mercoledì 21 dicembre 2016

Attentato Berlino, ansia per la giovane italiana dispersa. Rilasciato l’uomo fermato

Il bilancio della strage parla di 12 morti e 48 feriti. Dispersa una ragazza italiana

La strage compiuta ieri sera con un lungo camion nero lanciato sulla folla in un mercatino di Natale a Berlino è “un attentato terroristico“. La conferma ufficiale è arrivata dal ministero dell’Interno. Il mezzo pesante, simile a quello utilizzato per l’attentato del 14 luglio a Nizza, è stato lanciato “deliberatamente” contro la gente, provocando 12 vittime e 48 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.
Angela Merkel ha parlato così alla nazione: “Un disumano attacco terroristico. Tutto il Paese è a fianco delle vittime e dei loro parenti, faremo di tutto per assicurare il colpevole alla giustizia. Sappiamo che il presunto aggressore aveva chiesto asilo politico in Germania, ma non vogliamo vivere nella paura. Questo è il momento di reagire uniti e di continuare a sostenere le persone che chiedono di integrarsi e vivere liberamente nel nostro paese”.
L’intelligence tedesca seguiva da giorni i segnali di un possibile attentato in Germania.
Il camion, secondo le prime risultanze dell’indagine, sarebbe arrivato dall’Italia con un carico di acciaio. Gli inquirenti stanno leggendo i dati del Gps per definirne gli spostamenti. A bordo ci sarebbero stati due uomini. Uno di loro è stato ritrovato morto sul mezzo: secondo la polizia si tratta di un cittadino polacco, ucciso a colpi di arma da fuoco. Una circostanza che conferma l’ipotesi del dirottamento del camion ad opera della seconda persona.
Ma c’è un giallo sull’identità dell’uomo al volante. Inizialmente si pensava che il presunto attentatore – che è stato arrestato – fosse un profugo pachistano di 23 anni che si spacciava per afgano, entrato in febbraio in Germania come rifugiato e con un permesso di soggiorno valido da giugno 2016.
Secondo il Tagesspiegel la persona fermata era già conosciuta alla polizia per piccoli reati, ma nel primo interrogatorio ha negato il suo coinvolgimento nella strage. Secondo Die Welt, invece, il vero attentatore sarebbe ancora in fuga e armato. Tesi che troverebbe ulteriore conferma dagli aggiornamenti arrivati in serata, con la procura federale tedesca che ha fatto sapere che l’uomo fermato ieri è stato rilasciato per mancanza di prove.
In mattinata diverse fonti giornalistiche hanno dato conto di un’operazione di polizia in un hangar dell’aeroporto di Tempelhof, che potrebbe essere stato usato come rifugio.
Una ragazza italiana potrebbe essere dispersa nell’attentato. E’ quanto emerge da un post pubblicato nella tarda serata di ieri su Facebook da una utente del social network, probabilmente conoscente della ragazza, e successivamente condiviso da altre persone.
Nel post si legge che dopo l’attacco al mercatino di Natale è stato ritrovato il telefonino di una ragazza italiana, ma di lei non c’è nessuna traccia, e si lancia un appello a chiunque abbia notizie a comunicarle prontamente. Fonti contattate dall’Agi confermano che si stanno facendo tutte le verifiche sul caso e che c’è preoccupazione per la sorte della ragazza italiana, una sulmonese di 31 anni, che vive e lavora da anni nella capitale tedesca. Anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano non ha escluso l’eventualità che la giovane abruzzese possa essere rimasta vittima dell’attentato.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per gli auguri alle alte cariche dello Stato, ha espresso “angoscia e tristezza” per l’attentato di Berlino, “cordoglio per le vittime” e “grande apprensione per la giovane italiana” che risulta dispersa.

Unanime il sentimento di cordoglio espresso da tutti i leader mondiali e, ovviamente, anche da quelli italiani.
Dolore per la strage di Natale a #Berlino, vicinanza a Angela Merkel e a tutto il popolo tedesco
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) December 19, 2016
Le nostre lacrime e il nostro cuore con i fratelli tedeschi e con Berlino
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 19, 2016

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