mercoledì 5 dicembre 2012

Castanicoltura, non bisogna arrendersi

Tutti hanno un ruolo per risolvere il problema

Dopo un 2011 scarso di produzione il 2012 è stata una vera tragedia, complice anche la siccità.
La vespa cinese ha colpito massicciamente in tutti i castagneti e il raccolto è stato per molti inesistente. Nelle Aziende agricole dove i marroni sono la coltura principale si pone il grave problema del reddito. Alcuni castanicoltori, fra cui il Presidente dell’Associazione castanicoltori della Valle del Senio che associa Casola Valsenio e Palazzuolo, sono andati in Piemonte dove il problema ha avuto inizio e hanno potuto visitare alcune aziende.
Qui hanno trovato una situazione che lentamente sta tornando in equilibrio.

L’Amministrazione comunale ha cercato di mettere in campo tutte le azioni possibili soprattutto ricercando la collaborazione del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, il quale ha anche effettuato 3 lanci di antagonisti, ovvero l’insetto predatore della vespa cinese.
L’Associazione Castanicoltori della valle del Senio nel 2012 ha contattato una Azienda del Piemonte che alleva e distribuisce l’insetto antagonista, ha così prenotato circa 80 lanci da effettuarsi nel territorio di Casola e Palazzuolo nella primavera del 2013. E’ una iniziativa importante che permetterà di aiutare a riportare in equilibrio i castagneti nel giro di 4 o 5 anni.
Il 26 di ottobre, al Cinema Senio, si è svolto un convegno sulla coltura del castagno che ha toccato tutti i temi, dalla commercializzazione ai problemi fitosanitari, i cambiamenti climatici, il suo ruolo turistico e di multifunzionalità, è stato utile per fare il punto della situazione.
Le Amministrazioni comunali di Casola Valsenio e Palazzuolo sul Senio si sono attivate per ricercare assieme il sostegno di un Istituto di credito per aiutare i castanicoltori, la BCC della Romagna Occidentale si è resa disponibile a creare uno strumento per dare risorse agevolate alle Aziende che lo richiederanno.
Un altro ruolo importante lo dovranno avere le Organizzazioni agricole per lavorare su due azioni: creare, assieme al Consorzio di difesa, una polizza che assicuri dalla siccità i castagneti e, in secondo luogo, progettare nel prossimo PSR una forma di sostegno a questa coltura che è fondamentale per i nostri territori e per la tenuta economica, demografica e idrogeologica.
(da "Il Ponte" - n. 12/12)

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