venerdì 13 gennaio 2017

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, esce domani dall'ospedale

Si sono moltiplicati gli auguri di pronta guarigione per il premier ma non sono mancati anche insulti sul web

Paolo Gentiloni si è rimesso e già domani lascerà il policlinico Gemelli dove è ricoverato da martedì scorso.  Domani quindi sarà in grado di presiedere la riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.
Gentiloni in questi giorni si è riposato, come suggerito, ma si è concesso anche di vedere alcuni collaboratori, compreso il portavoce Filippo Sensi (che ha visto anche stamane) e firmando anche il decreto sui Lea.
L’ospedale già ieri sera parlava di “ottimo decorso della situazione clinica“, rilevato dall’andamento degli esami del sangue, “dall’eccellente funzione cardiaca e dalla stabilità dei valori pressori”, come aveva riferito con soddisfazione il professor Filippo Crea, direttore del Polo di Scienze Cardiovascolari e Toraciche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli.
Restano in stand by le trasferte straniere del premier della prossima settimana, la partecipazione il 18 a Berlino al meeting Industria 4.0 con Merkel ed il gotha degli imprenditori italiani e tedeschi.
Tra decreto ‘salva-banche’, modifiche al jobs act per disinnescare il referendum e da ultimo oggi la situazione di Alitalia, l’agenda dell’esecutivo non è priva di priorità, pur escludendo un ruolo di protagonista sulla riforma elettorale che il premier vuole lasciare all’iniziativa parlamentare dopo la decisione della Consulta del 24. Ma sulla durata del governo, anche nel Pd, il dibattito resta apertissimo.

Intanto non mancano gli sciacalli del web. Si sono moltiplicati gli auguri di pronta guarigione per il premier ma non sono mancati anche insulti e frasi davvero fuori luogo. In sua difesa è scesa in campo la presidente della Camera Laura Boldrini che ha subito soltanto qualche settimana fa lo stesso trattamento. In un post su Facebook scrive: “Crepa”, “Peccato, ci saremmo sbarazzati di una parassita”, “Speriamo che sia morta”. Apprendo da questo articolo de Linkiesta.it che alcuni lettori di Libero Quotidiano mi hanno rivolto i loro migliori auguri per il piccolo intervento chirurgico al quale mi sono sottoposta durante le feste natalizie. Lo stesso trattamento è stato riservato in rete al Presidente Paolo Gentiloni che si è operato ieri e presto tornerà al lavoro. Vale la pena ricordare che la Cassazione ha recentemente stabilito con una sentenza che il gestore di un sito è responsabile dei commenti dei lettori. Ciononostante dopo due settimane questo distillato d’odio è ancora disponibile sul sito di Libero Quotidiano. Nessuno dalla redazione si è preoccupato di fare moderazione né sulla versione online del giornale né sui suoi social network, eliminando commenti violenti e auguri di morte. Secondo voi questa è libertà d’espressione?“.

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