Le istituzioni della nostra Repubblica, le regole della nostra democrazia sono sotto attacco.
Non era mai successo in 70 anni che il Presidente della Repubblica fosse minacciato per costringerlo a violare il mandato costituzionale. Il Presidente della Repubblica non è un notaio che firma decisioni prese da altri ma è responsabile dell’interesse nazionale.
Lega e Cinque Stelle hanno raccontato per settimane che il leader è il programma, che non hanno mai parlato di cognomi ma di idee e, alla prova dei fatti, si sono impuntati su un nome.
Volevano far fallire tutto e riportare l’Italia alle urne.
Sono degli avventurieri irresponsabili e dei prepotenti.
È ora chiaro a tutti dove vorrebbero portare l’Italia: fuori dall’Europa e fuori dall’euro. Hanno gettato la maschera. E a pagarne il prezzo maggiore rischiano di essere i cittadini, i risparmiatori, le famiglie e le imprese.
La democrazia non è lo strapotere della maggioranza. Non è democrazia la minaccia al Presidente Mattarella.
È demagogia, è un modo violento di fare politica, che nasconde la voglia di autoritarismo.
Vogliamo testimoniare la massima solidarietà al Presidente Mattarella per la sua azione saggia e rigorosa. Vogliamo stringerci a difesa delle istituzioni repubblicane e della Costituzione italiana, contro chi le sta aggredendo con arroganza.
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