lunedì 22 luglio 2013

Nessuna moratoria. Sì alla legge contro l'omofobia

L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità.
L’Unione Europea considera l’omofobia analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo e molti Stati europei hanno introdotto nuovi strumenti normativi idonei ad una migliore tutela legale contro la discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. L’Italia è in grave ritardo nell’affrontare il tema del contrasto all'omofobia e transfobia.
È urgente quindi una legge che ci permetta di frenare l’escalation di aggressioni e discriminazioni di cui abbiamo notizia sempre più frequentemente dalla stampa e dalle televisioni. In tutta Europa, un omosessuale su quattro è stato vittima di violenza o di minacce violente, e l’Italia risulta al penultimo posto, prima della sola Bulgaria, dal punto di vista legislativo sul piano dell’equiparazione dei diritti. Ci sono stati in Italia, solo nel 2012, sette omicidi a seguitodi aggressioni omofobiche o transfobiche e numerosi atti di violenza verbale e fisica.
È urgente una legge non solo contro l'omofobia, la paura dei gay, ma contro l'odio verso di essi. Perché l'omofobia, per essere tale, proprio come il razzismo, non richiede necessariamente la violenza fisica. Una legge di civiltà, in nessun modo ideologica, che serva in primo luogo a dire al Paese che la nostra comunità nazionale ripudia ogni forma di odio, incluso quello omofobico e transfobico. Per questi motivi il Partito Democratico ha chiesto con determinazione che la legge venga approvata con urgenza.
La nostra proposta parte dal presupposto che, per contrastare i reati motivati da stigma sessuale, in particolar modo nei confronti delle persone omosessuali e transessuali, sia più efficace, rispetto alla mera introduzione di una circostanza aggravante, prevedere l'estensione dei reati puniti dalla legge Mancino-Reale anche alle discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere della vittima.
Per saperne di più: vai allo speciale del gruppo PD alla Camera

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