La manifestazione, giunta alla sua trentesima edizione, è da sempre uno degli appuntamenti più importanti nel panorama delle sagre autunnali, richiamando visitatori da tutte le parti d'Italia e d'Europa. Spettacoli, mostre, degustazioni, laboratori per bambini, stand gastronomici e soprattutto il grande mercato dei contadini, che porteranno sui propri banchi le varietà di frutta perdute nel tempo e riscoperte grazie ad un duro e appassionato lavoro di recupero. Frutti antichi e dal sapore ineguagliabile, perduti nei meandri del tempo e nella frenesia di una società globale che non dà più spazio a quei piccoli prodotti che sono l'emblema stesso della "resistenza" ad un mondo omologato.
Si chiama BIODIVERSITA', e si mostra in tutto il suo
splendore nelle bancarelle della Festa, curate e decorate nei minimi dettagli
dagli agricoltori che con fierezza mostrano al pubblico l'identità agricola che
ha fatto dei frutti dimenticati il proprio alfiere. Nespole, Corbezzoli,
Azzeruole, Pere Volpine, Volpone e Broccoline; More e Scipione, e poi Mele
Rosa, Abbondanza, Rugginose, Annurche, Durello e Gelate e tanto altro ancora,
perché la famiglia dei frutti dimenticati è antica e ricca di gusti e sapori
diversi fra loro, che raccontano di un mondo perduto in cui non si mangia solo
con gli occhi, ma di cui si gusta il sapore fino in fondo.
Protagonista della Festa sarà anche il Marrone di Casola,
che si potrà acquistare direttamente dagli stessi produttori, appena colto dal
castagneto, in un autentico percorso kilometro zero difficilmente replicabile
in altri luoghi o manifestazioni. Questo perché il rigido regolamento della
Festa prevede la partecipazione esclusivamente di produttori locali e permette
l’esposizione sui banchi solamente di varietà antiche e autoctone, coltivate
nel territorio e spesso e volentieri raccolte dagli alberi poco prima
dell’evento. Particolare attenzione verrà dedicata agli intrattenimenti
dedicati ai bambini, proseguendo in quell’arricchimento dell’evento che già da
alcuni anni programma laboratori di piccola falegnameria, preparazione di
biscotti, attività ludiche di svariato genere e numerosi artisti di strada e
musicisti provenienti da tutta Italia. In una società ormai tristemente
cambiata e condizionata dalla pandemia, il ritorno alle origini, la ricerca di
prodotti non solo di qualità ma che soprattutto “raccontano” il luogo da cui
provengono, è diventata quasi una necessità. Lo stesso mondo globalizzato, così
asettico di identità e particolarità, sembra quasi anelare ad un tale ritorno.
Il paese di campagna, spesso denigrato per la sua troppa tranquillità, per i
suoi ritmi così dolci e la sua vita così diversa, sta tornando ad essere un
luogo in cui trovare quella pace e libertà così desiderata durante i lunghi
periodi di lock down dell’ultimo anno.
La Festa dei Frutti Dimenticati celebra questo modo di
vivere. Lo riscopre in un modo tutto suo, facendolo raccontare ai contadini che
lo vivono da sempre e che, grazie alla Festa, hanno la possibilità non solo di
donarlo al pubblico, ma soprattutto di trovare quella forza per continuare a
difenderlo e tutelarlo.
A breve sarà possibile scoprire e visionare il programma completo sul portale turistico di Casola Valsenio: WWW.CASOLAROMATICA.IT
La manifestazione è programmata nel pieno rispetto delle
normative vigenti per il contenimento Covid 19.
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