cooperatori, imprenditori, docenti universitari, sindaci, i parlamentari PD Sandro Brandolini e Maria Teresa Bertuzzi; Antenore Cervi, nipote di uno dei sette fratelli e imprenditore agricolo di Campegine (RE). È lunga la lista dei 64 firmatari del documento a sostegno di Pier Luigi Bersani alle primarie del centrosinistra. Una lista in aggiornamento, dal momento che è possibile aderire al documento inviando una e-mail a tuttixbersaniemiliaromagna@gmail.com
“Sosteniamo Bersani  nelle primarie del centrosinistra - sottolineano i firmatari - perché l'Italia deve riprendere la via della crescita economica e del lavoro e il segretario nazionale del PD ha dimostrato di possedere le doti necessarie per un compito di governo così gravoso ed impegnativo: competenza, attitudine all'innovazione, credibilità internazionale, sobrietà nello stile, impegno all'unità dei riformisti e al coinvolgimento della società civile.”

Nel documento si formula la richiesta di rimettere il tema dell’agricoltura al centro dell’azione del prossimo Governo dal momento che “la colpevole sottovalutazione degli ultimi anni ha seriamente danneggiato le potenzialità di crescita delle filiere agroindustriali e agroalimentari”.

Gli aspetti che vengono indicati come prioritari per il futuro del comparto agricolo sono la necessità di un cambio radicale della proposta di Politica Agricola Europea 2014-2020, il recupero della redditività agricola e la necessità di puntare sul biologico, sulla qualità delle produzioni e sulle denominazioni d’origine. L’ultima parte del documento è dedicata ad altri due aspetti essenziali: la ricerca e l’innovazione, dal momento che “le attuali conoscenze e gli attuali sistemi produttivi non sono in grado di rispondere al paradosso dei prossimi anni: la necessità di produrre più cibo e, contemporaneamente, di ridurre il consumo e lo sfruttamento delle risorse naturali”.

Questi temi saranno al centro dell’incontro che venerdì 9 novembre, alle ore 17, si svolgerà alla Sala Europa della Fiera di Cesena alla presenza del Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro e di alcuni firmatari del documento.

Il testo del documento:
PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA. 25 NOVEMBRE 2012
CON PIERLUIGI BERSANI PER L'ITALIA E PER L'AGRICOLTURA.
COSA CHIEDIAMO AL FUTURO GOVERNO DI CENTROSINISTRA.

Chi siamo
Siamo agricoltori, imprenditori dell’agroalimentare, cooperatori, tecnici, docenti, ricercatori,
amministratori pubblici comunali, provinciali, regionali, parlamentari, accomunati dall'obiettivo
della tutela, della valorizzazione e della innovazione del settore primario e delle sue produzioni di
qualità, agricole ed alimentari.
Perché con Bersani
Sosteniamo Bersani nelle primarie del centrosinistra perché l'Italia deve riprendere la via della
crescita economica e del lavoro e il segretario nazionale del PD ha dimostrato di possedere le doti
necessarie per un compito di governo così gravoso ed impegnativo: competenza, attitudine
all'innovazione, credibilità internazionale, sobrietà nello stile, impegno all'unità dei riformisti e al
coinvolgimento della società civile.
Mettere finalmente l'agricoltura al centro dell'azione di Governo
A Bersani chiediamo di mettere finalmente l'Agricoltura al centro dell'azione di Governo. La colpevole sottovalutazione degli ultimi anni ha seriamente danneggiato le potenzialità di crescitadel valore delle nostre filiere agroalimentari ed agroindustriali – conosciute ed apprezzate in tutto il mondo per qualità ed unicità – ha indebolito i territori rurali e gli assetti idrogeologici delle aree periferiche di collina e montagna, ha contribuito ad abbassare pericolosamente la redditivitàdell'attività agricola inducendo molti agricoltori al disimpegno e all'abbandono e, soprattutto, hascreditato l'autorevolezza e il ruolo internazionale dell'Italia nelle sedi decisionali agricole europee(nuova PAC) e in quelle riguardanti la grande questione mondiale della sicurezza degliapprovvigionamenti alimentari futuri, tema a cui è dedicato l'Expo internazionale di Milano del
2015 e che può rappresentare una grande occasione di rilancio del nostro Paese. L’agricoltura
rappresenta infatti un insostituibile volano per l’avvio di una economia moderna, attenta alla qualità
territoriale ed ai bisogni di una società che, per uscire dalla drammatica situazione in cui versa
ormai da diversi anni, deve necessariamente esplorare nuovi orizzonti di sviluppo.
La proposta di politica agricola europea 2014-2020 va corretta profondamente
La proposta della Commissione UE va cambiata profondamente. Confidiamo in una adeguata iniziativa del PD e del centrosinistra italiano. L'Europa deve puntare su uno sviluppo ambientalmente sostenibile della produzione agricola e non sulla sua riduzione. In questo senso lafutura spesa pubblica europea per l'agricoltura deve premiare le produzioni di qualità cheaumentano rese, investimenti, occupazione per ettaro e contemporaneamente minimizzano l'impattodell'agricoltura sull'ambiente, con particolare riferimento alla conservazione delle risorse naturalifinite (acqua, energia, terreno agricolo, fertilità dei suoli, CO2). È inoltre indispensabile che la UE intervenga con coraggio, innovazione e risorse adeguate (fondi mutualistici e assicurazioni sul reddito, stoccaggi temporanei) per contrastare la volatilità dei prezzi internazionali delle produzioni agricole che provocano periodiche crisi di mercato ed insostenibili cadute di reddito per gli
imprenditori del settore. Sono necessarie misure per ridurre drasticamente gli oneri burocratici generati da obblighi comunitari che gravano sulle aziende. Le proposte della Commissione europea attualmente in discussione ne prevedono invece un aumento, stimato addirittura al 15% rispetto, alla situazione attuale. Infine vanno introdotti strumenti e norme (obbligo di contrattualizzare preventivamente la cessione del prodotto, organismi interprofessionali per programmare laproduzione in modo congiunto tra agricoltori, trasformatori e distribuzione) per tutelare la parte agricola nei rapporti con le altre componenti delle filiere agroalimentari e con la Grande Distribuzione.
In Italia la priorità è il recupero di redditività dell'attività agricola
La cronica bassa redditività dell'attività agricola è la principale ipoteca sul futuro del settore primario in Italia. Le cause sono molteplici. Una parte del reddito viene eroso dai maggiori costi dell’energia e delle materie prime, dall’elevata incidenza del prelievo fiscale accompagnato da un carico burocratico non più tollerabile e dai cronici ritardi che continuano a caratterizzare il nostro Paese su punti fondamentali quali l’efficienza della Pubblica amministrazione, le infrastrutture, la formazione e la ricerca. Anche il diseguale rapporto negoziale con i soggetti non agricoli della filiera, legato alla sostanziale incapacità del settore primario di governare in modo coordinato ed efficace, salvo lodevoli eccezioni, l'offerta rispetto ad una domanda fortemente concentrata in pochi gruppi d'acquisto in grado di operare a scala nazionale ed internazionale continua a rappresentare un elemento di debolezza strutturale che si traduce in un mancato riconoscimento del valore
economico della produzione primaria. Per questo il sostegno ad un nuovo assetto organizzativo del mondo agricolo, il consolidamento – a partire dalle aziende agricole – dell’efficienza delle filiere e la definizione di regole certe e trasparenti in materia di rapporti commerciali rappresenta quindi una priorità dell’azione del Governo che dovrà guidare il nostro Paese.
Puntare sulla distintività delle produzioni agroalimentari di qualità, sul biologico e sulle
denominazioni d’origine
Il nostro Paese è caratterizzato dalla rilevante presenza di prodotti di qualità fortemente legati al territorio d’origine che, in larghissima misura, contribuisce a determinarne le caratteristiche. Si tratta di un patrimonio di altissimo valore economico, storico, culturale che deve essere adeguatamente salvaguardato – anche sul piano normativo e legale – per garantire la sopravvivenza di una agricoltura vitale anche in realtà marginali. Rinnovato impegno del prossimo Esecutivo per mettere a disposizione degli agricoltori che operano in questo settore strumenti concreti per promuovere la conoscenza dei propri prodotti su mercati sempre più globalizzati e concorrenziali e garantire i consumatori sull’effettivo rispetto dei disciplinari di produzione. Forte attenzione anche a metodi di coltivazione a ridotto impatto ambientale – produzione integrata e biologico – con l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia delle risorse non rinnovabili del territorio e contribuire al miglioramento dello stile di vita e della salute dei consumatori.
Nuove risorse per la ricerca e l'innovazione in campo agricolo ed alimentare
L'agricoltura avrà futuro e potrà corrispondere alle aspettative della società solo attraverso un grande investimento in ricerca ed in innovazione. Le attuali conoscenze e gli attuali sistemi produttivi non sono in grado di rispondere al paradosso dei prossimi anni: la necessità di produrre più cibo e, contemporaneamente, di ridurre il consumo e lo sfruttamento delle risorse naturali irrimediabilmente finite come la terra fertile, l’acqua, i derivati del petrolio l’energia, la biodiversità e, ancora, di adeguarsi, mitigandolo, al cosiddetto cambiamento climatico e all’insorgenza delle nuove malattie globali. Per questo è indispensabile un programma di governo nazionale ed europeo caratterizzato da una chiara scelta a favore della ricerca per l’innovazione in Agricoltura che deve portare anche riduzione dello spreco (il 25% del cibo prodotto nel mondo non viene consumato) e a conciliare la qualità urbana ed ambientale delle città con lo stop alla impermeabilizzazione di nuovi terreni agricoli, nonché il ritorno dell’agricoltura e dell’agricoltore professionale in collina ed inmontagna.

-          Libero Asioli - Assessore Comune di Ravenna
-          Marco Babini - Agrotecnico Alfonsine (RA)
-          Gianluca Bagnara - Assessore Provinciale Agricoltura - Forlì (FC)
-          Filippo Barbieri - assessore agricoltura Berra (FE)
-          Paolo Barlesi - imprenditore agricolo Monchio (PR)
-          Nazario Battelli - Presidente Ortofrutta Italia - Cesena (FC)
-          Alberto Bassoli, imprenditore agricolo, Correggio (RE)
-          Umberto Beltrami - assessore al Parmigiano Reggiano, Bibbiano (RE)
-          Maria Teresa Bertuzzi - Senatrice, Ferrara
-          Valentino Betti - Imprenditore Agricolo, Lugo (RA)
-          Salvatore Bignami - imprenditore agricolo, Sasso Marconi (Bologna)
-          Sante Boldini - Presidente coop "Giulio Bellini" Filo d'Argenta (FE)
-          Sandro Brandolini - Parlamentare - Cesena (FC)
-          Gian Paolo Cagni - imprenditore agricolo, Val d'Enza (RE)
-          Bruno Carassiti - imprenditore agricolo, San Venanzio di Galliera (Bologna)
-          Marco Casalini – imprenditore agricolo e cooperatore, Bagnacavallo (RA)
-          Maurizio Casarini - Imprenditore Agricolo - Castelfranco Emilia (MO)
-          Fausto Cavina - imprenditore Agricolo e Amministratore comunale, Lugo
-          (RA)
-          Graziano Caroli – imprenditore agricolo e Vice Sindaco di Casola Valsenio (RA)
-          Antenore Cervi - imprenditore agricolo, Campegine (RE)
-          Andrea Dalmonte - dirigente di Consorzio, Massa Lombarda (RA)
-          Roberto Fanfani - Università degli studi di Bologna
-          Giorgio Fantuzzi - imprenditore agricolo, Anzola dell’Emilia (BO)
-          Pier Luigi Ferrari - Vice Presidente della Provincia di Parma
-          Franco Ferrari - imprenditore agricolo, Anzola dell’Emilia (BO)
-          Lorena Ferrari - imprenditrici agricole, Anzola dell’Emila (BO)
-          Simona Ferrari - imprenditrici agricole, Anzola dell’Emila (BO)
-          Cristiano Fini - Imprenditore Agricolo - Castelfranco Emilia (MO)
-          Carlo Frulli – imprenditore agricolo e cooperatore, Alfonsine (RA)
-          Daniele Garavini - Imprenditore Agricolo - Vignola (MO)
-          Riccardo Graziani - Amministratore comunale Alfonsine (RA)
-          Arnaldo Lazzari - imprenditore agricolo Monchio (PR)
-          Claudio Lazzari - imprenditore agricolo Monchio (PR)
-          Mauro Lazzarini - imprenditore agricolo, Castiglione dei Pepoli (Bologna)
-          Yuri Magrini - Assessore all’Agricoltura della Provincia di Rimini
-          Roberto Manni - Imprenditore Agricolo - Castelfranco Emilia -(MO)
-          Cristian Maretti - Direttore nordest Legaagroalimentare - Forlì (FC)
-          Marco Marzari - tecnico associazione di categoria, (RA)
-          Marco Mattioli - assessore agricoltura Migliarino (FE)
-          Marco Mazzali - assessore agricoltura Copparo (FE)
-          Mario Mazzotti - Consigliere regionale, Lugo (RA)
-          Gilberto Minguzzi - cooperatore, Bagnacavallo (RA)
-          Davide Nardini - assessore Provincia di Ferrara
-          Filippo Parisini - Presidente Unione Terre e fiumi, Ro Ferrarese (FE)
-          Emanuele Pedrazzi - imprenditore agricolo, Vice Sindaco del Comune di Pellegrino P.se (PR)
-          Andrea Peracchi - imprenditore agricolo Pellegrino P.se (PR)
-          Renzo Piraccini - Direttore Generale Apofruit Italia - Cesena (FC)
-          Enrico Pirroni - imprenditore agricolo, Sindaco Comune di Pellegrino P.se (PR)
-          Tiberio Rabboni – Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna
-          Davide Ranalli - Amministratore comunale Cotignola (RA) - Unione dei Comuni della Bassa Romagna)
-          Gianni Razzano - Direttore CIA Modena -Soliera (MO)
-          Roberta Rivi - Assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia
-          Giuseppe Rizzi Direttore Cooperativa Agricola Santa Vittoria Carpaneto
-          Piacentino (PC)
-          Francesco Romano - Imprenditore Agricolo –Modena
-          Ylenia Rosi - imprenditrice agricola di Colorno (PR)
-          Ibrahim Saadeh – agrotecnico, dirigente di O.P., Bagnacavallo (RA)
-          Luca Saglia - Imprenditore agricolo, Ass.re Comune di Pellegrino P.se (PR)
-          Domenico Scarpelini - Presidente CesenaFiere - Cesena (FC)
-          Andrea Segrè – Università di Bologna
-          Marco Setti – Università di Bologna
-          Daniela Sirotti Mattioli - Assessore Provinciale Attivita' Produttive -
-          Castelnuovo Rangone (MO)
-          GianDomenico Tomei - Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca Provincia di Modena
-          Valerio Toselli – Sindaco di Sala Bolognese (BO)
-          Sandro Venturelli - veterinario, Sindaco di Bibbiano (RE)
-          Giorgio Vitali- Presidente onorario Cia Bologna

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