lunedì 4 gennaio 2010

Ci vuole una bella faccia tosta…


…a presentare come un successo il rientro dei capitali dall’estero con lo Scudo fiscale: il governo si vanta ma si accontenta delle briciole di 95 miliardi.

Lo scudo fiscale ha permesso il rimpatrio di 95 miliardi di euro, comunica trionfalmente il ministero dell'Economia a fine 2009. “Ma è un successo solo per gli evasori fiscali e i criminali con capitali illegalmente portati all’estero” afferma Stefano Fassina, della segreteria del Partito Democratico, responsabile Economia e Lavoro.
Ma c’è un calcolo che il comunicato del governo non riporta: quanto incassato dallo Stato.
Su 95 miliardi di capitali applicando un’aliquota al 5%, il gettito è di 4 miliardi e 750 milioni di euro, ovvero lo 0,5% della spesa pubblica corrente annuale e in cambio gli evasori diventano intoccabili!
Fassina denuncia come “il governo dimentica che siamo stati l’unico Paese al mondo a garantire l’anonimato ai condonati, a sospendere l’obbligo di segnalazione anti-riciclaggio per gli intermediari finanziari, a estendere il perimetro dei reati cancellati fino al falso in bilancio, ad applicare un’aliquota di regolarizzazione del 5%, ossia un decimo di quanto applicato negli altri Paesi”. Un decimo, 5% invece che 50%, vuol dire che il governo Berlusconi con lo Scudo ha rinunciato a recuperare ben 45 miliardi dalla lotta all’evasione.
Lotta che, in assenza di scudo, secondo le previsioni avrebbe portato a recuperare 10 miliardi di euro. Appena il doppio…
La strenna ai grandi evasori e alla criminalità organizzata è stata preferita a una seria lotta anti-evasione e Fassina prevede che “la proroga del condono a fine aprile incentiva ulteriore evasione, se ne infischia dell’equità e danneggia le prospettive di finanzia pubblica. Per stare a testa alta nella competizione internazionale, l’Italia avrebbe bisogno di riforme, di legalità, di civismo. Al contrario, le scelte della destra puntano a far sopravvivere l‘Italietta’ senza futuro".

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