Il Consiglio comunale di Casola Valsenio, nella seduta del 7 settembre, ha discusso e approvato un ordine del giorno di solidarietà ai Comuni del Centro Italia, ricadenti nelle province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, L’Aquila, Fermo e Macerata, colpiti dal terremoto del 24 agosto.
Per fronteggiare la drammatica situazione di emergenza, provocata dal sisma di magnitudo 6.0 della scala Richter e dalle successive scosse di forte intensità, sono state immediatemte mobilitate le strutture operative nazionali del Servizio della Protezione Civile e attivata ogni azione, da parte del Governo e delle Regioni, utile ad affrontare l'emergenza e a impostare l'avvio della ricostruzione. Ma a tutto questo - è il senso del documento approvato dal Consiglio comunale - deve accompagnarsi una stretegia complessiva, nazionale, per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato, a partire proprio dalle zone a più elevato rischio sismico.
Il Consiglio comunale, a questo proposito, dopo avere rilevato che "il ripetersi di tragici eventi sismici evidenziano la pressante necessità di pianificazione e prevenzione, superando il persistere della cultura dell’emergenza per cui sia a livello locale, che nazionale le risorse impiegate per misure di somma urgenza prevalgono nettamente rispetto a quelle investite per attività ed interventi finalizzati di riduzione del rischio"; che "al fine di contribuire a preservare l’incolumità della popolazione, il Comune può e deve individuare modalità di intervento idonee ad abbassare la vulnerabilità del territorio e con essa il rischio per la popolazione, sia in termini di prevenzione passiva e strutturale sia in termini di prevenzione attiva, coinvolgendo la popolazione stessa in attività di autoprotezione"; che "l’art. 15. della Legge 225/92 attribuisce al sindaco il ruolo di autorità comunale di protezione civile e al comune la facoltà di dotarsi di una struttura di protezione civile, prevedendo inoltre che la Regione favorisca – nei modi e nelle forme ritenuti opportuni – l'organizzazione di strutture comunali di protezione civile, evidenzia che "il Bilancio del Comune non consente, se non in minima parte, di finanziare gli interventi di messa in sicurezza del territorio, delle infrastrutture e degli edifici pubblici, neanche quelli urgenti e necessari per la salvaguardia dell’incolumità delle persone, ed occorre, a tal fine, promuovere fondi di solidarietà e accedere a finanziamenti Nazionali ed Europei".
Il Consiglio comunale chiede pertanto:
- all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d'Italia), di impegnarsi affinché sia rifinanziato anche per le annualità successive al 2016, il fondo per la prevenzione del rischio sismico (art. 11 - Legge n. 77 del 24 giugno 2009 di conversione del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009) e affinché siano completate le procedure per le precedenti annualità nei tempi più brevi;
- alle Regioni, di assegnare alle attività di prevenzione del rischio da evento calamitoso un budget annuale pari ad almeno l’1% del bilancio regionale;
- coinvolgere la comunità locale sulle problematiche legate ai rischi presenti sul territorio comunale e sulle misure da adottare per prevenirli, per auto-proteggersi e per ridurre l’impatto delle catastrofi naturali sulla popolazione e sui beni.
Si decide inoltre di:
- aderire alla proposta dell’ANCI di istituire la “Giornata nazionale della protezione civile” da realizzare in tutti i Comuni italiani con il coinvolgimento della popolazione, nel corso della quale coinvolgere la popolazione in attività di informazione, divulgazione, formazione, esercitazione, nonché sulle misure da adottare individualmente e collettivamente per la salvaguardia delle persone e delle cose e per la riduzione dell’impatto dei rischi derivanti da catastrofi naturali;
- fissare entro i prossimi 60 gg una esercitazione per posti di comando in attuazione della pianificazione comunale di emergenza al fine di monitorare gli aspetti positivi e rilevare le eventuali criticità;
- adottare i principi della resilienza aderendo alla campagna promossa da ANCI nazionale e dalle ANCI regionali sulle città resilienti ed in particolare per la pronta risposta in emergenza a seguito del verificarsi degli eventi calamitosi al fine di
garantire ed assicurare la continuità amministrativa in emergenza secondo le indicazioni fornite dal dipartimento nazionale della Protezione civile d'intesa con ANCI nazionale.
L'ordine del giorno, votato all'unanimità, è stato trasmesso agli Organi istituzionali competenti all’ANCI regionale e all’ANCI nazionale, per sollecitare l’adozione di misure nesessarie alla messa in sicurezza del territorio e alla salvaguardia dell’incolumità pubblica.
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