martedì 6 luglio 2010
Brancher si dimette. Con l’opposizione unita il governo è alle corde
Ennesima figuraccia del Governo Berlusconi
Aldo Brancher non è più ministro. Si è dimesso - anche se non sappiamo da cosa, vista
la mancata pubblicazione delle deleghe nella Gazzetta Ufficiale - prima di arrivare al voto sulla "mozione di sfiducia" nei suoi confronti, in calendario alla Camera il prossimo 8 luglio, sottoscritta da tutti i deputati del PD e dell’IdV.
Non ha voluto rischiare di far cadere il governo, il fido ministro, perché questo sarebbe potuto accadere se ci fossero state delle “defezioni” da parte della sua stessa maggioranza. E, cosa alquanto singolare, ha annunciato le proprie dimissioni dall’aula del tribunale in cui è in corso il processo nel quale è imputato insieme alla moglie.
Per Dario Franceschini, Presidente dei Deputati PD, e primo firmatario della mozione di sfiducia, “le dimissioni del ministro Brancher sono una vittoria del PD e dell’opposizione e dimostrano che quando l’opposizione prende una iniziativa politica al di là dei numeri e dei rapporti di forza in parlamento, può ottenere dei risultati importanti. Penso, per come sono messe le cose, che questa volta Berlusconi non possa ripetere la sceneggiata delle dimissioni respinte: il voto di giovedì fa troppa paura.”
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