martedì 4 marzo 2014

Milena Barzaglia: "Prossimità, qualità e professionalità, le parole chiave della riorganizzazione dei servizi sociali e sanitari"

Milena Barzaglia
Intervista a Milena Barzaglia (Assessore ai servizi sociali e sanitari, alla pubblica istruzione, ai bilanci e alle politiche della casa e alloggi ERP) a cura di Cecilia Sabbatni.

Quali sono state le difficoltà incontrate durante il percorso?
Una delle maggiori difficoltà che ha dovuto fronteggiare questa amministrazione, è stata quella di trovarsi nella condizione di precarietà e di incertezza economica in cui lo Stato ci ha fatto lavorare. Nonostante i tagli imprevisti, il nostro scopo è stato quello di riuscire a garantire i servizi alla persona nella qualità e nel prezzo e contemporaneamente puntare sullo sviluppo del turismo , sull’istruzione e sulla cultura.
Per quelle che sono le nostre competenze abbiamo dato supporto alla scuola e ai giovani.
In questi anni è stato istituito il Consiglio Comunale dei ragazzi – che vede ora in carica il secondo Sindaco – e questo fa parte di un nostro progetto di educazione alla partecipazione per tutti i cittadini, e la speranza è creare occasione di intervento positivo in quanto le condizioni di vita dei bambini costituiscono gli indicatori ambientali primari della vita di tutta la comunità. L’avvicinamento dei ragazzi alle istituzioni lo abbiamo avuto anche con due  viaggi di istruzione a Strasburgo, dove i ragazzi delle medie hanno potuto entrare a contatto con il Parlamento Europeo , per cercare di capire meglio i compiti di questa grande Istituzione.
Dovendo rispondere quali sono state le soddisfazioni maggiore posso sicuramente dire che la prima è la realizzazione del centro “L’ape”, un centro socio occupazionale, che collabora con il Fiordaliso, realtà già presente nel nostro paese. Il potenziamento in simbiosi  di questi due centri garantisce senz’ombra di dubbio migliori condizioni ai ragazzi che frequentano riducendo la distanza. Assieme a questo il rapporto con le scuole  - inteso in generale dagli asili alle “medie” – è stato per me motivo di grandi soddisfazioni.

Come vedi  la partecipazione giovanile nel paese? Cosa è stato fatto e cosa si potrebbe ancora fare per avvicinare i giovani al volontariato e magari anche alla politica?
Siamo riusciti a dare un tetto a tutte le associazioni casolane ripristinando il vecchio complesso delle scuole medie, in modo che ogni associazione potesse avere un suo spazio. Abbiamo cercato di mantenere attive tutte le attività sportive, in modo da garantire ai ragazzi una scelta più ampia. Io credo che i giovani siano integrati nella vita di Casola, dal punto di vista politico, però, il problema è più complesso. La politica dovrebbe dialogare con i giovani ed affrontare temi che possano interessare a loro, in modo da riuscire a trovare un punto di incontro, altrimenti l’allontanamento è inevitabile.

Qual è la tua opinione riguardo al tema della ASP e AUSL unica?
Siamo nel bel mezzo di due importanti riorganizzazioni AUSL unica e ASP, volute da una normativa alla quale dobbiamo attenerci. Pur essendo due cose diverse sono il motore del nostro welfare, e da amministratori abbiamo sicuramente il compito di sorvegliare e garantire ai cittadini il mantenimento della qualità dei servizi erogati e questo si può fare riuscendo ad avere un importante potere decisionale e tenendo ben a mente tre parole chiave: prossimità, qualità e professionalità.

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