giovedì 2 agosto 2012

3 - ITALIA. BENE COMUNE. Europa

La prossima maggioranza dovrà avere ben chiara questa bussola: nulla senza l’Europa. Non c’è futuro per l’Italia se non dentro la ripresa e il rilancio del progetto europeo:
- rafforzamento della piattaforma dei progressisti europei.
- fine del dogma dell’austerità e dell’equilibrio dei conti pubblici assunto come unico fine in sé, senza alcuna attenzione per l’occupazione, gli investimenti, la ricerca e la formazione.
- accelerazione dell’integrazione politica, economica e fiscale.
Questo per noi significa dare concretezza all’orizzonte ideale degli Stati Uniti d’Europa:
- coordinamento delle politiche economiche e fiscali.
- nuove istituzioni comuni, dotate di una legittimazione popolare e diretta. Qui vive la ragione che ci spinge a cercare un accordo di legislatura con le forze del centro moderato. Collocare il progetto di governo italiano nel cuore della sfida europea significa essere alternativi alle regressioni nazionaliste, anti-europee e populiste, da sempre incompatibili con le radici di un’Europa democratica, aperta, inclusiva.

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