giovedì 4 aprile 2013

O "governo di scopo" o voto? E' la proposta di Bersani e del PD

“O “governo di scopo” o voto!”, dice Renzi, perchè la gravità della crisi economica, sociale e democratica del Paese non può aspettare. Sono d'accordo! Ma la proposta del “governo di scopo” (…i famosi “8 punti”) è già in campo, e l’ha fatta Bersani. Lo stallo in cui ci si trova è, innanzitutto, frutto dell’esito del voto e della legge elettorale (che impedisce a chi arriva primo di avere una maggioranza certa in entrambi i rami del parlamento) e, non di meno, dell’indisponibilità di PdL e M5S a sostenere il “governo di scopo”.

Cosa fare allora? C’è solo un modo, andare in Parlamento e contarsi! Ma si potrà andare in Parlamento per verificare se ci sarà il sostegno necessario al “governo di scopo” solo dopo che sarà stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica. Perché solo il nuovo Presidente potrà mettere il Parlamento di fronte a questa scelta: o dare vita al “governo di scopo” (visto che l’ipotesi del “governissimo” non è praticabile) o sciogliere le Camere per tornare al voto.
Intanto però, per non perdere tempo, qualcosa si può fare: oltre ad approvare il provvedimento per pagare i debiti dello Stato alle imprese si può cambiare la legge elettorale. Il PD ha presentato la sua proposta. Ma, se serve a trovare finalmente una soluzione, si può fare una cosa molto semplice: una legge di due soli articoli, che abolisce il “porcellum” e ripristina la legge elettorale che c’era (quella dei collegi uninominali).
(Giorgio Sagrini)

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