martedì 6 novembre 2012

PdL, Lega e UdC vogliono una legge elettorale che condanna l’Italia all’ingovernabilità

La commissione affari costituzionali del Senato ha approvato l'introduzione di una soglia minima per l'attribuzione del premio di maggioranza pari al 12,5% con il 42,5% dei consensi. L'emendamento ha raccolto l'appoggio di tutti i partiti (Api, Lega, Mpa,Udc e Pdl) tranne il PD e l'Idv che hanno votato contro. Prima del voto la presidente dei senatori democratici, Anna Finocchiaro aveva chiesto una pausa di riflessione fino a domani mattina, ma la sua richiesta non è stata accolta. C'è chi «teme che governiamo noi», ha scritto su twitter il segretario PD, commentando il voto sulla legge elettorale al Senato: «Così non ci stiamo, serve governabilità. Qualcuno teme che governiamo noi».
Il voto - dichiara Finocchiaro - «rompe il dialogo» tra le forze politiche sulla riforma stessa. «Ci sono forze politiche - ha spiegato Finocchiaro - che ritengono che questa legge elettorale debba servire a consegnare il paese in una situazione in cui nessuno vince e nessuno perde, con riedizioni di strane coalizioni e maggioranza, magari con un premier tecnico, perché questo garantisce queste forze. L’unico che vuole consegnare il paese nelle mani di un governo solido e coeso, capace di governare, è il PD».
A questo punto, ha proseguito la presidente dei democratici, «noi faremo la nostra proposta in aula, i lavori della commissione con questo voto sono compromessi». Il PD proporrà dunque un emendamento per l'aula con una soglia al 40% e un premio del 15, mentre se nessuno dovesse raggiungere il 40% ci sarebbe l'attribuzione di un premio di aggregazione del 10% al primo partito.

Finocchiaro non ha nascosto il proprio disappunto per come si sono svolti i lavori in commissione. «Purtroppo - ha sottolineato - si sono avverati i timori espressi questa mattina dal segretario Bersani». «C'è chi pensa ai propri interessi personali, come il Pdl - ha aggiunto - per cui è meglio che non vinca nessuno, Per quanto ci riguarda nessuno di noi nel PD pensa che il premio di maggioranza debba prescindere da una soglia minima e nessuno pensa di ripetere la porcata del Porcellum che consentiva a chi aveva un solo voto in più di raggiungere il 55%. Qui la questione non è tecnica ma strettamente politica. Il PD vuole un premio non stratosferico ma semplicemente capace di garantire la governabilità».
PdL e Lega, destinate alla sconfitta elettorale, invece di preoccuparsi di come recuperare credibilità e consenso nella società, legiferano ancora una volta per impedire al centrosinistra di governare. Si ripropone l'operazione vergognosa fatta alla fine della legislatura 2001-2006 con il Porcellum per impedire il pieno successo elettorale di Prodi. Purtroppo, oggi come allora, l'UdC sceglie Berlusconi.

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