L’Emilia-Romagna ha una nuova legge sui parchi.
L’Assemblea legislativa ha approvato oggi il testo di legge promosso dalla
Giunta su “Riorganizzazione delle aree protette e dei siti della Rete
Natura 2000 e per l’istituzione del Parco regionale dello Stirone e del
Piacenziano”. La Regione ha deciso per una gestione basata su cinque
macro-aree con esigenze di tutela e caratteristiche omogenee: Emilia
Occidentale, Emilia Centrale, Emilia Orientale, Delta del Po, Romagna.
Al proprio sistema dei parchi la Regione destina annualmente
3 milioni 500 mila euro, a cui vanno aggiunti circa 3 milioni
stanziati ogni anno per gli investimenti.
L’idea delle macro-aree è nata dall’analisi delle criticità
del modello di gestione fin qui utilizzato, come l’eccessiva frammentazione del
territorio delle aree protette. Il nuovo modello intende sposare gli obiettivi
di tutela del territorio attraverso politiche di area vasta, anche per
la valorizzazione delle specificità, legate al turismo, alla cultura,
all’agricoltura e ai prodotti tipici, ambiti che possono consentire di vedere
il parco non più solo come un vincolo, ma come una reale opportunità di
sviluppo. Il sistema di area vasta consentirà inoltre di fare emergere le
eccellenze e renderle patrimonio comune, migliorando lo scambio di esperienze,
anche per velocizzare procedure e procedimenti amministrativi.
Per supportare la valorizzazione dei territori e lo sviluppo
dei sistemi turistici e dei prodotti tipici, saranno resi obbligatori gli accordi
agro-ambientali, per consentire anche agli agricoltori di vivere il
territorio del parco.
La riforma entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio
2012, ma le competenze saranno trasferite con un processo graduale,
nell’arco dei mesi successivi.
In Emilia-Romagna sono oltre 350 mila gli ettari di
territorio protetti, circa il 15% della superficie della regione. Sono 17 i
parchi (2 nazionali, 14 regionali, uno interregionale), 16 le riserve naturali,
3 i paesaggi naturali e seminaturali protetti, 33 le aree di riequilibrio
ecologico, a cui si aggiungono i 153 siti della Rete Natura 2000 che coincidono
per circa il 50% con i territori delle aree protette.
Le cinque macro-aree individuate sono:
“Emilia
Occidentale”
superficie protetta 13,7%, che comprende: 5 parchi
regionali, 4 riserve naturali, 37 siti di rete natura, 3 province (Pc, Pr, Re),
24 Comuni;
"Emilia Centrale”
superficie protetta 10,7%,
che comprende: 2 parchi regionali, 5 riserve naturali, 33 siti di rete natura,
un paesaggio protetto, 3 Province (Pr, Re, Mo), 10 Comuni;
“Emilia
Orientale”
superficie protetta 11,1%, che comprende: una riserva
naturale, 23 siti di rete natura, 2 Province (Mo, Bo), 12 Comuni;
“Delta
del Po”
superficie protetta 20,8%, che comprende: un parco regionale,
2 riserve naturali; 33 siti di rete natura; un paesaggio protetto, 3 Province
(Fe, Ra, Bo), 9 Comuni;
“Romagna”
superficie protetta 7,2%,
che comprende il nostro Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, 3 riserve naturali; 25 siti di rete natura,
un paesaggio protetto, 4 province (Bo, Fe, Ra, Rn), 6 Comuni.
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