domenica 2 marzo 2014

Voglio essere il primo Presidente dell'Unione Europea eletto dai cittadini

Martin Schulz è stato eletto dal congresso del PSE candidato alla presidenza della Commissione europea con 368 voti favorevoli, 2 contrari e 34 astenuti



"Farò di tutto per lottare per la nostra causa comune. Oggi l'Italia è un Paese più forte, più giusto, un Paese dove Matteo Renzi ha definito un piano di riforme coraggioso per ridare speranza all'Italia. Stiamo tornando a vincere in Europa, e vinceremo le prossime elezioni europee.

Le prossime elezioni europee non sono una tornata qualsiasi, per la prima volta i cittadini decideranno quale Europa vogliono, e quale Presidente. Voglio diventare il primo Presidente della Commissione europea, non come frutto di un accordo segreto, ma espressione del voto democratico di milioni di cittadini di tutta Europa.

Negli ultimi cinque anni i politici della mia generazione hanno chiesto sacrifici, come quelli che avevano fatto i nostri genitori per i propri figli, per salvare le banche. Abbiamo dato soldi alle banche e i giovani non hanno lavoro. Stanno risorgendo i demoni del nazionalismo, del razzismo, dell'antisemitismo Tanti governi hanno imposto dolore ai cittadini per questo principio, eppure questa medicina non ci ha fatto guarire, ma ha peggiorato la malattia. Le divisione nei Paesi europei e fra i paesi europei ci hanno allontanato, non ci hanno portato più vicini. I populisti danno la colpa della crisi ai cittadini, alimentando la xenofobia, europei contro europei.

27 milioni di europei non hanno lavoro, in alcuni Paesi è senza lavoro un giovane su due. Le donne sono state colpite duramente dalla crisi. E' uno scandalo nella nostra Europa, a cui noi socialisti dobbiamo mettere fine. Siamo in grado di sentire il dolore delle persone? Solo se lo siamo riusciremo a convincere le persone, e vincere le elezioni. Capisco la delusione di tanti, in Europa, ma la loro rabbia deve essere rivolta a chi ha determinato questa crisi, non contro altri cittadini europei e atri Paesi.

Io voglio un'Europa dove nessun paese potrà imporsi sull'altra in virtù della propria forza economica. Voglio ripristinare la fiducia, la sicurezza, riavvicinare le persone, superare le divisioni. Avere un lavoro non è solo percepire un salario, si tratta di dignità. E' per questo che come Presidente della Commissione europea fisso il lavoro come priorità. Dobbiamo ridurre il divario tra ricchi e poveri. La mia priorità sarà l'occupazione giovanile. Nei prossimi 5 anni voglio sentire le persone dirmi: 'Sì, abbiamo trovato il lavoro'. Il lavoro non è solo una questione economica, è una questione di dignità. La diseguaglianza fra uomini e donne è uno scandalo nell'Europa del XXI secolo. Fra cinque anni voglio dire a chi lavora con un salario molto basso, che noi avremo creato un salario minimo, adeguato i livelli retributivi. Quello che abbiamo perso durante la crisi non è solo qualche punto di pil, ma anche l'ottimismo.

Voglio concentrarmi sullo sviluppo delle piccole e medie imprese, sulla tecnologia ambientale. Piccole e medie imprese possono creare milioni di posti di lavoro, ma solo se le aiutiamo, e io voglio aiutarle. Fra cinque anni voglio sentirmi dire che l'Europa è il posto migliore per fare impresa. Come Presidente della Commissione rimetterò al centro il concetto dell'eguaglianza.

Gli evasori fiscali sottraggono 3 miliardi di euro all'anno ai nostri figli, ai nostri anziani, alla nostra sanità. La frode fiscale è un crimine, che le multinazionali facciano miliardi di utili senza versare imposte è uno scandalo. Fra cinque anni voglio sentirmi dire dai cittadini che pagano le tasse che noi abbiamo lottato contro i paradisi fiscali, e che è diventata realtà la tassa sulle transazioni finanziarie. Non c'è bisogno di un Ministero delle finanze europee per affermare che dove si crea valore, è lì che vanno versate le imposte. Fra cinque anni voglio poter dire ai cittadini che hanno salvato le banche: 'non succederà mai più. Le nostre banche sono sicure'.

Dobbiamo proteggere le persone. La tutela dei dati personali è una pietra angolare per la tutela della libertà. I servizi segreti non possono spiare i nostri pensieri più intimi. Mi batterò per una legge per la tutela dei dati personali e informatici.

La nostra è un'Europa che mette i cittadini al primo posto. Che garantisce ai propri cittadini buon cibo, assistenza sanitaria, stato sociale. La nostra Europa è un'Europa che tutela i diritti di tutti i cittadini. Non accetterò che ci siano cittadini di prima e di seconda classe, frontiere chiuse.

E' giunto il momento di unirci e di agire per un'Europa sociale e democratica."

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