lunedì 10 dicembre 2012

Giuliano Visani: "Si potrà intercettare tutto il consenso raccolto da Renzi solo se si attuerà un effettivo rinnovamento nel PD"

Intervista a Giuliano Visani, consigliere comunale PD

Il 2 dicembre si è votato al ballottaggio per le Primarie del centrosinistra. Come giudichi i risultati a Casola Valsenio?
Innanzitutto occorre prendere atto con soddisfazione della partecipazione al voto. Più di trecento elettori della nostra area che si sono recati al seggio in entrambe le giornate è un risultato di grande successo. La differenza minima di voti (14 in più per Bersani al primo turno), anche se più ampio al ballottaggio grazie all’appoggio dei “Vendoliani” rappresenta comunque un successo (a Casola inaspettato nelle proporzioni) per il candidato Renzi.


Cosa hai condiviso di più e cosa ti ha convinto di meno della proposta programmatica e politica dei due candidati – Bersani e Renzi – che si sono confrontati al ballottaggio?
Mi ha convinto soprattutto l’idea di aria nuova che Renzi vuole portare nel partito; grande rinnovamento anche generazionale nella classe dirigente che è corresponsabile nella deriva del PD in questi anni. Con al governo il partito di Berlusconi, veramente miserrimo, un’opposizione degna di questo nome avrebbe dovuto raccogliere ben oltre il 50 per cento dei consensi, non attestarsi attorno al 30 per cento come prima delle primarie. Ora il consenso è balzato al 38 per cento, che è già un buon risultato ma occorre andare oltre.

Dopo la vittoria di Bersani, si apre quella che sarà la campagna elettorale del PD per le elezioni politiche della primavera prossima. Che contributo potrà dare l’esperienza delle Primarie? Ne esce un partito più unito o più diviso? Più forte o più debole per candidarsi alla guida del Paese?
Le primarie hanno sicuramente rafforzato il PD. Esse sono il segno che la gente vuole essere protagonista delle scelte importanti del partito.
Per tenere unito il PD occorrerà sicuramente far tesoro delle indicazioni di queste consultazioni.
C’è innanzitutto una decisa richiesta di cambiamento di cui non si potrà non tener conto.
Bersani questo lo sa, ma il difficile sarà riuscire ad intercettare tutti i voti dati a Renzi alle primarie. Molti di questi elettori, a quel che mi risulta, non sono affatto convinti di appoggiare l’attuale Segretario, a meno che non li si convinca di un effettivo cambiamento e rinnovamento all’interno del PD.

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