mercoledì 22 settembre 2010
PdL e Lega Nord impediscono che la giustizia faccia il suo corso
di Stefano Bonaccini (Segretario regionale PD Emilia-Romagna)
E' caduta anche l'ultima foglia di fico che copriva la vergogna dell'impunità per Nicola Cosentino. Il voto di questa mattina alla Camera dimostra, se ancora ce n'era bisogno, che le chiacchiere del PdL e della Lega Nord sul garantismo sono solo un modo ipocrita per impedire che la giustizia faccia il suo corso.
La maggioranza di governo ha decretato stamattina che la legge, in Italia, non é uguale per tutti. E' solo l'ultimo capitolo della deriva alla quale questa gente ha abbandonato il Paese, la distruzione di quel confine tra giusto e ingiusto, tra vero e falso che è alla base di ogni ordinamento democratico.
Altro che garantismo, questa si chiama impunità.
Ma quello che stupisce di più, in questa sonora sberla al diritto, non è tanto la soddisfazione di Berlusconi, che è solito fuggire dai suoi processi, ma quella di Bossi e della Lega Nord che un tempo esibivano il cappio contro ladri e ladroni della prima Repubblica e oggi, con il voto contro le intercettazioni, diventano complici della cricca che ha occupato la Seconda Repubblica.
Sarebbero questi i campioni integerrimi del nord che lavora e produce?
Sarebbero questi i paladini della legalità e della sicurezza che hanno dichiarato guerra alla mafia e alla camorra?
Queste ultime domande alla Lega Nord, le aggiungiamo alle altre cinque...
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