mercoledì 29 aprile 2015

LaBuonaScuola... punto per punto


L'elaborazione della riforma per LaBuonaScuola è partita, per la prima volta!, con una fase di ascolto, in tutta Italia, dal 15 Settembre 2014 - giorno in cui è stato presentato il documento base - al 12 marzo 2015, giorno in cui è stato approvato nel Consiglio dei Ministri il Disegno di legge. 
Sono stati coinvolti oltre 2 milioni di italiani che hanno risposto on line ai quesiti posti dal Governo e realizzati oltre 2000 incontri aperti di ascolto in tutt’Italia.
E’ stato un ascolto finto? No, il disegno di legge contiene molte differenze rispetto al testo iniziale. Ad esempio gli scatti di anzianità dei docenti restano intatti, il Governo Renzi aggiunge 200 milioni per premiare il merito e l’impegno degli insegnanti. Molti i punti novità per infanzia e studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri, le Commissioni istruzione di Camera e Senato in seduta comune hanno ascoltato 90 associazioni e istituzioni rappresentative del mondo della scuola.
Di seguito riportiamo riportiamo i principali contenuti della riforma...



TUTTI I SEGNI + DELLA BUONA SCUOLA:
  • Un investimento di oltre 4 miliardi
  • Piano straordinario di 100.700 ASSUNZIONI dall’anno scolastico 2015/2016
  • Lavoreranno stabilmente nelle scuole 50.000 insegnanti in più rispetto all’attuale anno scolastico
  • Concorso per abilitati per 60.000 posti = 1 insegnante precario su 3 in possesso dell’abilitazione avrà il posto a tempo indeterminato. Gli altri continueranno a fare le supplenze per sostituire i colleghi che vanno in permesso oltre i 10 giorni. I supplenti potranno essere chiamati anche sui nuovi posti di Offerta Formativa
  • 200 milioni per premiare il merito e l’impegno degli insegnanti
  • 40 milioni per la formazione in servizio degli insegnanti
  • 500 euro all’anno ad ogni insegnante per consumi culturali (mostre, libri, concerti, tecnologie)
  • 126 milioni in più per il funzionamento delle Scuole
  • 90 milioni per laboratori territoriali, per dotare le scuole delle infrastrutture tecnologiche e per formare il personale all’utilizzo delle nuove tecnologie
  • 300 milioni per costruire nuove scuole con ambienti di apprendimento innovativo
  • 40 milioni per la necessaria opera di prevenzione e di sicurezza delle scuole per ispezionare solai e controsoffitti degli edifici scolastici

COSA CAMBIA NELLA SCUOLA PRIMARIA 
  • Torna l’insegnante specialista di inglese che la Gelmini aveva cancellato
  • Per la prima volta vengono inseriti insegnanti di musica e di educazione motoria
  • Questi insegnanti in più permetteranno maggiori ore di compresenza degli insegnanti

COSA CAMBIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
  •  Il disegno di legge prevede il potenziamento delle competenze linguistiche: in particolare l’italiano per gli studenti stranieri e l’inglese per tutti.
  • Nella Buona Scuola viene dato più spazio all’educazione ai corretti stili di vita e si guarda al futuro attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media)

COSA CAMBIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

  • Studiare per il Futuro: vengono potenziate Arte, Musica, Diritto, Economia
  • Il Curriculum dello studente: i ragazzi delle scuole superiori dopo il primo biennio potranno aggiungere ad un nucleo di discipline obbligatorie, materie opzionali per coltivare inclinazioni e talenti e iniziare a costruire a scuola la strada per la propria vita
  • Le materie opzionali scelte faranno parte della valutazione finale dell’Esame di Stato
  • Alternanza scuola-lavoro: almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L’alternanza si farà in azienda, ma anche in enti pubblici e Istituzioni culturali. A disposizione un fondo, a regime, di 100 milioni all’anno a partire dal 2016. Mentre 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione
  • Per i ragazzi e le ragazze ci sarà la carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza


COSA CAMBIA NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO PER MIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI STUDENTI

  • Il ddl consente di realizzare finalmente l’autonomia scolastica, assegnando maggiori strumenti per gestire risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Le scuole avranno un organico potenziato (garantito a partire dal prossimo anno scolastico attraverso un piano straordinario di assunzioni) per coprire tutte le cattedre vacanti, rispondere alle nuove esigenze didattiche, organizzative e progettuali, potenziare l’offerta formativa, fronteggiare la dispersione scolastica, rendere la scuola più inclusiva, assicurando la continuità della didattica.
  • La programmazione dell’Offerta Formativa oggi annuale, diventa triennale. Le istituzioni scolastiche dovranno garantire la massima flessibilità, diversificazione ed efficacia del servizio scolastico, il miglior utilizzo delle risorse umane, l’introduzione di tecnologie innovative e il coordinamento con il contesto territoriale. Per fare cosa? Per garantire a tutti i ragazzi, non uno di meno, il successo formativo e scolastico.
  • Con un emendamento PD il Piano dell’Offerta Formativa sarà proposto dal Dirigente Scolastico, elaborato dal collegio dei docenti, approvato dal Consiglio di Istituto, l’organismo più ampio e rappresentativo della comunità scolastica, in cui sono rappresentati ed eletti studenti, insegnanti, personale ATA, genitori e il dirigente scolastico.
  • L’Organico dell’autonomia servirà a realizzare l’offerta formativa per il potenziamento delle conoscenze, abilità e competenze degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.
  • Le scuole potranno realizzare pienamente tutte le forme di flessibilità didattica ed organizzativa prevista dal DPR n.  275/99 e in particolare attraverso: a) articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina; b) potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; c) programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario scolastico anche mediante l’articolazione del gruppo classe.


LA RESPONSABILITÀ DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
  • I Dirigenti Scolastici potranno scegliere la loro squadra individuando i nuovi docenti che ritengono più adatti per realizzare i Piani dell’offerta formativa all’interno degli albi territoriali. Gli incarichi affidati saranno resi pubblici
  • Il Dirigente Scolastico è il responsabile dell’attuazione dell’Offerta Formativa, ma soprattutto del miglioramento della scuola a lui affidata. Nonostante crediamo nell’importante ruolo svolto dal lavoro collegiale dei docenti, oggi nessuno è responsabile dell’alto tasso di ripetenza degli studenti e dell’alto abbandono scolastico che affligge il Paese
  • Il dirigente potrà nominare tra gli insegnanti collaboratori fino al 10% dell’organico
  • Il Dirigente dovrà rendicontare il suo operato e nel ddl è inserita la delega al Governo per la sua valutazione

COSA CAMBIA PER GLI INSEGNANTI
  • Se sei più bravo, sei meglio pagato: non vengono toccati gli scatti di anzianità, ma sarà anche riconosciuto il merito, con 200 milioni di euro aggiuntivi ripartiti tra le scuole per riconoscere impegno e professionalità degli insegnanti. Il disegno di legge prevedeva che fosse il dirigente scolastico ad assegnarlo. Un emendamento PD prevede che il Dirigente Scolastico sia affiancato nella scelta dal Comitato di Valutazione di cui fanno parte anche docenti e un rappresentante degli studenti o dei genitori (scuola del primo ciclo).
  • Formazione in Servizio: oggi la formazione spesso se la pagano gli insegnanti. Lo Stato non investiva più da tempo in questo settore. Il Governo Renzi investe 40 milioni di euro e la formazione diventa obbligatoria. Le attività di formazione saranno definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano triennale. E’ la comunità scolastica dunque, che riflette sui bisogni formativi del personale scolastico.
  • Una Card per i consumi Culturali: arriva la Carta per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali.
  • Albo Territoriale: Quando si viene assunti a tempo indeterminato o si chiede il trasferimento si entra a far parte di un Albo Territoriale, utile a far emergere in modo trasparente esperienze formative e professionali dei docenti. I dirigenti scolastici potranno dunque chiamare gli insegnanti più utili ai bisogni della propria comunità scolastica. Oggi si viene chiamati invece per scorrimento della graduatoria.
  • Mai più insegnanti in soprannumero: oggi bastano variazioni demografiche e si rischia di diventare soprannumerari. Non sarà più così. L’Albo conterrà il numero di iscritti corrispondenti al fabbisogno delle scuole, che il Governo sta potenziando. Gli Albi avranno una dimensione più piccola rispetto all’ambito delle attuali graduatorie.

LA SCUOLA TRASPARENTE

Viene istituito un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutti i dati relativi al sistema di istruzione: Bilanci delle scuole, Anagrafe dell’edilizia, Piani dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, i curricula degli insegnanti, incarichi di docenza.

INVESTIRE SUL FUTURO CON 5 PER MILLE E SCHOOL BONUS
  •  Il 5 per mille potrà essere destinato anche alle scuole.
  • Con lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi. Cambia l’approccio all’investimento sulla scuola: ogni cittadino viene incentivato a contribuire al miglioramento del sistema scolastico. 
  • Scatta poi la detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie i cui figli frequentano una scuola paritaria dell’infanzia o del primo ciclo.
UN BANDO PER LE "SCUOLE INNOVATIVE" E PER I CONTROLLI

  • Il ddl prevede un bando di 300 milioni di euro per la costruzione di scuole altamente innovative, dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, scuole green e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. 
  • L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Ministero dell’Istruzione, coordinerà strategie e risorse per gli interventi. 
  • Vengono recuperate risorse precedentemente non spese da investire sulla sicurezza degli edifici. 
  • Stanziati 40 milioni per finanziare indagini diagnostiche sui controsoffitti delle scuole.

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