venerdì 7 dicembre 2012

Riccardo Isola: "Sono state primarie vere, con interlocutori seri e credibili"

Intervista a Riccardo Isola (giornalista)

Il 2 dicembre si è votato al ballottaggio per le Primarie del centrosinistra. Come giudichi i risultati a Casola Valsenio?
Al di là del risultato queste ultime primarie hanno rappresentato, anche per Casola, un fatto importante. La creazione di primarie vere, con interlocutori seri e credibili sono stati capaci, ognuno a proprio modo, di intercettare aspettative, sogni e voglia di contare, da parte degli elettori di centrosinistra, che da un po' troppo tempo la politica non era più in grado di fare. A Casola questa capacità, ormai non più scontata, ha portato ad esprimersi oltre 300 persone, sui 4milioni a livello nazionale, e non può che essere positivo. L'unico rammarico è legato alla presenza, ancora bassa per la portata degli obiettivi, dei giovani.


Cosa hai condiviso di più e cosa ti ha convinto di meno della proposta programmatica e politica dei due candidati – Bersani e Renzi – che si sono confrontati al ballottaggio?
Di sicuro e per entrambi la serietà delle proposte e delle posizioni. Cercare di far sognare su concrete esigenze di vita quotidiana è stata forse la carta vincente che più mi è piaciuta di Renzi. Per quanto riguarda Bersani la competenza pragmatica. Di aspetti poco convincenti c'è sicuramente l'aver voluto spingere un po' troppo sull'acceleratore della "rottamazione" da parte di Renzi, anche se il PD alcuni "dinosauri" bisogna che finalmente li releghi nei musei della storia politica, e dall'altra la mia personalissima convinzione è che Bersani dovrà fare parecchi sforzi per riuscire a dare concretezza ad alcune proposte che mi sono sembrate un po' alte come portata (quella delle municipalizzate su tutte).

Dopo la vittoria di Bersani, si apre quella che sarà la campagna elettorale del PD per le elezioni politiche della primavera prossima. Che contributo potrà dare l’esperienza delle Primarie? Ne esce un partito più unito o più diviso? Più forte o più debole per candidarsi alla guida del Paese?
Questa adesso è la vera sfida e la più importante. Le Primarie hanno rafforzato il partito. Sotto diversi punti di vista. In primis per chi già ne faceva parte e poi anche per chi ancora non ha deciso da che parte stare, inteso tra starsi a casa ed andare a votare, sia chiaro. Basta vedere chi ha partecipato alle primarie. Sono stati tanti i cittadini che fino al 2 dicembre non si erano mai visti in un seggio PD…. La dialettica interna e lo scontro propositivo su idee e progetti se non c'è in un partito che si chiama Democratico dove dovrebbe esserci?

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