mercoledì 12 febbraio 2014

Assolutamente inconsistenti le accuse di Grillo al Presidente Napolitano

Il Comitato parlamentare per la messa in stato d’accusa non ha potuto che prendere atto dell'assoluta inconsistenza delle imputazioni rivolte al presidente Napolitano dal M5S. Se c’è stato qualcuno a manifestare atti eversivi nei confronti dello Stato di diritto questo qualcuno è solo Grillo e il suo facinoroso movimento che continua a perseverare nel disprezzo delle istituzioni repubblicane.“ Lo ha detto Roberto Speranza, capogruppo PD alla Camera dei Deputati.
Per la Vice presidente del Senato, Valeria Fedeli "La notizia dell'archiviazione della richiesta di messa in stato d'accusa nei confronti del Capo dello Stato (con 28 voti favorevoli e 8 contrari) è la conferma della infondatezza delle accuse mosse dal Movimento 5 stelle, accuse perlomeno ridicole. Tuttavia l'attacco di questi giorni contro il Capo dello Stato è a dir poco preoccupante. Secondo il giornalista Alan Friedman, e alcuni esponenti di FI, il presidente avrebbe ordito nell'estate del 2011 oscure "trame" ai danni del Paese, un "complotto" che, nella sua lettera apparsa oggi sul Corriere della sera, Napolitano riduce a puro fumo. Secondo Friedman, infatti, il Presidente sarebbe "reo" di aver sondato la disponibilità di Mario Monti per la Presidenza del Consiglio mentre il paese stava attraversando un'acutissima crisi economica. Voglio ricordare che nel novembre del 2011 il governo Monti è stato regolarmente votato dal Parlamento della Repubblica! Nessuna trama occulta, dunque. Anzi. Il Presidente Napolitano ha rappresentato in questi anni, e rappresenta oggi, una garanzia e un punto di riferimento per la democrazia del paese."

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