mercoledì 30 giugno 2010

Processo Dell’Utri: cosa ci dice quella sentenza


di Giorgio Sagrini

7 anni: è questa la condanna inflitta al senatore del PdL, Marcello Dell’Utri dalla seconda sezione penale della corte d'appello di Palermo. Il reato: “concorso esterno in associazione mafiosa”.
Cosa significa? Significa che Dell’Utri, amico di storici capimafia come Gaetano Cinà e Stefano Bontade, ha fatto da cerniera tra potere mafioso, politico e economico. E’ stato il tramite attraverso cui, fin dagli anni ’70, la mafia è potuta entrare a pieno titolo in grandi affari edilizi nel nord Italia, come “Milano 2”.
Sono gli anni in cui nella villa di Arcore – residenza di Silvio Berlusconi – viveva e svolgeva la sua attività di stalliere tal Vittorio Mangano. “Un eroe”, lo hanno definito Dell’Utri e Berlusconi, in realtà un vero e proprio "uomo d'onore", pluriomicida, ben conosciuto negli ambienti mafiosi palermitani, portato a Milano proprio dal senatore Dell’Utri.
Sono gli anni in cui nasce e si rafforza il potere economico di Silvio Berlusconi.
Ed è Marcello Dell’Utri che, nei primi anni ’90, con Silvio Berlusconi (insieme, nella foto), fonda il movimento politico di “Forza Italia”.
Serve altro?

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