La commissione affari costituzionali del Senato ha approvato l'introduzione di una soglia minima per l'attribuzione del premio di maggioranza pari al 12,5% con il 42,5% dei consensi. L'emendamento ha raccolto l'appoggio di tutti i partiti (Api, Lega, Mpa,Udc e Pdl) tranne il PD e l'Idv che hanno votato contro. Prima del voto la presidente dei senatori democratici, Anna Finocchiaro aveva chiesto una pausa di riflessione fino a domani mattina, ma la sua richiesta non è stata accolta. C'è chi «teme che governiamo noi», ha scritto su twitter il segretario PD, commentando il voto sulla legge elettorale al Senato: «Così non ci stiamo, serve governabilità. Qualcuno teme che governiamo noi».
Il voto - dichiara Finocchiaro - «rompe il dialogo» tra le forze politiche sulla riforma stessa. «Ci sono forze politiche - ha spiegato Finocchiaro - che ritengono che questa legge elettorale debba servire a consegnare il paese in una situazione in cui nessuno vince e nessuno perde, con riedizioni di strane coalizioni e maggioranza, magari con un premier tecnico, perché questo garantisce queste forze. L’unico che vuole consegnare il paese nelle mani di un governo solido e coeso, capace di governare, è il PD».
A questo punto, ha proseguito la presidente dei democratici, «noi faremo la nostra proposta in aula, i lavori della commissione con questo voto sono compromessi». Il PD proporrà dunque un emendamento per l'aula con una soglia al 40% e un premio del 15, mentre se nessuno dovesse raggiungere il 40% ci sarebbe l'attribuzione di un premio di aggregazione del 10% al primo partito.
Finocchiaro non ha nascosto il proprio disappunto per come si sono svolti i lavori in commissione. «Purtroppo - ha sottolineato - si sono avverati i timori espressi questa mattina dal segretario Bersani». «C'è chi pensa ai propri interessi personali, come il Pdl - ha aggiunto - per cui è meglio che non vinca nessuno, Per quanto ci riguarda nessuno di noi nel PD pensa che il premio di maggioranza debba prescindere da una soglia minima e nessuno pensa di ripetere la porcata del Porcellum che consentiva a chi aveva un solo voto in più di raggiungere il 55%. Qui la questione non è tecnica ma strettamente politica. Il PD vuole un premio non stratosferico ma semplicemente capace di garantire la governabilità».
PdL e Lega, destinate alla sconfitta elettorale, invece di preoccuparsi di come recuperare credibilità e consenso nella società, legiferano ancora una volta per impedire al centrosinistra di governare. Si ripropone l'operazione vergognosa fatta alla fine della legislatura 2001-2006 con il Porcellum per impedire il pieno successo elettorale di Prodi. Purtroppo, oggi come allora, l'UdC sceglie Berlusconi.
Nessun commento:
Posta un commento