lunedì 17 ottobre 2011

Trasporto pubblico locale, un calo di oltre l'80% delle risorse statali: cosa accadrà in montagna?

Per l'assessore regionale Alfredo Peri, la decisione del Governo sul trasporto pubblico "non è un taglio, è una soppressione del servizio". Lo ha detto al Tavolo per il traporto pubblico locale convocato dalla Regione sugli effetti delle manovre economiche del governo.
Da circa 116 milioni di euro del 2010 si è passati ai poco più di 21 per il 2012, con un calo superiore all'80% dei trasferimenti statali nel giro di due anni.
L'incontro ha riuniuto Province, Comuni (capoluogo e superiori ai 50.000 abitanti), Anci e Upi regionali, agenzie locali per la mobilità, imprese, associazioni di categoria e sindacati.

"Ma se il danno sarà enorme per tutti i territori e le realtà della Regione, temiamo che lo sarà ancor di più per i territori di montagna, per i Comuni dell'Appennino, che rischiano di vedere ulteriormente ridotte le linee di collegamento verso la pianura, in particolare per quanto riguarda i pendolari e gli studenti. I tagli del governo sono inaccettabili, perchè rappresentano un danno enorme per le popolazioni e per l'economia dei territori di montagna - ha commentato Giorgio Sagrini, coordinatore del Gruppo regionale PD per la montagna.
"Rilevo - ha osservato Sagrini - che questi provvedimenti sono passati con il voto favorevole dei falsi federalisti della Lega Nord e del PdL. Deve essere chiaro a tutti fin da ora che se in montagna caleranno le corse e i collegamenti la fresponsabilità è la loro. Da parte nostra siamo impegnati a promuovere ogni utile iniziativa per contenere il danno delle scelte del governo".

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