Domenica 2 ottobre si è svolta a Marzabotto la cerimonia che ricorda l'orrenda strage nazi-fascista del 1944. "L’eccidio di Marzabotto - ha dichiarato il Segretario PD Pier Luigi Bersani - è una di quelle tragedie enormi che la storia ci ha consegnato e che ci interroga sulla natura umana. Davanti a tanta ferocia ci si chiede quale belva si annidi nel cuore dell’uomo. La memoria è quindi un dovere verso le vittime e insieme un monito per il futuro".
"Mai più, non deve essere solo un’invocazione ma un impegno a lavorare affinché quella belva non torni, un dovere a svolgere nel proprio tempo e con la propria responsabilità tutto ciò che è possibile affinché prevalga la parte più umana, civile e rispettosa della dignità di tutti gli uomini e le donne del mondo. L’esigenza di dare un ordine più giusto al mondo appare ogni giorno più evidente di fronte alle nuove tragedie che minacciano un’umanità che, come a Marzabotto, è tragicamente offesa. Di questo dobbiamo rendere consapevoli le nuove generazioni perché sappiano che a loro spetterà questo compito. Non possiamo accettare le mistificazioni della storia e i tentativi di svilirne il valore. Nella vita di un popolo ci sono date e simboli che non possono essere offesi senza ferire la coscienza comune".
"Abbiamo detto molte volte - ha proseguito Bersani - che la pietà è per tutti ma che la riconoscenza è solo per chi ha restituito all’Italia la libertà e la pace. La storia non si ripete mai uguale, ma occorre vigilare affinché i germi dell’intolleranza, del razzismo e del populismo non tornino a generare mostri. Per questo dobbiamo difendere i valori di libertà, uguaglianza e fraternità. Dobbiamo difendere la democrazia e i principi della Costituzione.
Valori calpestati e offesi a Marzabotto dalla barbarie nazista e fascista. Valori rinati nella primavera del 25 Aprile, una data che non abbiamo accettato e non accetteremo mai che venga cancellata, valori che ci impegniamo a portare nel futuro".
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