martedì 29 maggio 2018

Vogliamo stringerci a difesa delle istituzioni repubblicane e della Costituzione italiana, contro chi le sta aggredendo con arroganza

Le istituzioni della nostra Repubblica, le regole della nostra democrazia sono sotto attacco.
Non era mai successo in 70 anni che il Presidente della Repubblica fosse minacciato per costringerlo a violare il mandato costituzionale. Il Presidente della Repubblica non è un notaio che firma decisioni prese da altri ma è responsabile dell’interesse nazionale.
Lega e Cinque Stelle hanno raccontato per settimane che il leader è il programma, che non hanno mai parlato di cognomi ma di idee e, alla prova dei fatti, si sono impuntati su un nome.
Volevano far fallire tutto e riportare l’Italia alle urne.

Sono degli avventurieri irresponsabili e dei prepotenti.
È ora chiaro a tutti dove vorrebbero portare l’Italia: fuori dall’Europa e fuori dall’euro. Hanno gettato la maschera. E a pagarne il prezzo maggiore rischiano di essere i cittadini, i risparmiatori, le famiglie e le imprese.
La democrazia non è lo strapotere della maggioranza. Non è democrazia la minaccia al Presidente Mattarella.
È demagogia, è un modo violento di fare politica, che nasconde la voglia di autoritarismo.
Vogliamo testimoniare la massima solidarietà al Presidente Mattarella per la sua azione saggia e rigorosa. Vogliamo stringerci a difesa delle istituzioni repubblicane e della Costituzione italiana, contro chi le sta aggredendo con arroganza.

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