martedì 2 ottobre 2012

Addio a Shlomo Venezia. Scompare con lui l'ultimo testimone della Shoah

“Shlomo Venezia – ha dichiarato Walter Veltroni - era un uomo straordinario che aveva vissuto la più terribile delle esperienze. Era stato internato nei campi e li la sua mansione era la più terribile che si possa immaginare Era davvero “l’ultimo gradino dell’inferno”, come ha detto lui. Doveva, insieme agli altri membri del cosiddetto sonderkommando, accompagnare i suoi fratelli fin dentro le camere a gas, aspettare che il ziklon B facesse il suo effetto, quindi recuperare i cadaveri e trasportarli ai forni crematori. Un’esperienza incancellabile ma che non aveva piegato il suo animo”.

Ho avuto la fortuna di conoscerlo bene, di diventare suo amico. Sono tornato con lui ad Auschwitz, assieme ai ragazzi delle scuole romane: mi impressionava la fermezza e la precisione con cui raccontava quell’inferno che aveva visto e toccato. Ecco Shlomo era davvero un testimone che sapeva restituire l’orrore dei campi e della Shoah. Era forse l’unico testimone che avesse vissuto lo sterminio come vittima e ingranaggio della macchina di morte. La condizione più disperata: per questo la sua morte provoca tanto dolore. Il suo racconto – questo possiamo promettere a Shlomo - non andrà perduto. E’ il mio impegno, l’impegno di tutti quelli che ti hanno conosciuto”.

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