lunedì 8 ottobre 2012

L'esperienza dell'ASP, tre anni dopo. Intervista al Presidente, Roberto Rinaldi Ceroni

La nuova sala mensa della Casa Protetta
Sei Presidente della nuova ASP fin dalla sua costituzione, avvenuta oltre tre anni fa. Come giudichi l'esperienza fin qui portata avanti, con Castel Bolognese, Brisighella e Riolo Terme?

Positiva, sicuramente. I sindaci che allora tennero a battesimo l'ASP nominarono nel CdA i presidenti delle precedenti quattro opere Pie.
Fu una scelta, credo, azzeccata perchè già avevamo avuto occasione di lavorare insieme e la strada delle reciproche sinergie era già stata imboccata. Trovare una comune sintonia per valorizzare i servizi delle nostre comunità con investimenti importanti ed equilibrati dal punto di vista economico è stato quindi più facile.


Quale collaborazione si é realizzata e quale potrà realizzarsi in futuro con l'altra ASP, quella che si é costituita tra Faenza e Solarolo?

Dal punto di vista operativo e gestionale già da tre anni abbiamo una collaborazione per la gestione tecnico patrimoniale. Dall'inizio del prossimo anno può partire un ufficio unico per la gestione degli stipendi e del personale ma, soprattutto, un programma per la gestione comune di acquisti e forniture nonchè un progetto di collaborazione sistematica e continuativa fra le due figure di direzione. Per discutere del futuro delle due ASP serve prima di tutto una riflessione politica a tutto campo che spetta ai sindaci. L'accreditamento dei servizi, la sentenza della corte costituzionale, la grave crisi delle risorse pubbliche nel welfare aprono orizzonti difficili non solo per le ASP.

Le risorse pubbliche per sostenere il sistema di welfare sono sempre più ridotte. Ma non si riducono i bisogni, resi più acuti dalla crisi economica. Qual é il ruolo che può giocare, che sta giocando l'Asp, anche in rapporto con i "servizi sociali associati' dell'Unione dei Comuni?

La nostra ASP lavora con i servizi residenziali per gli anziani che nei nostri territori sono presidi importanti. Le tendenze socio demografiche dei comuni in cui opera l'ASP ,con un numero complessivo di ultrasettantacinquenni soli che assomma a 1213 unità, evidenziano nuovi bisogni di assistenza sociale e sanitaria. Abbiamo un'ASP che in questi quattro anni ha dimostrato una solida sostenibilità economica realizzando investimenti in tutti tre i paesi che hanno strutture. Le rendite da patrimonio che l'ASP utilizza per mantenere alta la qualità di servizi con rette accettabili si sono attestate su valori costanti nonostante la crisi.

Sabato scorso è stata inaugurata la nuova sala mensa della casa protetta di Casola Valsenio. È il segno della volontà dell'Asp e del Comune di potenziare e qualificare questa struttura fondamentale non solo per Casola ma per tutta la vallata. Cosa puoi dirci dell'investimento e della situazione della nostra casa protetta?

La realizzazione della nuova sala mensa al primo piano non obbliga più gli ospiti al quotidiano e scomodo doppio trasferimento al pianterreno dove prima era allocata. La soluzione architettonica delle pareti in vetro consente inoltre una luminosità che, specie nella cattiva stagione, vivacizza l'intero soggiorno. Poi, negli spazi liberati al piano terra, stiamo pensando a un ampliamento del Fiordaliso. E' un percorso condiviso con l'amministrazione comunale che è consapevole del valore di questa struttura la cui offerta, oltre ai 24 posti letto di casa protetta, comprende i 3 posti del Fiordaliso e altri 5 posti di centro diurno assistenziale. Si aprirà a breve un nuovo cantiere per gli adeguamenti antincendio e per la sistemazione di una cella frigo nella mensa poichè dal primo gennaio la gestione di questo servizio passerà dal comune all'ASP che già gestisce quella di Fognano. Tutti questi interventi sono stati sostenuti dall'ASP con proprie risorse o attingendo a bandi senza dover alienare nulla del patrimonio in carico a Casola. Per la situazione gestionale futura occorre a mio parere riflettere bene sulle conseguenze delle scelte politiche in tema di accreditamento che prevedono l' esternalizzazione alla cooperativa In Cammino ,a partire dal primo gennaio 2014, dei servizi della nostra casa protetta.

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