mercoledì 24 luglio 2013

Albonetti: “Le parole del Sindaco francese ci richiamano alla necessità di una comune coscienza europea”

In merito all'interpellanza del centroestra, sull'intervento del Sindaco francese Jean-Jacques Duprat alla cerimonia del 25 Aprile, pubblichiamo una dichiarazione di Cristiano Albonetti (capogruppo ‘Uniti per Casola’)


L’intervento del sindaco francese Jean-Jacques Duprat (alla cerimonia del 25 Aprile a Casola Valsenio – ndr), oltre alle questioni del fascismo e all’antifascismo, ci pone di fronte alla necessità di formare una vera coscienza europea. Per comprendere i discorsi pubblici appieno, senza travisarne il significato, dovremmo, noi europei, fare lo sforzo di informarci sul contesto storico contemporaneo del paese da cui proviene l’oratore. Non è necessario conoscere la storia, ma prima di dare un giudizio basta per lo meno informarsi un poco.

Oltre a soffrire della traduzione, la frase incriminata letta fuori dal contesto può risultare fuorviante, ma collegata anche solo al paragrafo precedente assume il corretto significato. Nel paragrafo precedente si parlava dello svolgimento del Gay Pride a Nantes dove gli organizzatori sono riusciti a NON far partecipare organizzazioni neo-fasciste (vari articoli su internet di testate accreditate parlano di questo). Ne consegue che il riferimento alle manifestazioni “contro il matrimonio per tutti” non alludeva all’equazione “fascisti=cattolici” ma al fatto che in quelle manifestazioni francesi non si era riuscito, come a Nantes, ad evitare che gruppi neo-fascisti vi partecipassero. Nella cronaca francese (per i pochi articoli che ho letto) c’è molta attenzione alla sistematica partecipazione di questi gruppi ad ogni tipo manifestazione perché, di norma, non lo fanno per manifestare pacificamente. Se volete è la stessa situazione che si vive con i Black-Blocks nei vari G8 e G20: ci si concentra sul comportamento di pochi facinorosi, deturpando l’idea No-global della manifestazione. Come testimonia la costante discussione sull’argomento, in Francia e in Europa numerosi gruppi fascisti e nazisti si stanno formando, da questo provengono i timori espressi dal sindaco nel discorso del 25 Aprile. Purtroppo questi timori francesi si sono trasformati in realtà circa un mese fa, a Parigi; un ragazzo omosessuale di 18 anni è stato picchiato a morte da un gruppo neo-nazista solo per le sue scelte sessuali. Quindi, consigliere Morini, non crede che questi gruppi neo-fascisti o neo-nazisti francesi non dovrebbero effettivamente partecipare a nessuna manifestazione in Francia, a meno che non decidano di parteciparvi pacificamente come tutte le altre persone? (sempre che in Francia sia legale riformare il partito fascista cosa che in Italia, come ben sa, è proibita per legge). Il “matrimonio per tutti” in Francia? Nel contesto del discorso era solo un esempio di manifestazione tra le tante citate quindi non vedo la necessità di intavolare un discorso sul “matrimonio per tutti” non essendo l’argomento centrale. Dovremmo ritirare il gemellaggio? No, dovremmo farne altri per ampliare la nostra comprensione dell’altro e, quindi, imparare ad essere un po’ più europei.

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