venerdì 18 febbraio 2011

Il 17 marzo sarà festa, Festa dell'Unità d'Italia. Ma la Lega Nord dice no e un po' di ministri della destra ha detto sì ...a denti stretti

La battaglia di Legnano (Massimo Taparelli D'Azeglio)
L'Italia festeggerà i suoi 150 anni di vita unitaria. Il governo, faticosamente, troppo faticosamente, ha deciso.Il 17 marzo sarà festa, per tutti, anche per quelli che non hanno perso occasione (Calderoli, Borghezio e altri leghisti) per dileggiare lo Stato, il Paese, la Nazione che gli garantisce libertà di parola e di pensiero (!?) e, ogni mese, una consistente retribuzione.
Quanto sia giusto festeggiare questo avvenimento fondamentale della storia degli italiani, lo ha reso evidente ed esplicito ieri sera a Sanremo, l'eloquio appassionante e emozionante di Roberto Benigni.
"Dall'Alpe a Sicilia, dovunque è Legnano", recita il testo del Canto degli Italiani. Ogni città italiana è Legnano, scriveva il ventenne Goffredo Mameli nel 1848, richiamando il luogo dove nel 1176 i comuni della Lega Lombarda sconfissero l'Imperatore tedesco Federico Barbarossa.
Ma cosa ne possono sapere loro?! leghisti arroganti e ...ignoranti.

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