lunedì 16 giugno 2014

Renzi a Grillo: «Sì a streaming, no a giochini» Riforme, ora i leader 5 Stelle ci ripensano

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio a sorpresa, dopo i recenti risultati elettorali, aprono al confronto sulla legge elettorale con Renzi e il PD. In serata il premier acconsente ma avverte: bene l'incontro, ma «in streaming, niente giochini e patti segreti». Scherzando: «Con Grillo non ci si annoia mai». Lunedì 16, riceverà una lettera a firma dei due capigruppo del Movimento 5 Stelle di Senato e Camera, Maurizio Buccarella e Giuseppe Brescia, per formalizzare la richiesta. Il vice presidente del Partito Democratico Guerini risponde per primo che il PD è pronto ma, «visti i precedenti», propone la ripresa in streaming dell'incontro. Il vice presidente della Camera, il deputato 5 Stelle Di Maio, dapprima definisce lo streaming «non essenziale» e nicchia, poi cede e twitta: sì alla ripresa in diretta. Sulla riforma della legge elettorale quindi c'è un'accelerazione ma da Forza Italia, con Matteoli, arriva un altolà: «Sarà un marasma».

GRILLO E CASALEGGIO: «PRONTI A VEDERE RENZI»
«Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà». Così Grillo e Casaleggio sul blog di Beppe Grillo a proposito della legge elettorale. «All'incontro eventuale con il Pd - scrivono -, che speriamo ci sia, parteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera».
«Il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del PD in via del Nazareno) e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato», spiegano i due leader, riferendosi ai precedenti rifiuti del movimento ad aprire un dialogo con Renzi.

RENZI A GRILLO: «STREAMING, NO A PATTI SEGRETI»
«Questa volta lo streaming lo chiediamo noi. È bene che non ci siano né patti segreti né giochini strani». Lo dice il premier Matteo Renzi in un'intervista in onda della sera. «Ogni giorno una sorpresa. Diciamo che con lui non ci si annoia mai», scherza il leader del Pd.
La proposta di Grillo? «Fa un po' ridere - risponde Renzi al Tg5 - perchè, fino a tre-quattro settimane fa, sembrava che le riforme le volessimo fare soltanto noi. Ora le vogliono far tutti. Meglio così. Siamo pronti a discutere con tutti. Credo che l'accordo che abbiamo siglato regga e credo che se la Lega e Grillo vogliono sedersi attorno a un tavolo siano i benvenuti. Di fronte agli italiani le nostre proposte sono chiare. Noi siamo pronti a discutere con tutti».

GUERINI, PD: «PRONTI A VEDERE GRILLO. VISTI I PRECEDENTI SUGGERIAMO DIRETTA STREAMING»
«Prendiamo atto con soddisfazione che Grillo e Salvini stanno tornando sui loro passi, cercando un confronto con il PD». Così Lorenzo Guerini, vicesegretario PD, in una nota commenta le aperture al confronto sulla riforma elettorale. «Questo è il segno evidente della centralità politica del nostro partito, forte del risultato elettorale e di una agenda radicale di riforme che gli italiani aspettano. Pronti a confrontarci con tutti, nel rispetto dei ruoli e delle posizioni diverse, sapendo bene che per noi la priorità restano le riforme istituzionali, Senato, titolo V e legge elettorale che garantisca governabilità, potere dei cittadini di scegliere da chi essere governati, certezza di chi vince e chi perde, secondo il percorso che abbiamo individuato. Visti i precedenti con i 5 stelle - conclude Guerini - suggeriamo comunque l'adozione dello streaming per eventuali incontri futuri».

SERRACCHIANI: «NOI DISPONIBILI DA TEMPO. BENE GRILLO, MA VEDIAMO ALLA PROVA DEI FATTI»
«L'annuncio di una apertura al dialogo da parte di Grillo non ci coglie impreparati, perchè la nostra disponibilità a un confronto a tutto campo l'abbiamo dichiarata da molto tempo. Dopo l'annuncio però bisogna vedere come intende passare alla prova dei fatti». Debora Serracchiani, vicesegretario del PD, commentano l'apertura del leader M5S al dialogo con Renzi.
«Valutiamo comunque positivamente - prosegue Serracchiani - le dichiarazioni di Grillo perché, assieme a quelle di Salvini, sono la prova che l'impulso riformatore dato dal governo a guida Renzi e il forte consenso elettorale ottenuto hanno rimesso in movimento il quadro politico. È confermata la centralità delle proposte del PD, con le quali evidentemente tutti avvertono la necessità di confrontarsi».

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