venerdì 11 ottobre 2013

Michele De Pascale si candida a Segretario provinciale del PD

Michele De Pascale, classe 1985, attuale assessore alla cultura del Comune di Cervia, ha presentato ufficialmente oggi la sua candidatura alla segreteria provinciale del Partito Democratico di Ravenna
De Pascale non ha ancora deciso per quale candidato a Segretario nazionale votare e deciderà quando i programmi saranno maggiormente definiti. "Il mio progetto  - ha dichiarato De Pascale - non è riconducibile a un solo candidato nazionale. Il lavoro che ho fatto in questi mesi è stato di sintesi tra persone che voteranno mozioni diverse a livello nazionale". Non a caso, durante la conferenza stampa, De Pascale ha annunciato che, in caso di vittoria sarà coordinatrice della segreteria Manuela Rontini, già coordinatrice dei comitati faentini per Renzi durante le primarie.

Detto questo, veniamo alla piattaforma presentata da De Pascale, suddivisa in quattro grandi temi.
Un pensiero nuovo, quello che deve avere il Partito democratico anche a livello nazionale, è il primo punto citato dal candidato. E usa una metafora esplicativa: "Pensare di attuare tutele sociali e ambientali con gli strumenti dell'800 e del '900 è come volere riparare un MacBook con una chiave inglese". Imprescindibile creare nuove opportunità imprenditoriali, sbaraccando la burocrazia. Non solo. "Alcuni progetti identitari sono per noi fondamentali. Scavare i fondali del porto per noi sta sullo stesso livello di antifascismo e antirazzismo: non è negoziabile".
Ma la piattaforma politica non può prescindere dall'azione di Governo, il secondo punto presentato da De Pascale che, dopo avere espresso la propria fiducia nell'operato del Governo Letta, enuncia una serie di azioni non più rinviabili: monocameralismo, dimezzamento dei parlamentari, riforma della legge elettorale, riforma del finanziamento pubblico ai partiti, riforma fiscale e rientro dal debito, sostegno al credito.
De Pascale passa poi al terzo punto, cioè l'organizzazione del partito: "Dobbiamo ribaltarla" afferma. Organismi snelli, una direzione che non conti più di cento persone e senza membri di diritto; una radicale trasformazione dei Circoli, che tenga conto delle esigenze dei vari territori e che li trasformi in veri centri di partecipazione e aggregazione. Dovranno essere aperti a tutti i cittadini e utilizzare strumenti di consultazione online ("circoli spalancati"). A livello provinciale, secondo De Pascale, occorre rendersi conto dei mutamenti avvenuti: esistono ora quelle che definisce "tre grandi città metropolitane", Ravenna, l'Unione faentina e l'Unione della Bassa Romagna. Dovranno avere tutte autonomia istituzionale e il compito dell'Unione provinciale sarà quello di rinsaldare il patto territoriale tra queste tre grandi realtà. Quindi, grande apertura, dialogo e ascolto ma con un obiettivo chiaro: prendere decisioni.
"Vogliamo aprire una stagione di politiche locali innovative" ha poi dichiarato De Pascale come quarto punto della sua piattaforma. "Dobbiamo essere capaci di elaborare politiche nuove che gli amministratori possano poi plasmare sui loro territori". L'esempio che fa De Pascale è quello delle politiche fiscali. La Service Tax ("che ci siamo portati a casa ingoiando il boccone amarissimo dell'abolizione dell'Imu su tutte le prime case") dà autonomia impositiva ai Comuni su immobili e servizi pubblici locali: "Bene - dichiara De Pascale - se l'altra volta su questi temi il dibattito politico non c'è stato, questa volta il PD deve dire una parola chiara: se a livello nazionale siamo per abbassare la tassazione sui redditti più bassi e andare a colpire la rendita, non può essere che tra Irpef e Imu sulle seconde case, diminuiamo quest'ultima. A livello locale, quindi, chiederemo alle amministrazioni PD di fare una scelta politica". L'elaborazione di politiche condivise e innovative porta poi De Pascale a lanciare una sfida alle Unioni PD di Forlì, Cesena e Rimini: a un anno da oggi la nascita del PD Romagna, indispensabile per fare incontrare i numerosi territori a guida PD in Romagna ed elaborare convincenti politiche in un'ottica di "area vasta" (a partire dall'imminente Ausl unica di Romagna). Infine, solo una breve nota a proposito delle elezioni amministrative in programma nel 2014: l'idea è definire una sorta di carta di intenti, di valori comuni e regole fondamentali non eludibili. Dopo di chè spazio aperto alla competizione delle primarie, con la consapevolezza che, qualunque sia il risultato, si potrà lavorare tutti insieme. Appuntamento allora al 4 novembre quando l'assemblea provinciale di Ravenna nominerà il nuovo Segretario. Ricordiamo che avversario di Michele De Pascale sarà Danilo Manfredi, ex segretario dell'Unione comunale PD di Ravenna.

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