mercoledì 13 marzo 2013

Finanziamento dei partiti: da che parte stanno le grandi democrazie moderne?

di Massimo Barzaglia (Segretario PD Casola Valsenio)

Non mi ha mai appassionato l’idea di apportare soluzioni drastiche e radicali per risolvere i problemi. Sul tema del finanziamento pubblico ai partiti, mi sembra che si giochi alla fiera della semplificazione e della superficialità, molto in voga in Italia.
Sono subito chiaro, dicendo che intendo i finanziamenti pubblici ai partiti (rimborsi elettorali), oggi, in Italia, esorbitanti e soprattutto non rispondenti alle effettive spese sostenute per attività politica. Che ci sia la necessità di ridurre pesantemente i finanziamenti ai partiti, di regolamentare i bilanci, e di apportare meccanismi di trasparenza nel funzionamento (economico, ma anche decisionale) degli stessi, la considero senza dubbio una priorità, etica ancor prima che politica. Occorre però chiedersi da che parte del tavolo siedono le grandi democrazie moderne, e da che parte vogliamo sedere noi.

Per esempio, non è fornito alcun sostegno all’attività politica in circa 60 Paesi del mondo, fra cui Afghanistan, Botswana, Cambogia, Repubblica Centrafricana, Egitto, Ghana, Iran, Iraq, Libia, Nigeria, Pakistan, Sudan, Venezuela e Zambia. E’ invece sostenuta l’attività politica nella maggior parte del mondo, in particolar modo in tutti i Paesi democratici europei. Nell’immagine, in verde gli Stati che prevedono rimborsi sulla base delle campagne elettorali, in arancione quelli che prevedono finanziamenti annuali, in rosa quelli che prevedono entrambi, in rosso quelli che non prevedono finanziamenti pubblici. In grigio i Paesi i cui dati non sono disponibili.
Poi, per carità, ciascuno è libero di pensare che la nostra qualità democratica debba allinearsi all’Afghanistan e all’Iraq, per esempio; ma io penso che sarebbe meglio guardare a quanto accade nelle altre democrazie europee, allineandosi a loro, senza fare salti in Medio-oriente o in Venezuela. Sempre per essere chiari, svolgo attività politica da molti anni, e non ho mai percepito nulla. Per chi vuole approfondire l’argomento, è utile uno studio fatto dall’ dell’Institute for Democracy and Electoral Assistance (IDEA).
http://www.facebook.com/massimo.barzaglia

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