martedì 12 luglio 2016

Il trend si inverte: il Sì torna a crescere e supera il No

Il sorpasso è spiegato anche dall’aumento dell’affluenza prevista. Solo il 5% pronto a votare contro la riforma per dare la spallata a Renzi

I sondaggi registrano un’inversione di tendenza nelle previsioni di voto in vista del referendum costituzionale. Secondo l’ultima rilevazione riservata di Ipsos giunta a palazzo Chigi, infatti, dopo un periodo di difficoltà il Sì sarebbe tornato in testa, con il 51% contro il 49% di No. A determinare il ‘sorpasso’ è soprattutto la maggiore mobilitazione degli elettori che, iniziando a conoscere meglio la posta in palio e i contenuti della riforma, appaiono maggiormente orientati a recarsi alle urne. Rispetto a un mese fa, infatti, l’affluenza prevista aumenta del 4%, passando dal 52 al 56%. E mancano ancora almeno tre mesi al voto.

Il rischio, paventato da molti dentro il Pd e non solo, di una eccessiva personalizzazione dell’appuntamento referendario non sembrerebbe incidere più di tanto sulle scelte degli elettori. Secondo Ipsos, infatti, solo il 5% dei votanti sceglierebbe il No in funzione anti-Renzi, per “dare una spallata” al premier e al governo. La percentuale sarebbe più alta invece secondo le rilevazioni di Swg, ma l’effetto registrato – in questo caso – non sarebbe esclusivamente contrario all’esecutivo. Infatti, se il 19% si sentirebbe più motivato a votare No se la bocciatura della riforma dovesse determinare le dimissioni di Renzi, per il 74% degli intervistati gli effetti della consultazione sull’esecutivo non incidono sulla scelta alle urne o piuttosto motivano a votare Sì.

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