venerdì 19 aprile 2013

Quirinale: Prodi non passa per le divisioni nel PD. Bersani annuncia le dimissioni.

«Per me è troppo. Consegno all'assemblea le mie dimissioni. Operative da un minuto dopo l'elezioni del Presidente della Repubblica». Lo ha detto Pier Luigi Bersani all'assemblea dei Grandi elettori del PD al teatro Capranica.
«Abbiamo prodotto una vicenda di una gravità assoluta», ha detto Bersani ai grandi elettori. «Sono saltati meccanismi di responsabilità e di solidarietà». «Oggi è stata una giornata drammaticamente peggiore di ieri». Sull'elezione del presidente: «Faremo un'assemblea domani e mi auguro che si trovi una proposta». Domattina (20 aprile) il partito si asterrà.
«Continuerò a dare una mano. I capigruppo con me devono da subito contattare le altre forze politiche per trovare una soluzione definitiva sul Quirinale. Noi da soli il Presidente della Repubblica non lo facciamo», ha aggiunto il segretario dimissionario all'assemblea.
«Me ne sarei andato al Congresso, ma ora non c'è alternativa», ha sottolineato Bersani. «Ci sono pulsioni a distruggere e a questo non c'è rimedio - ha spiegato - spero che la mia decisione serva per arrivare a un'assunzione di responsabilità».
«Abbiamo preso una persona, Romano Prodi, fondatore dell'Ulivo, ex presidente del Consiglio, inviato in Mali e lo abbiamo messo in queste condizioni», ha sottolineato Bersani. «L'assemblea è fatta di dirigenti che oggi hanno preferito l'ovazione e l'unanimità, poi uno su quattro di noi qui ha tradito. Prodi ha rinunciato, lo capisco, io non posso accettare quello che è successo e oggi il Pd impedisce una soluzione per il Quirinale. Con tutta la disponibilità e la responsabilità, per me è troppo. Ci sono state in alcuni pulsioni a distruggere senza rimedio. Spero che la mia decisione serva ad arrivare ad un'assunzione di responsabilità», ha concluso.

Il risultato del 4° scrutinio
Sono 395 i voti che ha ottenuto Romano Prodi nella quarta votazione. 78 preferenze sono andate a Anna Maria Cancellieri, 213 a Stefano Rodotà e 15 a Massimo Hanno ottenuto voti anche Giorgio Napolitano e Franco Marini, che si sono fermati a quota 3. Le schede bianche sono state 15, le disperse 7 e le nulle 4. I votanti sono stati 732, il quorum era a quota 504.
PdL e Lega Nord non hanno partecipato al voto.

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