domenica 2 marzo 2014

Maurizio Nati: "Erbe e frutti dimenticati devono essere sempre più l'anima della nostra offerta turistica"

Maurizio Nati
Intervista a Maurizio Nati (Assessore al turismo, alle attività produttive, alla cultura, allo sport, alla tutela delle associazioni e del volontariato), a cura di Cecilia Sabbatani

Qual è stato il rapporto tra l’amministrazione e le associazioni casolane?
Abbiamo cercato di valorizzare le associazioni del paese dando loro un edificio che potesse ospitarle: il centro “Le Medie”, infatti, racchiude gran parte dei gruppi creativi di Casola: il Circolo Fotografico, I “creativi sopra la Media”, la società speleologica “Saknussen”, il corpo bandistico “Giuseppe Venturi” con la scuola di musica, l’associazione “Nuova Arte Danza”, il Comitato di gemellaggio e l’A.V.I.S.
L’Amministrazione ha sempre coinvolto le associazioni nelle varie attività del paese, queste hanno partecipato con interesse ed entusiasmo alle proposte che gli venivano presentate. Inoltre abbiamo mantenuto rapporti con tutte le attività sportive, realizzando con loro la Festa dello Sport, per fare conoscere a tutti i bambini e ragazzi casolani le opportunità presenti, per creare aggregazione, sane discipline sportive importanti per la loro crescita fisica e sociale. Nelle ultime settimane si sono svolti alcuni incontri per organizzare la VI edizione della Festa dello Sport che si svolgerà a Casola sabato 10 e domenica 11 maggio, anche quest’anno parteciperanno tutte le espressioni sportive con un programma veramente ricco.

Casola “paese delle erbe”: come si potrebbe valorizzare il piano turistico del paese per mantenerlo vivo?
Casola Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati ha creato un nuovo logo, “Casolaromatica”, in cui gli eventi turistici sono contraddistinti dallo scandire delle stagioni. La primavera sarà caratterizzata  dalla natura e dalle erbe officinali, particolarità queste importanti per la valorizzazione del nostro territorio; l’estate sarà dedicata agli appuntamenti culturali con teatro ed eventi musicali, mentre l’autunno vedrà protagonisti i "frutti dimenticati”, altra forte caratterizzazione casolana. Gli eventi in calendario, però, devono rappresentare una vetrina per far conoscere le potenzialità del nostro territorio, il turista deve poi ritornare in diversi momenti dell’anno per assaporare e vivere un coinvolgente momento di vacanza in un territorio ricco di natura, cultura, prodotti locali, sport e gastronomia. La recente creazione dell’associazione per la valorizzazione delle erbe e dei frutti dimenticati, alla quale hanno aderito oltre 35 aziende agricole, della ristorazione e agriturismi, deve rappresentare il motore per la promozione, la produzione, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti locali, in particolare erbe e frutti dimenticati. A Casola le erbe e i frutti dimenticati devono essere in ogni luogo, una filiera corta dove il turista può venire per conoscerli, apprezzarli, utilizzarli. Il nostro è un turismo di nicchia, ideale per chi ha la passione della natura e dei suoi prodotti. Si dovrebbe lavorare con maggiore determinazione sulla realizzazione concreta del parco della Vena del Gesso Romagnolo; questo rappresenta un aspetto importante per l’unione dei comuni della Romagna Faentina e dal Parco si potrebbero diramare diverse iniziative, Serve creare un’immagine univoca e forte per attrarre turisti, questi attraverso pacchetti turistici ben coordinati e interessanti devono poi trascorrere giorni di vacanza nei comuni dell’unione a contatto con le peculiarità che ogni singola realtà sarà in grado di proporre.

Qual è il tuo parere sulla partecipazione giovanile nelle associazioni e nella politica?
Dobbiamo riuscire a coinvolgere i giovani nelle associazioni e nella vita sociale e politica della nostra comunità, Sono consapevole che questo è un obiettivo difficile ma fondamentale: serve un ricambio generazionale, per sviluppare nuove idee, per fare crescere e progredire l’azione fatta fino a questo momento. La politica è vista come un mondo lontano, da vivere con indifferenza e rassegnazione, dobbiamo impegnarci a tutti i livelli per risolvere e dare delle risposte ai problemi della gente, in particolare alle giovani generazioni. Questi devono riprendere la voglia di essere protagonisti della vita sociale e politica della nostra comunità che per questo aspetto ha sicuramente nel passato una esperienza viva, interessante e gratificante. Purtroppo in questo particolare momento economico e sociale si è persa la voglia di dedicarsi agli altri. Il nostro obiettivo deve essere quello di interessarsi dei problemi delle famiglie, serve assicurare una maggiore serenità e certezza, per questo è importante reagire non subire, essere protagonisti del proprio tempo
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Come vedi lo sviluppo futuro di Casola in presenza dei forti tagli ai bilanci?
Come amministrazione abbiamo fatto veramente fatica a gestire il bilancio della nostra comunità, tante sono le necessità e le esigenze e nel limite del possibile abbiamo cercato di dare risposte. Sono stati fatti alcuni investimenti con le poche risorse a disposizione. Per fortuna, l’associazionismo e il volontariato molto presente, disponibile e attivo nella nostra realtà, hanno generato un moltiplicatore importante utilizzando le poche risorse messe a disposizione dall’amministrazione comunale. L’Unione della Romagna Faentina che comprende sei comuni, tra i quali anche il nostro, deve essere più determinata e pronta a condividere servizi, per ridurre i costi, aumentando la qualità degli stessi, lasciando comunque ampia autonomia e identità alle singole realtà locali. Questo progetto d’aggregazione a mio parere, però, va a rilento, dovrebbe essere più attivo, più vivo, perché i Comuni piccoli faranno sempre più fatica ad autogestirsi con  risorse che diminuiscono di anno in anno.

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