Dal pieno dispiegarsi delle potenzialità ambientali, naturalistiche, turistiche, economiche, del Parco della Vena del Gesso Romagnola, dipende la possibilità di fare compiere un deciso salto di qualità alla promozione del territorio collinare e montano, alla sua competitività e attrattività. Le istituzioni locali devono impegnarsi per fare partire il Parco, per cogliere tutte le opportunità che da esso possono derivare, con particolare attenzione al turismo, alle attività commerciali e all’agricoltura.Opereremo per superare i motivi di contrasto o di incomprensione con le organizzazioni agricole, e rispettare gli impegni assunti con le organizzazioni professionali agricole più di un anno fa: sui confini, sul completo indennizzo dei danni da selvaggina, vanno prese decisioni efficaci e coerenti. Ma si dovrà operare anche per azioni e progetti che promuovano il turismo ambientale legato al’escursionismo e all’esplorazione speleologica, che valorizzino le produzioni agro-alimentari del Parco per realizzare una filiera corta che ne permetta la vendita diretta, e connotare quelle produzioni con un marchio di qualità.Vogliamo attuare un complessivo progetto di integrazione e valorizzazione del Giardino delle Erbe, del Cardello e della sua tenuta, con una rete di percorsi naturali e strutture ricettive e di accoglienza, tra cui quella che si prevede di realizzare alla Mingotta e collegare Casola Valsenio al Parco della Vena del Gesso Romagnola, per beneficiare dei fondi per lo sviluppo e la tutela delle aree in cui ricade il Parco.Il Giardino delle Erbe e la tenuta del Cardello saranno una delle porte di ingresso al Parco, attraverso la realizzazione dei seguenti progetti:
- Riallestimento del Giardino delle Erbe come punto di riferimento per la conoscenza del patrimonio forestale, di piante, arbusti e erbe, della Vena del Gesso Romagnola, ma anche del suo patrimonio carsico e dell’attività speleologica che vi si svolge. Per questo progetto sono disponibili i fondi FAS dell’Unione europea, per un investimento di 250.000 euro;
- Recupero e riutilizzo della Mingotta e dei locali annessi - che si trovano nelle immediate vicinanze del Giardino delle Erbe - per attività di accoglienza e ricettività, vendita di prodotti, visite guidate. I finanziamenti disponibili sono complessivamente 600.000 euro (provenienti dal Programma di sviluppo rurale, Asse 3, e finalizzati a investimenti dei Comuni), e sono distribuiti su due stralci di 300.000 euro ciascuno. Si tratta, in questo caso, di progetti concordati con la Fondazione Casa di Oriani, che ha la proprietà degli immobili e dei terreni;
- Gestione unitaria del Giardino delle Erbe e della tenuta del Cardello, affidata a un unico imprenditore privato che ne assicuri la conduzione e la manutenzione secondo criteri di economicità e imprenditorialità.
Sul Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, il centro-sinistra casolano sostiene idee e proposte coerenti e trasparenti. Sono invece confuse e contraddittorie le posizioni della Lista della destra, che a pag. 10 del suo programma considera il Parco un’opportunità e, a pag. 13, lo definisce una sciagura. Della serie… idee poche, ma confuse!
Uniti per Casola
Per Nicola Iseppi Sindaco di Casola Valsenio
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