Il 9 maggio è il giorno dedicato alla memoria delle vittime del terrorismo, le vite spente, la legalità schiacciata e le parole sotterrate dalla violenza del terrorismo; ed è il giorno che ricorda e rende omaggio al grande lavoro fatto dai giudici nella lotta alla criminalità organizzata. Il Presidente Giorgio Napolitano ha oggi, 9 maggio 2011, un’occasione per difendere, come più volte fatto in questi mesi, l’operato dei magistrati, soprattutto dopo i ripetuti attacchi subiti in questi ultimi giorni che si sono manifestati con pesanti critiche ai pm, con dichiarazioni, fatte dal premier stesso, che definisce i pm un “ vero e proprio cancro”.
Inoltre oggi, alla Camera dei Deputati, si svolgerà un convegno su Aldo Moro, Presidente della DC e più volte Presidente del Consiglio dei Ministri: il 9 maggio infatti ricorre l’anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, assassinato dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978 dopo un rapimento durato 55 giorni (il sequestro di Moro, avvenuto a opera di terroristi delle BR il 16 marzo 1978, costò la vita a cinque uomini della sua scorta: Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi).
E sempre nella giornata di oggi, a Roma, anche l’associazione nazionale dei magistrati ricorda i colleghi caduti per mano del terrorismo: da Alessandrini a Occorsio, da Falcone a Borsellino. In tutto sono 24 i magistrati uccisi, tra le 400 vittime della mafia, tra le quali anche poliziotti, carabinieri, agenti di custodia, pubblici funzionari, amministratori, imprenditori, comuni cittadini.
Persone e storie diverse ma che in comune hanno l’impegno contro i poteri criminali, portato avanti a prezzo della vita.
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