La fase costituente del congresso PD entra nel vivo.
Da questo link è possibile accedere al questionario rivolto a tutte le
iscritte e agli iscritti sul percorso costituente per il nuovo Partito
Democratico ed esprimersi sulle questioni essenziali per il futuro del
partito - dalla sua ragion d’essere e la sua organizzazione alla sua proposta
politica.
È arrivato il momento di entrare nel vivo del percorso
costituente per il nuovo PD.
Il processo di rigenerazione del nostro partito non si può
limitare ad un semplice cambio di leadership. Vogliamo avviare un percorso di
riflessione profonda e lo vogliamo fare coinvolgendo tutti coloro che si
identificano nei valori del centrosinistra.
Inizia oggi una fase di consultazione che sarà fondamentale
per definire il futuro del nuovo PD. È possibile prendere parte a questo
percorso attraverso un documento “Bussola” con cui potete esprimervi su una
serie di questioni essenziali per il futuro del partito - dalla sua ragion
d'essere e la sua organizzazione alla sua proposta politica. L'obiettivo di
questo documento è quello di stimolare il dibatto, senza pretendere di
esaurire la discussione.
È possibile utilizzare la “Bussola” in due modalità,
complementari tra loro:
Collettivamente, partecipando ad assemblee aperte -
sia organizzate dal PD che spontanee - facilitate dal documento
“Bussola” (qui trovate una versione PDF scaricabile).
Individualmente, compilando direttamente il documento
“Bussola” online (anonimamente).
La consultazione terminerà il 3 gennaio 2023 e il suo esito
indirizzerà il lavoro del Comitato Costituente nella stesura del Manifesto
dei valori e dei princìpi del nuovo PD. Il documento “Bussola”, dunque,
costituisce uno strumento fondamentale di orientamento della discussione e
per la definizione dell'identità e del profilo del nuovo PD.
Abbiamo un futuro da costruire. Facciamolo insieme.
Il Partito Democratico si appresta a vivere una nuova stagione. Prende il via un percorso trasparente, aperto e partecipativo per discutere non solo di leadership, ma anche e soprattutto dei nostri valori fondanti, della nostra missione, della forma partito, della modalità di organizzazione dell’attività politica, delle nostre proposte per l’Italia, della costruzione di un’agenda di opposizione al nuovo governo di destra conservatrice guidato da Giorgia Meloni. Non un Congresso come tutti gli altri. Un Congresso Costituente per il nuovo PD.
Il percorso costituente inizierà il prossimo 7 novembre per concludersi con le primarie il 12 marzo 2023. Sarà aperto agli iscritti del Partito Democratico, agli iscritti ai partiti, ai movimenti e alle associazioni che decideranno di aderirvi e ai cittadini che vorranno sottoscrivere l’appello alla partecipazione. I partecipanti saranno liberi di organizzare assemblee aperte nelle quali discutere di tutti i nodi politici essenziali. Per partecipare alla discussione non sarà dunque necessario essere iscritti al PD. I partecipanti alla fase costituente diventeranno iscritti al nuovo PD nel momento in cui voteranno sulle piattaforme politico-programmatiche dei candidati alla Segreteria (fatto salvo il versamento della quota di iscrizione).
L’esito della discussione porterà alla scrittura di un Manifesto dei valori e dei princìpi che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea nazionale costituente entro il 22 gennaio.
A coordinare questa fase sarà un Comitato Costituente Nazionale composto da personalità, iscritte e non iscritte al PD, rappresentative del mondo del lavoro, delle professioni, dell’impresa, della cultura, dell’università e della ricerca, dell’associazionismo, dell’innovazione sociale e ambientale, delle amministrazioni locali, composto secondo criteri di parità di genere, equilibrio generazionale e pluralismo politico.
Dopo l’approvazione del Manifesto dei valori e dei princìpi sarà possibile presentare lacandidatura alla guida del PD, con la relativa piattaforma politico-programmatica.
Entro il 12 febbraio si terrà la fase di discussione delle piattaforme politico-programmatiche con il voto degli iscritti sulle candidature alla Segreteria nazionale.
I due candidati più votati parteciperanno alle primarie per la scelta della Segretaria o del Segretario del nuovo PD che si terranno il 19 febbraio 2023.
sono passati pochi giorni dal voto che ha sconvolto gli equilibri politici italiani ed europei e sento la necessità di rivolgermi a ciascuno di voi per ringraziarvi dello straordinario impegno profuso in questa durissima campagna elettorale.
Abbiamo perso. Ne usciamo con un risultato insufficiente, ma ne usciamo vivi. E sulle nostre spalle c’è oggi la responsabilità di organizzare un’opposizione seria alla destra.
Abbiamo il tempo e abbiamo la forza morale, intellettuale e politica per rimetterci in piedi. Le basi per ripartire ci sono. Pur avendo subito la concorrenza di chi ci ha preso di mira con inusitata asprezza, con il dichiarato obiettivo di mettere in discussione la nostra stessa esistenza in vita, siamo il secondo partito italiano, la forza guida dell’opposizione e uno tra i maggiori partiti riformisti e progressisti europei. E ciò in un contesto nel quale tutte le forze politiche principali, tranne FdI, hanno perso molti o moltissimi consensi rispetto alle precedenti elezioni politiche. Oppure ottenuto risultati molto inferiori rispetto ai proclami.
L’esito di queste elezioni è stato segnato dall’impossibilità – non torno qui sulle responsabilità – di presentarci con un quadro vasto di alleanze. La legge elettorale, profondamente sbagliata e che abbiamo provato invano a cambiare, favorisce chi le realizza. La destra, pur con tutte le sue divisioni, si è coalizzata e ha prevalso nella stragrande maggioranza dei collegi uninominali, ottenendo così la maggioranza dei seggi in Parlamento. Ad essa non corrisponde una maggioranza nel Paese: ciò accresce il nostro dovere di organizzare una opposizione dura e intransigente sui valori e sulle politiche, sempre nell’interesse generale dell’Italia e delle istituzioni repubblicane.
Allo stesso tempo, in questa campagna scandita da insidie e veleni, si sono manifestati evidenti i limiti della nostra proposta ed è emersa una mancanza molto grave di capacità espansiva nella società italiana. Sono limiti che ci obbligano a un confronto serissimo e sincero tra di noi.
Perché il PD, per sua stessa natura, deve essere un partito espansivo e largo. Se manca questa aspirazione entra in crisi la sua ragione d’essere. Per questo dobbiamo essere pronti a rimettere tutto in discussione. Ora possiamo farlo, dopo potrebbe essere troppo tardi.
Fermarsi a enunciare le tante, pur legittime, ragioni consolatorie per un risultato che comunque ci assegna il ruolo di guida dell’alternativa sarebbe sbagliato. Non è questo l’atteggiamento col quale ho voluto interpretare il mio compito di guida del PD. E non sarà questo il modo con cui vivrò questa fase.
Quel che vi propongo è di accettare di entrare in profondità nei problemi per risolvere i nodi che ci bloccano e poi, a partire da questo sforzo genuino e determinato, di scegliere insieme la nuova leadership e il nuovo gruppo dirigente.
Abbiamo bisogno di un vero Congresso Costituente. Per questo vi chiedo di partecipare con passione e impegno, accanto ad altri che spero vorranno raggiungerci per fare insieme un percorso che, come proporrò alla Direzione convocata per la prossima settimana, dovrebbe essere articolato in quattro fasi.
👉La prima fase sarà quella della “chiamata”. Durerà alcune settimane perché chi vuole partecipare a questa missione costituente, che parte dall’esperienza della lista “Italia Democratica e Progressista”, possa iscriversi ed essere protagonista in tutto e per tutto.
👉La seconda fase sarà quella dei “nodi”. Consentirà ai partecipanti di confrontarsi su tutte le principali questioni da risolvere. Quando dico tutte, intendo proprio tutte: l’identità, il profilo programmatico, il nome, il simbolo, le alleanze, l’organizzazione. E quando parlo di dibattito profondo e aperto, mi riferisco al lavoro nei circoli, ma anche a percorsi di partecipazione sperimentati con successo con le Agorà Democratiche.
👉La terza fase sarà quella del “confronto” sulle candidature emerse tra i partecipanti al percorso costituente. Un confronto e una selezione per arrivare a due candidature tra tutte, da sottoporre poi al giudizio degli elettori.
👉Infine, la quarta fase, quella delle “primarie”. Saranno i cittadini a indicare e legittimare la nuova leadership attraverso il voto.
Tutto può svolgersi a regole vigenti. E quindi può iniziare rapidamente. È un percorso aperto che può e deve coinvolgere, oltreché i nostri mondi di riferimento, anche il paese intero, dimostrando a tutti la forza e l’utilità di un partito-comunità, contrapposto ai tanti partiti personali che abitano oggi la nostra scena politica.
Infine, è un percorso che concilia l’urgenza di affrontare i nostri problemi con la indispensabile rigenerazione del gruppo dirigente. Contenuti forti e volti nuovi sono entrambi necessari. Gli uni senza gli altri rischiano di trasformare il Congresso in un casting e in una messa in scena staccata dalla realtà e lontana dalle persone. Se non li bilanciamo con attenzione, ci trasformiamo definitivamente nelle maschere pirandelliane che evocai nel mio ormai lontano discorso del 14 marzo 2021.
So che vogliamo tutti evitare questo epilogo. So che vogliamo tutti arrivare presto a un nuovo PD e a una nuova leadership.
Se ci muoviamo insieme in questa direzione, con coraggio e tempismo, dimostreremo di essere capaci di tornare in sintonia con le attese del Paese.
Vi chiedo di credere in questo progetto e di esserne protagonisti attivi seguendo le indicazioni che usciranno dal dibattito della Direzione convocata per giovedì 6 ottobre.
Vi chiedo soprattutto di avere fiducia nel “noi collettivo” che è molto meglio della somma dei tanti io. Questa è la grande forza del Partito Democratico. Questa è la nostra missione.
Siamo il primo partito in provincia di Ravenna, abbiamo preso più voti del 2018 ma abbiamo perso e l’esito delle urne e gli elettori vanno sempre rispettati.
In questi mesi il Partito Democratico non si è risparmiato e il nostro lavoro di ogni giorno lo dimostra. Ringrazio le candidate per il lavoro fatto con generosità, passione, competenza e impegno così come i segretari, gli amministratori e i volontari tutti per lo sforzo profuso in queste settimane.
Si vince e si perde di squadra, soprattutto in un partito.
Ora dobbiamo riflettere su quello che la qualità politica della nostra azione, pur producendo risultati importanti, non è riuscita a trasmettere e sulle alleanze che abbiamo costruito.
Mi auguro che l’analisi del voto esamini la complessità di ciò che è accaduto in un contesto sociale ed economico difficile che fa prevalere le preoccupazioni e le sofferenze delle persone rispetto alle speranze.
Siamo stanchi perché abbiamo dato il massimo e delusi perché, per noi, le risposte alle crescenti disuguaglianze nel paese non potranno mai essere l’egoismo sociale, il corporativismo economico, il negazionismo climatico e dei diritti.
Ma da domani saremo pronti a riflettere e a fare opposizione a una coalizione di centrodestra che si è dimostrata finora più compatta e unita.
Complimenti a loro per la vittoria, coraggio a noi perché il nostro lavoro non si ferma, le nostre idee rimangono e il processo per continuare a immaginare e costruire un’Italia più giusta andrà avanti.
In giallo i partiti presenti alle elezioni del 2022 ...una parte dei quali non erano presenti nel 2018: il PD si conferma il primo Partito di Casola Valsenio con un +3% rispetto alle Elezioni Politiche del 2018.
Il risultato di Fratelli d'Italia, balzato al 27%, è l'effetto del prosciugamento della Lega e di Forza Italia e della confluenza di altri partiti di destra ed estrema destra presenti nel 2018 e non nel 2022.
Un grazie sincero ai volontari e alle volontarie per il lavoro e l’impegno
messo per il miglior successo della 75^ Festa de l’Unità. Per 4 sere abbiamo
offerto un’occasione di incontro, di svago e di Festa a tante persone.
Dopo tanto impegno adesso tocca a
tutti noi fare Festa, a chi ha lavorato in cucina, al servizio ai tavoli,
allo sgombero dei tavoli, al lavaggio, al bar, alla tombola, ecc.
L’appuntamento è per
GIOVEDI’ 15 SETTEMBRE 2022, alle ore 20.30 nella Tensostruttura delle
Associazioni, in Viale Domenico Neri 1/N: sarà l’occasione per cenare insieme,
per illustrare il risultato economico della Festa e per ringraziarvi
personalmente.
E sarà anche l’occasione per parlare delle prossime
Elezioni Politiche del 25 settembre. Per l’occasione sarà con noi MANUELA RONTINI, candidata di
PD ITALIA
DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
nel Collegio uninominale
del Senato.
L’invito è esteso anche a iscritti ed
elettori del PD. La cena è gratuita per i volontari e le volontarie,
a offerta libera per iscritti ed elettori.
E’ importante sapere quanti saremo. Per questo siete
pregati di comunicare la vostra
partecipazione a Gaudenzio Mancurti (3388416691), Leo Iseppi (3286574918)
oppure apdcasolavalsenio@gmail.com
Per
tutti. Il cuore del nostro impegno per gli italiani sta tutto qua. Nel rendere
universale ciò che è stato per troppo tempo solo per qualcuno. Nell’affermare
che i diritti, le tutele, le opportunità o sono anche per l’ultimo della fila
o, semplicemente, non sono.
Noi,
negli ultimi cinque anni, ci siamo impegnati per migliorare l’Italia e siamo
orgogliosi del lavoro fatto. Non è stato semplice. Eravamo ancora nel pieno di
una crisi che aveva colpito in maniera molto dura le nostre famiglie, le nostre
imprese, le nostre comunità. Avevamo vincoli di bilancio troppo stretti, anche
dovuti al debito ereditato dal passato. Avevamo un quadro politico e
istituzionale frammentato come mai lo era stato. Oggi l’Italia e la sua economia
si sono rimesse in moto. Grazie alle famiglie, alle imprese, ai nonni, ai
lavoratori, ai ricercatori. Ma grazie anche alle scelte delle istituzioni.
Negare
valore a ciò che un governo o un parlamento fanno (o non fanno) significa
negare ruolo e dignità alla politica. E noi non possiamo permetterlo, perché
crediamo nella politica come forma alta di servizio e come principale antidoto
al populismo. Immaginate che cosa avreste pensato se il Partito Democratico,
cinque anni fa, avesse proposto di introdurre per la prima volta in Italia una
misura universale di contrasto alla povertà. Di introdurre diritti troppo a
lungo attesi, dalle unioni civili al biotestamento. Di abbassare le tasse di 80
euro netti al mese, per sempre, ai redditi medio bassi. Di tagliare l’Irap e
l’Ires alle imprese, grandi e piccole. Di togliere le tasse sulla prima casa
alle famiglie. Di aumentare la quattordicesima e allargare la platea dei
pensionati che la ricevono, dopo anni di tagli agli assegni. Di approvare una
riforma in grado di promuovere il lavoro stabile, di combattere le finte
collaborazioni, di ampliare il sussidio alla disoccupazione e di rimettere in
gioco chi era rimasto senza occupazione. Di tagliare le tasse ed estendere i
diritti alle partite Iva. Di battere ogni record nella lotta all’evasione
fiscale, di raddoppiare gli investimenti in cultura, di aumentare le risorse
per la scuola e l’università, di investire sulla sicurezza del suolo e degli
alimenti, di rendere più dure le pene per corruzione, falso in bilancio, caporalato
e reati ambientali. Di introdurre il processo civile telematico, la
dichiarazione precompilata e la fatturazione elettronica. Di cambiare
l’approccio sul Terzo settore, di rilanciare la cooperazione internazionale.
Nella
migliore delle ipotesi avreste riso dell’ennesima promessa elettorale. Ma queste
riforme le abbiamo fatte, pur nell’alveo di una politica economica che ha
seguito la via stretta e virtuosa tra gli eccessi di una miope austerità e gli
eccessi di una spesa in disavanzo che un Paese con il nostro debito non può
permettersi.
“Questa è la campagna elettorale più importante degli ultimi anni.
Una frase fatta che abbiamo sentito spesso. Ma stavolta è più vera che mai. L’Italia rischia una deriva pericolosa sui temi che abbiamo più a cuore: i diritti e le libertà personali, il lavoro e la giustizia sociale, l’ambiente e la sostenibilità”.
Inizia così l’appello ai volontari democratici pubblicato su partecipa.partitodemocratico.it, il sito dedicato alla mobilitazione straordinaria per le elezioni di settembre.
“Che fa la destra? Gioca sulla paura – prosegue l’appello – mente, inventa nemici immaginari: gli scienziati allarmisti, l’ideologia gender, le femministe cattive, la sostituzione etnica, la finanza oscura, i tecnocrati di Bruxelles.
Che possiamo fare noi? Restare uniti. E mobilitarci insieme, “casa per casa, strada per strada”, per dire la verità e raccontare bene le nostre idee e la nostra proposta democratica, europeista e progressista.
Per noi lottare per la salvaguardia dell’ambiente vuol dire battersi per un futuro migliore e costruire un modello di sviluppo moderno, innovativo e sostenibile. Non c’è più tempo da perdere.
Per noi il lavoro è la prima forma di cittadinanza: tutte e tutti meritano uno stipendio stabile e dignitoso o l’opportunità di fare impresa in un Paese che combatte illegalità, vecchie rendite, privilegio.
Noi consideriamo un dovere supportare i giovani e proteggere i più fragili, chi non ha le spalle coperte da nessuno, chi non ce la fa più dopo questi anni drammatici per la pandemia e la guerra di Putin.
Noi crediamo nella scuola pubblica. La conoscenza è potere, emancipazione, riscatto.
Per noi ogni persona deve avere semplicemente la libertà di essere chi si sente di essere. Continueremo a lottare per i diritti civili e contro ogni discriminazione, per un’Italia al passo con l’Europa più avanzata.
PER FARE VINCERE LE IDEE C’È BISOGNO DI TUTTE LE DEMOCRATICHE E TUTTI I DEMOCRATICI.
Dacci una mano! Scopri come”. conclude l’appello del PD ai volontari.
"Vincono le idee” è la campagna di un PD che le sue idee ha il coraggio di scriverle a caratteri cubitali. Senza tatticismi, senza fronzoli, senza giochi di parole.Un PD che preferisce raccontare con nettezza la sua identità, piuttosto che inseguire o peggio, insultare l’avversario.
Aiutateci a diffondere questa campagna. Aiutateci a far vincere le nostre, le vostre idee.
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Le lavoratrici italiane guadagnano mediamente il 20% in meno degli uomini a parità di mansione. Nonostante questo, continuano a subire il ricatto tra crescita professionale e scelte di vita come la maternità. Mentre l’accesso a ruoli apicali, per le donne è una chimera, o, peggio, una concessione.
Grazie al PD, ora abbiamo una legge sulla parità salariale che garantisce alle donne il diritto di avere giustizia rispetto alle discriminazioni retributive sui luoghi di lavoro. Grazie a meccanismi di trasparenza e una premialità per le aziende virtuose vogliamo accompagnare un cambiamento culturale vitale per il nostro paese. Per le donne e la loro piena realizzazione. Per l’Italia e la sua crescita.
Ma aver fatto la legge non basta. Bisogna farla applicare e farlo bene, perché la parità salariale sia garantita a tutte. Non possiamo fermarci adesso.
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Il mercato del lavoro in Italia è profondamente ingiusto. Più di 1 lavoratore dipendente su 10 non è garantito da un contratto collettivo; in altre circostanze i lavoratori sono costretti a firmare contratti che non corrispondono alla propria effettiva mansione, con retribuzioni da fame e senza nessuna tutela a lungo termine. Queste persone meritano un presente e un futuro dignitoso.
Introdurremo un salario minimo obbligatorio per le professioni che oggi non prevedono accordi collettivi, impediremo accordi-capestro e aumenteremo i controlli nei confronti di chi paga il lavoro senza contratto e senza tutele previdenziali.
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Stiamo vivendo una delle estati più calde di sempre, e non è certo un caso. L’emergenza climatica è un dato di fatto e mette a rischio l’accesso al cibo e all’acqua, rappresenta un rischio sanitario diffuso e determina danni economici incalcolabili per le nostre aziende, a partire dal settore agro-alimentare.
È sulle politiche per la salvaguardia della Terra che si gioca il futuro del nostro Paese e dell’intera civiltà. Il 25 settembre potrai decidere se stare dalla parte dell’ambiente, come facciamo noi con convinzione, o se sostenere forze politiche che ritengono di poter lasciare ai nostri figli la soluzione del problema.
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“Quanto mi rimane in tasca dopo aver pagato l’affitto? Non abbastanza”. Chi deve trasferirsi per studiare, per intraprendere le prime esperienze lavorative o per conquistare la propria indipendenza si trova troppo spesso in difficoltà, a causa del forte aumento dei prezzi degli affitti, soprattutto nelle grandi città. Questo impedisce a intere generazioni di costruire con serenità il proprio progetto di vita. Vogliamo aiutare i più giovani a liberarsi da quest’ansia: nel nostro programma abbiamo inserito un contributo da 2000 euro l’anno per studenti e lavoratori di età inferiore a 35 anni e che hanno un regolare contratto di affitto. Il contributo è pensato per coloro che hanno un ISEE fino a 20.000 euro. In concreto significa aiutare l’80% dei giovani che decidono di prendere una casa in affitto.
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L’inflazione a luglio ha segnato il 9,1% sul “carrello della spesa”. Questo significa che in un anno quasi un mese di stipendio è mangiato dall’aumento del costo della vita, specialmente per le famiglie più povere, che spendono quasi tutto per beni essenziali. Proponiamo di restituire questo mese di stipendio agli italiani con un un taglio sulle tasse sul lavoro, agendo sui contributi previdenziali. Per alzare immediatamente gli stipendi e affrontare con strumenti straordinari una situazione straordinaria. Per far sì che ne beneficino anche i contribuenti con redditi molto bassi che già hanno IRPEF azzerata. E per aiutare le imprese ad assumere e fare investimenti con serenità.
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A settembre, bambine e bambini torneranno nelle scuole. Studieranno insieme, mangeranno insieme, giocheranno insieme. Compagne e compagni di classe, che però per la legge non sono uguali. Neanche se parlano la stessa lingua, ascoltano la stessa musica e hanno gli stessi sogni. Perché ancora oggi,i figli dei genitori stranieri incontrano barriere ingiustificate nell’accesso alla cittadinanza, anche quando sono nati in Italia, sono cresciuti in Italia e hanno studiato in Italia. È il momento di introdurre una norma che non è solo civiltà: è prima di tutto buonsenso. Chi è figlio di genitori stranieri e completa un ciclo di studi in Italia diventa cittadino italiano: ne ha diritto, come ne ha diritto ciascuno di noi.
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Per la destra non è mai il momento. Noi crediamo che l’Italia sia già in ritardo. In questi anni l’Italia ha fatto progressi sui diritti civili, ma non basta. Non siamo riusciti a fare di più a causa del fortissimo ostruzionismo dei partiti di destra. Milioni di italiane e italiani non chiedono altro che di vivere in una società che protegga la loro libertà, che li faccia sentire davvero a casa. Il voto delle prossime elezioni politiche determinerà il futuro dell’Italia anche su questi temi. Promuoveremo un’agenda sui diritti civili, a partire dall’approvazione immediata di un nuovo DDL Zan, un matrimonio egualitario e l’estensione delle tutele antidiscriminatorie già operanti nell’ambito dell’accesso al lavoro e a beni e servizi anche alle discriminazioni fondate su orientamento sessuale e identità di genere.
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Garantire un tetto sotto cui vivere, anche a chi vive in condizioni di fragilità economica, è uno dei capisaldi di qualsiasi società giusta e di qualsiasi partito progressista.
Per questo intendiamo sostenere la costruzione di 500mila alloggi popolari, nei prossimi 10 anni, utilizzando in modo massiccio interventi di rigenerazione urbana per limitare al massimo il consumo di suolo e allo stesso tempo per dare una nuova vita agli spazi meno curati delle nostre città. Perché bellezza, dignità e protezione sociale, possono andare di pari passo.
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La guerra in Ucraina ha reso ancora più urgente la transizione energetica del nostro Paese. Abbiamo bisogno di produrre energia da fonti rinnovabili per ridurre l’inquinamento, per renderci più indipendenti a livello geopolitico e per pagare meno le bollette.
Proponiamo un piano nazionale per la costruzione di nuovi parchi rinnovabili che porterà alla creazione di 470mila ‘lavori verdi’ in 10 anni. Vogliamo azzerare la burocrazia per le imprese che vorranno installare pannelli solari nei propri stabilimenti e abbatteremo i costi della bolletta energetica attraverso un contratto luce sociale per famiglie con reddito medio basso.
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Gli stage sono nati come un’opportunità di inserimento occupazionale all’interno del proprio percorso di studi. Sempre di più, col tempo, questa misura è stata utilizzata in modo distorto, per garantirsi forza lavoro a costo zero senza offrire in cambio alcuna prospettiva e tutela ai lavoratori.
Basta furbizie, basta ricatti. Gli stage extra-curriculari non saranno più consentiti per legge; sarà invece possibile utilizzare contratti di apprendistato retribuito, le cui forme di attivazione saranno rese via via sempre più semplici.
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Ad agosto 2019 la Lega considerava ‘superato’ il modello dei medici di base, non mostrando alcuna preoccupazione per la mancata sostituzione di 45mila dottori che in questi anni hanno raggiunto l’età della pensione.
Gli anni drammatici della pandemia hanno mostrato tutta la miopia di questa valutazionee hanno confermato, al contrario, la necessità di un supporto sanitario pubblico, di qualità e di prossimità, disponibile per tutta la popolazione e sull’intero territorio italiano.
Attraverso un piano di assunzioni nella sanità ci impegniamo a colmare questa mancanza nell’assistenza di prossimità, avvertita da sempre più italiani, in modo da garantire a tutti l’accesso a questo diritto, oggi quanto mai indispensabile.
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In Italia un bambino su dieci non frequenta la scuola dell’infanzia (3-5 anni). Ciò crea le prime odiose diseguaglianze, già in tenerissima età, nell’accesso a una formazione idonea e a un’alimentazione sana.
Intendiamo cancellare questa discriminazione tra bambini rendendo obbligatoria la scuola dell’infanzia e garantendone la gratuità nell’accesso. Così vogliamo favorire l’uguaglianza già nei primi passi del percorso scolastico.
La
prima Festa de l’Unità nel Comune di Casola Valsenio si svolte nel 1946
nell’alta Valle del Rio Céstina in località Frassineta. Da allora, la Festa de
l’Unità, che si è sempre imposta come evento di aggregazione enogastronomica e
musicale, politica e culturale, caratterizzata dall’impegno di un rilevante
gruppo di volontari e volontarie …simpatizzanti e militanti del PCI, poi del
PDS, dei DS e del PD, si è svolta per ben 74 volte, nel periodo estivo,
solitamente tra luglio e agosto …nel Parco Giulio Cavina, poi nel piazzale sul
retro del Municipio e in quella che era l’Arena del Cinema, nell’area adiacente
alla Piscina, nell’area esterna della Palestra, nel Parco Pertini in Via G. Cenni
e negli ultimi anni nuovamente nell’area esterna della palestra, dove è stata
realizzata la tensostruttura delle associazioni, e nell’adiacente tratto di
Viale D. Neri.
La
Festa de l’Unità è da sempre l’occasione, l’evento di contatto, relazione con
la comunità locale, per rimarcare il forte radicamento territoriale ieri del
PCI, DS, PDS e oggi del Partito Democratico e per contribuire
all’autofinanziamento dell’attività politico-organizzativa del Circolo PD di
Casola Valsenio, a conferma di una concezione politico-organizzativa che da
sempre segna e caratterizza la cultura e l’assetto organizzativo della sinistra
democratica e riformista …un cultura legata ai territori, alle comunità locali,
per una diretta e positiva relazione tra le tematiche e le problematiche di
rilievo locale e nazionale e per promuovere l’impegno e la formazione dei
militanti e attivisti politici. Non è un caso, grazie a questa cultura politica
e organizzativa, se il Partito Democratico è l’unica forza politica ancora
presente, in tutti i Comuni della nostra Provincia.
L’
apertura della Festa, giovedì 4 agosto, avverrà con l’intervento del Segretario
regionale del PD Emilia-Romagna, LUIGI TOSIANI.
✅ Il Comune di Casola Valsenio, in
accordo con le Istituzioni Scolastiche, con il C.C.R. e le Associazioni
di volontariato impegnate nelle attività culturali, sportive, educative,
formative e con la volontà di coinvolgere oltre alle Associazioni anche i
pubblici esercizi nella predisposizione di spazi per attività di
intrattenimento e socializzazione, promuove un sondaggio online, volto a
raccogliere indicazioni e proposte sulle azioni da intraprendere, attuare e
programmare per offrire opportunità di incontro, di intrattenimento e di
aggregazione alle fasce d’età più giovani della popolazione casolana,
adolescenziali e post adolescenziali.
✅ Di seguito il link per accedere al
questionario:
Il link per accedere al questionario/sondaggio
è disponibile anche sulla pagina Facebook e sul sito del Comune di Casola
Valsenio: www.comune.casolavalsenio.ra.it
L’ esito del sondaggio sarà oggetto di un
incontro pubblico finalizzato a selezionare e condividere le indicazioni emerse
e a organizzare le condizioni utili alla loro realizzazione.
Nonostante il Ministero non abbia ancora dato una data certa per le elezioni amministrative 2022, la coalizione del Centrosinistra di Riolo Terme si è mossa già da mesi.
A seguito degli incontri con i partiti che si sono mostrati interessati e con la società civile, il PD ha espresso la sua candidata alla carica di Sindaco, Federica Malavolti, con una lista civica dal nome “Riolo Terme per la Comunità”.
Volto noto nel nostro comune, ha infatti ricoperto la carica di ViceSindaca nel primo mandato Nicolardi (2012/2017).
In seguito è stata eletta come segretaria della sezione locale del PD.
Giovane, dinamica, mamma e laureata in Storia Moderna, siamo convinti che Federica sia la persona più adatta per ricoprire la carica di Sindaco. La presentazione ufficiale avverrà Lunedì 28 Marzo presso la Sala Sante Ghinassi (Via Verdi, 5), alle ore 20.30.
Le sfide che attendono la prossima Amministrazione sono molte a partire dalla riqualificazione urbana e dal risparmio energetico, fino all’accoglienza inclusiva e alla progettazione strategica per i bandi del PNRR. Proprio per questo fin da subito saranno organizzati gruppi aperti di lavoro a cui sono invitate persone rappresentative della comunità.
I gruppi di lavoro, attivi sul territorio riolese per un mese circa, avranno come temi: – Cultura, Turismo e Attività Produttive – Scuola e Sociale – Ambiente e Parco – Sport e Politiche giovanili.
Gli incontri verranno organizzati anche nelle tre frazioni, per porre l’attenzione sulle necessità espresse dalle comunità di Isola, Borgo Rivola e Cuffiano.