martedì 1 dicembre 2009

Una manovra tutta da rifare


Arriva la Finanziaria alla Camera ma dopo tutte le dichiarazioni di facciata ci si accorge che non c'è più traccia del testo che è stato licenziato dal Senato e che, dopo due mesi di iter parlamentare, il Governo ora vuole ignorare ogni forma di concertazione con le forze dell'opposizione. Una presa in giro che non potrà essere liquidata in 48 ore. Il PD chiede la possibilità di ascoltare i Ministri interessati alle nuove misure deliberate dal governo per poter dare il proprio contributo a migliorare la legge finanziaria 2010.
Una finanziaria “light”o di sole promesse? A farne le spese saranno gli italiani e soprattutto i giovani precari e le piccole e medie imprese sempre più in difficoltà per l'inerzia del governo nell'affrontare la crisi economica. Per Pier Luigi Bersani, "due milioni di disoccupati sono un balzo indietro di sei anni: i dati Istat sull’occupazione confermano in maniera evidente quello che gli italiani sanno bene per esperienza, che la crisi picchia duro e colpisce i lavoratori, i giovani precari, le imprese specie quelle piccole. In prospettiva il dato è ancora più allarmante se si considera il numero senza precedenti dei lavoratori in cassa integrazione".
Speriamo – ha continuato il segretario del Pd - che il governo la smetta di dire che le cose vanno bene e prenda atto dei problemi. Noi, già con la mobilitazione dell’11 e del 12 dicembre, che ha al suo centro il tema del lavoro, porteremo in piazza le proteste e le preoccupazioni dei cittadini insieme a proposte concrete per difendere il lavoro e dare una spinta reale all’uscita dalla crisi”.
(continua...)

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