giovedì 18 marzo 2010

Crisi, governo a mani vuote. Bersani, alla Camera, mette a nudo le responsabilità del Governo


Nel suo intervento alla Camera, che dopo le ripetute insistenze del PD si è riunita solo adesso per discutere della crisi economica e sociale, Bersani ha rinfrescato a Berlusconi & Tremonti la memoria sulle cose che hanno fatto nell'anno della crisi economica più grande dal '45: "Primo: avete realizzato il megacondono per gli evasori e per gli esportatori di capitali. Secondo: avete previsto un paio, o tre miliardi di euro per Alitalia. Terzo: avete incassato 20 miliardi di euro di IVA in meno in due anni. Quarto: avete aumentato la spesa corrente per beni e servizi della pubblica amministrazione di 12 miliardi di euro in due anni. Quinto: avete tagliato 8 miliardi di euro alla scuola in tre anni con il risultato, spero che vi sia arrivata notizia tra i banchi del Governo, che le famiglie italiane, per la scuola dell'obbligo, stanno contribuendo agli strumenti didattici, alla carta igienica e alla supplenza degli insegnanti. Vi è arrivata notizia di questo piccolo particolare? Infine, avete iscritto nel bilancio del 2010, 9 miliardi di euro in meno di investimenti rispetto al 2009, nel pieno della più grave recessione che abbiamo dal 1945".

Le proposte del PD.

Ovviamente dopo aver contestato la politica sbagliata del governo Bersani ha riassunto le nostre proposte: un grande piano di piccole opere, l'apertura di 2-3.000 cantieri comunali. Su questo punto si è rivolto alla Lega direttamente, chiamando per nome und eputato: "Gibelli, ma lo sapete che, secondo i dati Cresme di gennaio e febbraio, i cantieri dei comuni sono calati, sono in recessione, in piena recessione, del 30% rispetto all'anno scorso? Lo sapete che da quando c'è il federalismo delle chiacchiere i comuni non sono mai stati peggio? E ancora, Gibelli, e mi rivolgo alla Lega: è triste, ripeto, è triste vedere il Carroccio che va con l'imperatore e gli tiene la sedia, è triste, è molto triste!". Poi ha continuato con le proposte di incentivi per l'efficienza energetica, con il ripristinod egli scravi al 55%, ed il ripristino delle politiche industriali in tutti i settori, con le riforme indicate dall'Antitrust. Infine bisogna dare spinta ai consumi, dando un po' di soldi in tasca a chi ha assolutamente bisogno di spenderli, ai redditi più bassi.

Poi ha ammonito: "Attenzione, adesso sotto le elezioni, tirate fuori 300 milioni di euro di incentivi: un ottavo di quello che si è speso per Alitalia. Con questa storia - arrivano o non arrivano gli incentivi - sono tre mesi che il mercato è fermo: nei mobili, nell'auto, nei carri agricoli, nei tricicli! Insomma, quando verranno fuori, ormai il danno sarà più del vantaggio che ne verrà. Cerchiamo di tenere conto di queste cose. E ancora: le riforme, il fisco (subito!), la lotta all'evasione fiscale, fisco più equo e non fra tre anni, discutiamone! Discutiamo di ammortizzatori e di norme sul lavoro, e non deregoliamo il lavoro! Cos'è che vi fa pensare, come quindici anni fa, che il problema sia la rigidità e il costo del lavoro? Ma venite da Marte? Non è questo il problema, ve lo dice chiunque che non è questo il problema. E non diteci che non si può fare nulla, che non ci sono i soldi e gli equilibri di bilancio. Metteteci più coraggio, metteteci più responsabilità! Noi siamo qui con le nostre proposte".

(Leggi l'intervento di Pier Luigi Bersani alla Camera dei Deputati)

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